L’ASOIM Onlus – Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale – esce dal Progetto Atlante nazionale
Una di quelle note che non avremmo mai voluto scrivere e che, lo confessiamo, ha atteso circa un mese prima che ci mettessimo alla tastiera del computer. Il motivo di tanta titubanza è facile da comprendere se si tiene in conto che l’ASOIM è stata da sempre tra le promotrici di un nuovo atlante nazionale, che lo ha incoraggiato, anche se non ha condiviso alcune scelte metodologiche a nostro giudizio difficili da realizzare su scala nazionale, ha scritto la maggior parte dei testi pubblicati su quotidiani e riviste specializzate, ha organizzato in varie località della Regione tante riunioni per organizzare i gruppi, far conoscere il progetto, spronare alla raccolta dei dati, ha dovuto contrastare coloro che, qui in Campania, tentavano di boicottare l’iniziativa denigrandola (e che ora si candidano a sostituirci). Il Presidente è stato probabilmente tra i primi e tra i pochi che ha inviato i 50 euro per l’adozione di una specie (l’occhiocotto).
Ma è il caso di mettere un po’ di ordine per capire cosa è successo e il perché di questa nostra dolorosa, ma razionale e consapevole scelta.
L’ASOIM Onlus, fondata nel 1986, ha aderito da subito al “progetto” Ornitho.it, e dal primo anno ha contribuito anche economicamente alla piattaforma. Ha anche aderito da subito al progetto per l’Atlante e si è prodigata per contribuire al successo dell’iniziativa organizzando un organigramma dettagliato con un coordinatore regionale e vari coordinatori provinciali. Sebbene una parte di questi non si sia mai attivata per organizzarsi fattivamente.
Nel 2011 alcuni soci escono dall’Associazione, purtroppo non in maniera civile, costringendo l’ASOIM ad un’azione di tutela legale, molto blanda per evitare conseguenze penali (che pure c’erano) a chi aveva agito con una certa imprudenza. In ogni caso si è trattato, a parte i modi verbalmente violenti dei fuoriusciti, di un normale episodio di divisione e allontanamento che può capitare all’interno di una associazione, che era già capitato nel passato nell’ASOIM, e che, penso, sarà capitato, pur ci auguriamo con modi più civili, in altre realtà associative.
La cosa ovviamente addolorò molti di noi per lungo tempo, ma, nel contempo eravamo consapevoli che l’episodio si sarebbe fortemente ridimensionato nel tempo e che l’ASOIM si sarebbe ripresa rapidamente e con maggiore vigorìa. Cosa che puntualmente è accaduta con l’ingresso di nuovi soci ottimi ornitologi, alcuni dei quali potevano vantare una precedente militanza pluridecennale nell’Associazione e tenutisi fuori proprio per la presenza dei “fuoriusciti”.
A causa della indispensabile azione di cooperazione che il progetto richiedeva, resasi impraticabile dalla scissione interna e dalle sue modalità, avevamo prontamente sostituito le persone che si erano allontanate con nuove figure, già esperte nella compilazione degli atlanti e che avevano già prontamente ed entusiasticamente provveduto ad elaborare le mappe per le province assegnate, evidenziando le zone critiche da ricoprire e i tempi e i modi per recuperare il tempo perduto. Di ciò per pura e imprescindibile correttezza formale informammo subito Roberto Lardelli.
Da parte nostra ci sembrava tutto normale e pacifico, in quanto, il coinvolgimento del gruppo nazionale era puramente a scopo informativo, poiché l’Associazione agisce, nel proprio interno, come ritiene opportuno e come deliberato democraticamente dal Direttivo e dalle assemblee, non immaginando nemmeno lontanamente che la “questione campana” potesse interessare persone esterne ai fatti e lontane anche territorialmente e che non potevano conoscere a fondo le questioni in essere, ne’ quindi, tantomeno entrare nel merito di decisioni che riguardavano la vita interna dell’Associazione e che rischiavano di riversarsi negativamente anche su un progetto nazionale.
