il primo atlante urbano francese
Il primo atlante urbano francese è stato pubblicato ed è dedicato alla città di Parigi. Il curatore della ricerca e del volume è Frédéric Malher, noto agli ornitologi europei che si interessano di avifauna urbana, per il suo riuscitissimo blog “Les Oiseaux des villes” in cui non si parla solo dell’avifauna urbana francese ma si discute di vari temi dell’ornitologia urbana e viene tenuta una ricca e ben aggiornata rubrica sulle ultime novità bibliografiche inerenti l’argomento.
Il volume di 240 pagine è molto curato dal punto di vista grafico e presenta i risultati della ricerca condotta nella parte cosiddetta “intra muros” di Parigi nel periodo 2005 – 2008. La zona “intra muros” costituisce la parte centrale della città, estesa per 87 chilometri e quadrettata con un reticolo di quadranti di 1 Km di lato. Al lavoro di raccolta dei dati sul campo hanno collaborato 58 rilevatori. Per alcune specie – Gheppio e Balestruccio – esistono a Parigi specifici gruppi di ricerca che eseguono da anni monitoraggi e che hanno collaborato fornendo i dati al progetto. Nell’area di studio non rientrano i due grandi parchi posti, rispettivamente a est e a ovest, della città: Bois de Boulogne e Bois de Vincennes.
L’atlante è stato di tipo semiquantitativo e ha portato al censimento di 60 specie nidificanti certe o probabili. L’analisi dell’avifauna nidificante a Parigi presenta molti spunti di interesse. In primo luogo si presenta, rispetto alle altre capitali dell’Europa centro-settentrionale in cui è stato pubblicato un atlante ornitologico (Londra e Berlino, ad esempio), molto povera di specie acquatiche nidificanti, ospitando solo Germano reale e Gallinella d’acqua. Ciò è dovuto al fatto che non presenta le vaste distese lacustri urbane tipiche di Londra e Berlino. Interessanti la buona distribuzione ed abbondanza del Colombaccio (comunissimo) e della Colombella, che contrasta con la quasi assenza della Tortora dal collare, presente con solo 5 coppie, la nidificazione di tre specie di gabbiani: il reale, il nordico e lo zafferano. Incredibile il calo che sta facendo registrare la Taccola, ormai a rischio di estinzione e la rarità della Passera mattugia (4 o 5 coppie). Comune il Picchio rosso minore, che risulta essere, tra i tre picchi presenti, la specie più diffusa. Molto frequente è risultata la Passera scopaiola, al punto da classificarsi al secondo posto nella classifica delle specie più frequenti con il 98,9% dei quadranti occupati. La specie più diffusa è risultata il Merlo con il 100% dei quadranti occupati. Il Gheppio è l’unico falco nidificante (gli ornitologi parigini sono in trepidante attesa della prima nidificazione del Pellegrino che sembrerebbe imminente!) ed è presente con oltre 50 coppie. Da qualche anno ha iniziato a nidificare in città anche lo Sparviere (3 o 4 coppie): bellissima la foto di una femmina sulla ringhiera di un balcone.
Oltre l’analisi dei risultati relativi alle singole specie, il libro riporta brevi note anche sulle altre specie che frequentano la città fuori dal periodo riproduttivo, illustra i due grandi parchi non inseriti nella ricerca – Bois de Boulogne e Bois de Vincennes – descrivendone anche l’avifauna, riporta alcune interessanti ricerche in corso sull’avifauna, quale ad esempio quella dell’inanellamento in città.
Molto interessanti i capitoli dedicati alla evoluzione del popolamento ornitico della città e all’analisi dei dati raccolti nel corso della ricerca. Da leggere le spiegazioni ecologiche e i confronti con altre città.
Un bel lavoro che arricchisce ulteriormente il panorama di conoscenze sull’avifauna urbana europea. Con Parigi passano a 9 le capitali europee per le quali esiste un atlante ornitologico: Berlino, Bruxelles, Londra, Mosca, Praga, Roma, Sofia, Varsavia, e Parigi, appunto.
Maurizio Fraissinet