Un’opera ampia e completa dedicata alla fauna selvatica che vive, insieme ai veronesi, nella città di Verona. Ampia e completa perché tratta diversi taxa e tutti con un buon approccio scientifico e divulgativo al tempo stesso, al punto che la lettura dei testi è gradevole e scorrevole, sia perché interessante sia perché scritti bene. Il tutto è corredato da splendide foto a colori.
Il libro si apre con una trattazione di Marzio Zapparoli sulla Fauna urbana e prosegue con una breve descrizione della storia naturale di Verona (scritta da Leonardo Latella)e la descrizione delle aree verdi cittadine. Si passa poi a presentare i vari taxa: invertebrati (ragni, insetti in senso lato, farfalle e altre forme invertebrate) e vertebrati (rettili, uccelli, pipistrelli). I pipistrelli, in particolare, vengono riportati con il nome locale veronese: Signapole.
Due capitoli sono dedicati al fiume della città, l’Adige, in considerazione del ruolo ecologico che svolge sul territorio.
I capitoli ornitologici riguardano sia l’analisi dell’avifauna più in generale (testo scritto da Maurizio Sighele e Marco Morbioli) con la presentazione della check-list degli uccelli di Verona nel periodo 1985 – 2009. Risultano osservate a Verona 184 specie, di cui almeno 77 nidificanti tra certe e incerte. A queste vanno aggiunte 9 specie esotiche introdotte a scopo ornamentale. 9 invece le specie descritte solo per il passato (‘800 e prima metà del ‘900). Maurizio Sighele ha curato anche il capitolo sugli uccelli acquatici che si possono osservare nel tratto urbano dell’Adige e la scheda sull’esemplare di Fenicottero che sostò nel gennaio 2008 nei pressi di Ponte Catena, in pieno centro urbano. Nicoletta Verdari, Daniele Avesani, Antonio Petronio, Giuseppe Guastella e Fabrizio Abrescia hanno redatto, invece, la scheda sulla presenza urbana del Falco pellegrino. La specie viene osservata dal 2002 nella zona compresa tra la chiesa di Sant’Anastasia, il Duomo e la basilica di San Zeno. Al momento le osservazioni si riferiscono al solo periodo migratorio e invernale, il fatto, però, che si tratti di due individui di sesso diverso fa ben sperare per il futuro.
Ci sentiamo di condividere l’auspicio di Maurizio Sighele e Marco Morbioli per la redazione di un atlante ornitologico della città di Verona. Questo libro, gli ottimi risultati finora conseguiti, la check-list sull’avifauna della città e il discreto numero di appassionati naturalisti che risiedono nel capoluogo veneto fanno ben sperare.
Da segnalare che il volume è dedicato alla memoria di Paolo De Franceschi e Giannella Vesentini Paiotta, due indimenticabili naturalisti veronesi.
Maurizio Fraissinet