Il Gruppo di Conduzione invece, unico caso finora riscontrato, non accoglie la proposta dell’ASOIM, non accettando le sostituzioni proposte, motivandole con una “non attività” di alcuni soci sulla piattaforma. Ignorando che l’adesione alla piattaforma è una libera scelta, che non parteciparvi non vuol dire non essere “attivi” anche, magari più di chi è iscritto, al di fuori di essa sul territorio, come peraltro dimostrato dalla non iscrizione di alcuni valenti ornitologi (anche a livello internazionale).
Ancora più grave il fatto che la “bocciatura” veniva proprio da componenti del Gruppo di Conduzione che non versano quote (e che ciononostante, caso forse unico in Italia, hanno lo stesso diritto di voto degli altri che invece versano quote associative), e che hanno rappresentato una sponda proprio per quei personaggi fuoriusciti che fino a pochi mesi prima non perdevano occasione di parlar male del progetto Atlante e di Ornitho.it
Dinanzi a questa incredibile decisione, e ad alcune email offensive nei nostri riguardi, e preso atto che in tal modo veniva meno uno dei fondamenti su cui era sorto Ornitho.it, e cioè quello del rispetto del variegato associazionismo ornitologico regionale che caratterizza il nostro paese, decidemmo la sospensione del coordinatore regionale e delle attività di raccolta dati sul territorio, lasciando liberi i soci di continuare a immettere i dati per il progetto se lo volevano fare, senza però attivare più le pianificazioni per le normali campagne di raccolta dati sul campo che si fanno allorquando si ha in atto un importante progetto di ricerca quale è la realizzazione di un Atlante ornitologico. E queste cose, ci sia consentito di dire con orgoglio, noi dell’ASOIM le conosciamo bene, avendo pubblicato nelle nostre monografie ben 5 atlanti ornitologici, a cui si sommano altri 3 atlanti pubblicati da nostri soci ma in altre collane.
Nonostante questo gesto così irrispettoso nei nostri confronti, l’ASOIM, per la correttezza e la lealtà nei rapporti che caratterizza il suo stile di vita associativo e la forte amicizia che la lega alla quasi totalità degli esponenti del Gruppo di Conduzione, ha continuato a versare la quota annuale ad Ornitho.it (siamo in arretrato solo di un anno). Restavamo in attesa di un ravvedimento del Gruppo di Conduzione. Cosa che non è arrivata in questi anni.
Anni in cui l’ASOIM ha continuato ovviamente ad operare ed a godere della fiducia e della stima delle istituzioni per cui ha avuto modo di condurre ricerche per conto della Regione Campania (che peraltro aveva fornito il suo assenso a che i dati venissero utilizzati per l’Atlante nazionale, con una sorta di richiesta di patrocinio del dato a dimostrazione della partecipazione anche come Ente), di Enti Parco, di Amministrazioni provinciali e comunali, oltre alle periodiche spedizioni di campo organizzate con il coinvolgimento di tanti soci che, oltre a rappresentare un bel momento conviviale, sono l’occasione per visitare in maniera puntuale le zone meno esplorate della Regione. Del resto anche quelle previste per il prossimo anno andranno a coprire proprio alcune aree di vuoti conoscitivi delle mappe dell’atlante.
In questi anni si sono andati quindi accumulando dati di grande interesse, soprattutto perché relativi a zone difficilmente esplorabili senza un supporto economico (gli Enti di cui sopra) e a specie molto elusive.
Non è confortante quindi sentire dei vuoti nelle regioni del sud, perché almeno per la Campania tali vuoti sono in parte attribuibili a scelte di difficile comprensione del GdC, e scriviamo questo documento anche perché non ci va di vedere mortificata la nostra quasi trentennale opera di ricerca sul campo.
In occasione dell’ultimo convegno alcuni soci hanno chiesto di conoscere dell’atlante l’organigramma per la Campania, alla luce delle su citate vicende. La risposta è stata avvilente: l’organigramma è lo stesso della partenza, nonostante il coordinatore si sia sospeso dal ruolo, alcune persone sono fuoriuscite e l’ASOIM avesse proposto altri soggetti, a giudizio nostro, più preparati a svolgere tale compito.
In questa avvilente e deludente situazione ci è giunta inaspettata una bella lettera di uno dei componenti del GdC che usa parole molto belle nei confronti dell’ASOIM, e l’appello da un altro componente, che ci invitano a fare una riflessione ulteriore sulla partecipazione al progetto.
