XVII Convegno Italiano di Ornitologia
Poster sulle emergenze faunistiche della foresta di Rocacrainola EMERGENZE FAUNISTICHE NELLA FORESTA DEMANIALE DI “ROCCARAINOLA” (NA) Elio Esse1*, Danila Mastronardi1, Silvana Grimaldi1, Maurizio Fraissinet1, Romina Fusillo2 e Manlio Marcelli2 1-Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale – onlus – isolecapodimonte@libero.it 2- Lutria s.n.c. La Foresta demaniale di Roccarainola, situata in provincia di Napoli ed inclusa nel Parco del Partenio, ha un’estensione di 896 ha con un’escursione altimetrica dai 300 ai 997 m s.l.m. Le tipologie forestali che vi si rinvengono sono riconducibili a: fustaia di cerro, fustaia di faggio, castagneto, rimboschimenti a conifere. Nell’anno 2011 ha avuto luogo un’attività di ricerca finanziata dallo STAPF Napoli dell’Assessorato Agricoltura della Regione Campania avente come scopo la conoscenza della fauna della Foresta. Lo sforzo di campo è stato di complessivi 56 giorni distribuiti nell’arco delle quattro stagioni. Per i censimenti avifaunistici è stata adottata la metodologia del transetto lineare a cui si sono aggiunte le osservazioni non standardizzate. La teriofauna è stata indagata tramite foto trappole Cuddeback Capture e Foto Trap DFV, trappole MinTrap SHERMAN/1 SFA cm 5,0×6,30×16,50 e MinTrap UGGLAN in rete zincata cm 25x8x6,5/7 per la cattura non cruenta dei Micromammiferi, il ritrovamento di tracce. Rettili e Anfibi sono stati rilevati mediante osservazione diretta e il ritrovamento di tracce. L’area di studio risultava, prima della presente ricerca, poco indagata sotto il profilo faunistico e pertanto lo studio che si presenta colma una lacuna conoscitiva su un’area che, pur se di dimensioni limitate, rappresenta una delle due aree forestali relitte della provincia di Napoli. Per quanto riguarda gli Uccelli sono state contattate 74 specie. Risulta interessante segnalare le seguenti specie non riportate in lavori precedenti o la cui presenza era dubbia: Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus) : due coppie sono state osservate ripetutamente in Foresta con atteggiamento, di una di essa, che fa protendere per la nidificazione in loco. Tortora selvatica (Streptopelia turtur): Diffusa soprattutto al limitare della foresta con i noccioleti. Succiacapre (Caprimulgus europaeus): rilevato all’ascolto dalla fine di maggio fino alla fine di luglio. Tottavilla (Lullula arborea) : confermata la sua nidificazione ritenuta solo probabile , essendo stata osservata continuativamente nei mesi di giugno e luglio nelle praterie/pietraie al disopra dei 500 m. Culbianco (Oenanthe oenanthe): coppia osservata il 26 giugno sul M. S. Cesareo. Averla capirossa (Lanius senator): due coppie sono state osservate in località M.Cesareo durante tutto il mese di giugno in un ambiente rappresentato da una pietraia e una prateria. Rigogolo (Oriolus oriolus): molto comune durante la migrazione primaverile. Rilevato sul Veccio e sul Fellino in periodo riproduttivo. Zigolo muciatto (Emberiza cia): un individuo osservato il 15/7 al Ciglio del Pedalino. Per quanto riguarda i Mammiferi sono state messe in evidenza le seguenti specie di grande rilevanza per la provincia di Napoli: Gatto selvatico (Felis silvestris): 2 soggetti in due diversi siti ed un ibrido. Era considerato estinto nel Parco del Partenio. Lupo (Canis lupus): rilevato mediante fototrappolaggio in due stazioni differenti. Rinvenute inoltre numerose fatte. La sua presenza è da mettere in relazione al gran numero di cinghiali presenti in Foresta. Martora (Martes martes) : un soggetto rilevato a Ciglio del Pedalino.
