Volume di grande formato di 679 pagine con doppia lingua: bulgaro e inglese. Riporta l’Atlante degli uccelli nidificanti in Bulgaria con una griglia di quadranti UTM di 10 chilometri di lato.
Per ciascuna specie viene riportata la cartina distributiva, con la classica suddivisione dei pallini in grandi (nidificazione certa), medi (nidificazione probabile) e piccoli (nidificazione possibile), e la cartina della stima della densità per quadranti secondo una scala di valori basata sul logaritmo in base dieci. Il testo riporta le categorie di conservazione, lo status legale in Bulgaria, il trend della popolazione, la descrizione della distribuzione desunta dalla mappa e della stima della densità, anch’essa desunta dalla mappa, i cambiamenti avvenuti storicamente nel corso degli anni, desunti dalle precedenti ricerche condotte in Bulgaria, gli habitats frequentati e l’ampiezza altitudinale.
Nel periodo 1859 – 2005 in Bulgaria hanno nidificato 297 taxa di uccelli, di questi 286 risultano nidificanti, tra certi, probabili e possibili, nel periodo preso in esame dall’Atlante ornitologico: 1996 – 2005. 164 specie (57%) hanno un distribuzione stabile e 151 (52%) un trend stabile, 52 specie (pari al 18%) hanno avuto un incremento distributivo e 65 (il 23%) lo hanno avuto nella consistenza popolazionistica, 33 (12%) hanno mostrato un decremento sia distributivo che popolazionistico, per le altre non si riesce a evidenziare un trend.
Nel corso degli anni in cui è durata la ricerca non si è avuta conferma delle nidificazioni di Fistione turco, Grillaio e Otarda, mentre hanno iniziato a nidificare nuove specie come Mignattino alibianche e Cesena. Da segnalare l’estinzione della autoctona sottospecie nominale del Fagiano comune (Phasiaus colchicus colchicus) in seguito all’ibridazione con le sottospecie asiatiche immesse a scopo venatorio.
Un libro interessante che apre una finestra su di un paese poco conosciuto e poco frequentato ornitologicamernte da noi italiani, e che invece mostra molti spunti di interesse. Vi nidificano, ad esempio, cinque specie del genere Aquila, tra certe, probabili e possibili: pomarina, clanga, nipalensis, heliaca, chrysaetos.
Un altro atlante ornitologico di un paese europeo è andato alle stampe e ha coperto un vuoto conoscitivo, mettendo in evidenza, nel contempo, la raggiunta maturità scientifica e organizzativa dell’ornitologia bulgara. In queste occasioni ritorna sempre nella mente e sulla bocca la domanda: quando ci riusciremo anche noi italiani?
Per saperne di più: www.bspb.org