Pur essendo per molti di noi una questione chiusa, per l’amicizia e la stima forte nei confronti di queste persone, oltre che di altri componenti del GdC e degli altri colleghi che si stanno impegnando nel progetto con passione e serietà, abbiamo, pur con sofferenza, ridiscusso della questione, avendo cura di fare un’analisi solo scientifica e metodologica, mettendo da parte eventuali vecchi rancori che, come si sa, il tempo per fortuna affievolisce.
Abbiamo tenuto quindi più riunioni in modo da coinvolgere più soci possibili e in tutte sono uscite le stesse considerazioni che riportiamo di seguito:
– L’impossibilità di poter realizzare un lavoro di buon livello qualitativo stante i due anni di assenza di pianificazione derivanti dalla decisione incredibile del GdC di cui sopra
– La mancanza di volontà di tutti i soci contattati di assumersi ruoli di coordinatori o altro stante le prese di posizione del GdC di cui sopra
– Il livello qualitativo molto basso della raccolta dei dati negli ultimi anni in Campania e l’impossibilità ormai di operare per correggere le distorsioni
– L’abitudine a lavorare con rigore senza mai cedere sul piano della qualità e del metodo, e non ci sembra che questo possa avvenire più ormai in Campania
– L’inutilità di continuare in un progetto che, quando terminato, sarà comunque incompleto ed impedirà tutte le analisi di grande interesse scientifico – baricentro delle specie, gradienti latitudinali, effetto biogeografico della peninsularità e dell’insularità, ecc. – che un atlante ornitologico fatto bene consentono
– La necessità di uscire dal progetto per non essere più confusi come quelli che non sanno realizzare un atlante e come i responsabili dei vuoti di copertura
– Il ringraziamento per le belle parole che alcuni hanno voluto spendere per la nostra Associazione e che ci hanno colpito e indotto a fare le riunioni che, altrimenti, non avremmo fatto
– La nostra assoluta non volontà di competere con altri per occupare “spazi”, “nicchie” o altro, dal momento che qui, in Campania, questa situazione non sussiste, anzi sarebbe degradante e motivo di perdita di credibilità porci sullo stesso piano di altri; del resto noi abbiamo dei fini statutari da perseguire e questi non prevedono “gare” con chicchessia
– Gli auguri, i complimenti e un caloroso in bocca al lupo per chi sta conducendo con grande professionalità e competenza, oltre che rigore scientifico, l’atlante in alcune regioni italiane e, per quella che è la nostra esperienza, sta portando a termine un ottimo lavoro che, ci auguriamo, possa portare anche alla soddisfazione di una pubblicazione
– Gli auguri al progetto atlante nazionale perché prosegua, anche senza di noi, nel migliore dei modi
– La piena libertà, come sempre è stato fatto, per quei soci (ahinoi molto pochi) che vorranno inserire i loro dati per il progetto
In chiusura è il caso di informare del nostro rammarico e del nostro dispiacere per tale decisione e, nel contempo, dire anche che ci sentiamo però sereni perché consapevoli di aver fatto tutto quanto era giusto fare per collaborare al progetto, e che eventuali responsabilità sull’insuccesso vanno cercate altrove e non al nostro interno.
Siamo coscienti che la lettura di un documento e il non ascolto di una voce umana, non possono far comprendere i toni delle persone che lo firmano. Vogliamo quindi rassicurare tutti che non abbiamo alcun intento polemico, considerando che le polemiche, in genere, non portano a conclusioni valide per la scienza. Tutte le considerazioni espresse, anche negative, hanno la sola finalità di dare una concreta motivazione a questa decisione
Con l’affetto, l’amicizia, la stima di sempre e con il piacere di condividere con Voi la stessa passione e chissà, in futuro, qualche bella iniziativa, inviamo cordiali saluti.
Il Presidente dell’ASOIM
Maurizio Fraissinet
Il Vicepresidente
Danila Mastronardi
Il Segretario
Elio Esse
I consiglieri
Silvana Grimaldi e Stefano Piciocchi
I soci designati quali coordinatori per alcune province e bocciati dal GdC
Silvia Capasso, Filli Carpino e Alessio Usai
Il socio coordinatore per la provincia di Benvento
Camillo Campolongo
Lì 13.12.2013