censimenti degli uccelli acquatici di gennaio 2014
Cari amici, è pronto il report dei censimenti degli uccelli acquatici effettuati nel gennaio 2014 dall’ASOIM Onlus.Quest’anno ci siamo superati: abbiamo visitato 50 località. Un record assoluto nella storia dell’ornitologia campana. Mai nessuno prima di quest’anno era riuscito a compiere un tale sforzo di indagine, coinvolgendo 36 persone sul campo. L’incremento lo si deve soprattutto alla maggiore attenzione che abbiamo prestato quest’anno alle coste, riuscendo a monitorare, ad esempio, tutte le foci dal Garigliano all’Alento, ma anche alcuni tratti costieri urbani caratterizzati da acque protette da mareggiate e idonee quindi alla sosta di svassi, cormorani, oltre che gabbiani e altro.A questo risultato straordinario si affiancano altri straordinari risultati: 21506 esemplari contati, 43 specie censite, 53 visite effettuate (alcune località, come è nostro costume le rivisitiamo se ci sembra che il disturbo antropico possa essere stato eccessivo e aver inficiato il conteggio), la straordinaria esperienza della contemporanea in provincia di Caserta, il coinvolgimento di tanti nuovi appassionati, il divertimento, la passione e l’entusiasmo con cui tutti hanno aderito, sono altrettanti risultati straordinari.Sul sito web dell’ASOIM – www.asoim.org – trovate il report completo con l’elenco delle specie per ciascuna località, i totali e i partecipanti. Trovate anche una seconda tabella con i dati relativi al censimento del gennaio 2013, così potete notare le variazioni, in positivo o in negativo, rispetto allo scorso anno, ma anche alcune straordinarie conferme dei valori numerici registrati un anno fa. In fondo a questo testo trovate, invece, l’elenco delle 10 specie risultate più numerose.Ricordo che, come è costume dell’ASOIM, i dati, nel loro complesso, appartengono all’archivio dell’Associazione che li utilizza a fini scientifici e conservazionistici, mentre quelli relativi alle singole località sono di chi è materialmente andato a fare, peraltro a spese proprie, il censimento. L’utilizzo quindi va debitamente richiesto, con specifiche motivazioni, all’ASOIM e ai singoli rilevatori per ciò che concerne le singole località.Si è molto discusso dell’anomalia climatica di questo inverno, risultato particolarmente caldo, e del fatto che gli uccelli fossero di meno. Ovviamente ci si riferiva ad una impressione soggettiva. In realtà Solo analisi su serie storiche di una certa consistenza possono fornie informazioni sulle reali tendenze degli andamenti popolazionistici. L’ASOIM, con il censimento di quest’anno, è giunta al suo 8° anno consecutivo per la Campania (12° per la provincia di Caserta) di rilevamenti con metodologie standardizzate: ripetizione nelle stesse località di base, quelle cioè di importanza strategica per la sosta degli uccelli acquatici svernanti, più aggiunte di località nuove per verificarne l’idoneità o esclusione di alcune rivelatesi non idonee alla sosta di uccelli acquatici, osservazioni dagli stessi punti prefissati anno dopo anno, utilizzo di attrezzature idonee (cannocchiali), conteggio in molti casi effettuato dalle stesse persone anno dopo anno, ecc.8 anni cominciano ad essere un campionamento interessante, ancor di più i 12 anni di campionamento standardizzato per le anatre nelle zone umide casertane. Abbiamo chiesto quindi al nostro socio statistico di cominciare a fare analisi sugli andamenti utilizzando il metodo statistico del TRIM. Stanno uscendo risultati molto interessanti che presenteremo, insieme al metodo TRIM, in una prossima riunione presso la sede. A proposito delle anatre per le zone umide casertane, Vi posso anticipare che è notevole il calo che sta facendo registrare il Moriglione a partire dal 2008, mentre continua a mantenersi in crescita l’andamento del Mestolone. Ma sono solo le prime osservazioni, prive peraltro della significatività statistica che sta calcolando Stefano.Sulla scorta dei dati degli anni precedenti in ogni caso possiamo affermare che la Folaga, quest’anno, ha fatto registrare il valore massimo mai censito in precedenza. Non era diminuita quindi come ci sembrava sul campo, ma semplicemente diversamente distribuita sul territorio (ancora una volta torna la grande importanza della contemporanea fatta il 12 gennaio nelle zone umide della provincia di Caserta). Anche Fischione, Alzavola, Germano reale e Svasso maggiore che sembravano in numero inferiore rispetto agli anni precedenti sono risultati in realtà presenti con un numero superiore alla media. Questo per ribadire quanto sia importante conservare le serie storiche dei dati e continuarle nel tempo, senza interromperle.In chiusura non si può che ribadire il ringraziamento a tutti coloro che hanno permesso all’ASOIM di poter effettuare questa straordinaria operazione scientifica: ENEL, OASI WWF, ENTE RISERVE NATURALI REGIONALI DELLA PROVINCIA DI CASERTA, ASSOCIAZIONE PIANETA TERRA, ASSOCIAZIONE ALISEA ALTO TAMMARO e gli entusiasti partecipanti alle spedizioni, il cui elenco, in ordine alfabetico è riportato di seguito.Maurizio Fraissinet Andrea AlibertiGina AvolioNunzio BaroneAlessio BecucciMarcello BruschiniCamillo CampolongoMario CanigliaSilvia CapassoPaola ContiValentina Della CorteLucia Della ValleGeppino De MartinoMelissa De PasqualeMaurizio De VitaAnna DigilioElio EsseGermano FerraroAlma FlorioMaurizio FraissinetAngelo GenoveseSilvana GrimaldiRaffaele LuiseGuido La MarcaSergio La MarcaVincenzo ManciniDanila MastronardiGiulia MendoneEnrico MonacoAdriano NovielloMonica NovielloStefano PiciocchiFederica RispoliMarianna SavareseFilippo TatinoCostantino TedeschiFabio TornatoreAlessio UsaiLe 10 specie più comuni:Folaga 5153Gabbiano comune 4304Alzavola 3141Cormorano 1996Germano reale 1480Gabbiano reale 1296Pavoncella 1108Svasso maggiore 495Fischione 456Moriglione 273