XVII Convegno Italiano di Ornitologia
Presentato il poster sulla comunità ornitica della Foresta di Roccarainola INDICI DI DIVERSITA’ E DOMINANZA DELLE COMUNITA’ ORNITICHE DELLA FORESTA DI ROCCARAINOLA (NA) Danila Mastronardi*1, Elio Esse1, Maurizio Fraissinet1, Romina Fusillo2,Silvana Grimaldi1, Manlio Marcelli2 1-Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale – onlus – 2- Lutria s.n.c. * danila.mastronardi@tin.it Key-words: PR del Partenio; comunità ornitica; α, β, γ diversity; tipologie ambientali. La Foresta demaniale di Roccarainola (NA) ha un’estensione di 896 ha con un’escursione altimetrica dai 300 ai 997 m s.l.m. Le tipologie forestali che vi si rinvengono sono riconducibili a: fustaia di cerro, fustaia di faggio, castagneto, rimboschimenti a conifere. L’area è stata indagata sotto il profilo faunistico nel 2011 a seguito di un’attività di ricerca finanziata dallo STAPF (Assessorato Agricoltura della Regione Campania). Lo sforzo di campo è stato di 56 giorni distribuiti nelle quattro stagioni. Per i rilievi è stata adottata la metodologia del transetto lineare. Sono stati individuati 13 transetti in diversi comprensori della Foresta, caratterizzati ciascuno da una tipologia ambientale il più possibile omogenea. L’analisi che si riporta si riferisce al periodo riproduttivo (aprile – luglio) in cui ciascun transetto è stato percorso tre volte. La caratterizzazione dell’ambiente dominante dei transetti ha condotto al seguente raggruppamento in macrocategorie: transetti n.1;4;5;6;8 e 12 – bosco misto fitto (BF); transetti 3;10 e 11- bosco misto rado (BR); transetti 2;7;9 e 13-radura boschiva (R). Gli indici di comunità sono espressi come α, β e γ diversity dove: γ diversiy = tot. specie contattate nell’area di studio; α diversity= tot.specie contattate in ciascun transetto; β diversity(turnover) =n.specie non comuni fra coppie di transetti. Sono stati calcolati indici di frequenza p i e indici di dominanza (specie in cui pi ≥0,05). Sono stati esclusi dall’elaborazione gli Irundinidi e gli Apodidi perché la loro presenza non era strettamente riferibile ai transetti. Dalla elaborazione dei dati emerge una γ diversity pari a 54 specie. L’ α diversity mostra valori più alti per i transetti 9,3 e 13 con indici pari a 28, 29 e 30,evidenziando una maggiore ricchezza di specie in R e BR. Il range di βdiversity va da un minimo di 5 a un massimo di 30 specie non comuni. Si evidenzia una bassa diversità (indici ≤10) del transetto 4 col 5, col 6, con l’8 e col 12; del 5 col 6, l’8 e il 12 e del 6 con l’8, tutti transetti che si snodano nel bosco fitto. Le differenze più significative si riscontrano nei confronti del transetto 9, tipologia R, con tutti gli altri (β diversity > 20 e in otto casi > 25) eccezion fatta per il confronto fra il 9 e il 13 (β diversity =8) anch’esso in ambiente di radura e caratterizzato, come il 9, da un’elevata ricchezza di specie. Non così netta la caratterizzazione delle comunità ornitiche dei boschi radi. Il numero di specie dominanti è 13 per BF, 9 per BR e 2 per R. Delle 13 specie dominanti nel BF, 6 sono presenti in almeno 4 siti. In BR e R solo Sylvia atricapilla e Fringilla coelebs mostrano un’ampia distribuzione a conferma della omogeneità della comunità in BF e della più elevata diversità di BR e R. I risultati portano a concludere che le radure dell’area di studio presentano una elevata ricchezza di specie e comunità ornitiche differenziate, contribuendo significativamente all’ incremento di biodiversità dell’area. Per contro la comunità ornitica dei boschi fitti risulta alquanto omogenea in tutta l’area e composta da specie selettive con elevati indici di dominanza. Intermedia la posizione dei boschi radi.