Avete presente quei display che si vedono nella piazze per indicare quanto manca ad un evento, o quelli che appaiono sui banner dei giornali on line per segnalare di quanto numericamente sta montando l’adesione ad una iniziativa?
Ebbene se esistesse per gli atlanti ornitologici italiani questo cambierebbe la numerazione ad un ritmo costante di 3 atlanti l’anno e ora, con questo ultimo nato, arriverebbe ad indicare la quota di 116, e se poi volesse specificare anche il numero di atlanti urbani finora pubblicato indicherebbe quota 32.
Quello che non può indicare è la qualità dei lavori prodotti, cresciuta costantemente e ininterrottamente negli anni. E l’Atlante di Voghera è qui a dimostrarlo. A partire dalla bella foto di Barbagianni in copertina, una specie in fortissima rarefazione sull’intero territorio comunale, per poi estendersi a tutto il libro che presenta, oltre a tante belle foto, cartine leggibili, grafici ben congeniati ed esplicativi, una buona impostazione della pagina.
La ricerca è durata dal 2008 al 2010, ha interessato l’intero territorio comunale, pari a 63,28 chilometri quadrati, suddiviso in 284 unità di rilevamento da 0,5 chilometri di lato (in linea con le linee guida dettate per gli atlanti urbani italiani) e ha coinvolto 28 rilevatori.
A Voghera sono risultate nidificanti 73 specie, un numero particolarmente elevato in rapporto alla superficie indagata. Abbastanza alta anche la percentuale di specie Non Passeriformi, pari al 52%. Parte del “merito” va al torrente Staffora che attraversa l’intero territorio comunale e che si è rivelato un autentico scrigno di biodiversità. Le aree più povere sono risultate quelle, manco a dirlo, caratterizzate da agricoltura intensiva che potremmo definire “spinta”, nelle quali cioè si è fatta piazza pulita di alberi, siepi, fossi, ecc. Dieci specie risultano sospese, ma alcune di loro potrebbero evolvere verso l’avvio di attività riproduttive nel territorio vogherese.
Ciascuna specie viene trattata molto dettagliatamente, così come vengono analizzati i vari biotopi e i diversi aspetti complessivi del popolamento avifaunistico vogherese. Da sottolineare il fatto che in questo Atlante, come in molti altri, ma non in tutti purtroppo, compare il capitolo sull’analisi dei risultati. Un capitolo importante e utile, oltre che interessante, perché mette in atto la pratica sempre da raccomandare di poter analizzare e interpretare i risultati conseguiti in quelle importanti e insostituibili ricerche diffuse di campo che sono gli atlanti ornitologici. In chiusura del libro compaiono la check-list dell’avifauna di Voghera (164 specie), una ricca bibliografia, ma anche, ed è un cosa bella ed originale, alcune mete per il Bird-Watching nell’Oltrepò pavese.
La lettura è gradevole e quando la termini e chiudi il libro ti rimane una gran voglia di partire per vedere Voghera e l’Oltrepò pavese
Maurizio Fraissinet