Ultima fatica di Marco Dinetti, primatista europeo se non mondiale di atlanti ornitologici urbani, l’atlante degli uccelli nidificanti a Firenze è giunto alla terza edizione (anche questo un record). Già uno sguardo alle copertine dei tre atlanti – le edizioni precedenti risalgono al 1990 (rilevamenti 1986-88) e al 2002 (anni 1997-98) – ci fornisce indicazioni per interpretare i cambiamenti delle conoscenze sull’avifauna urbana di questi 20 anni.
Nel primo lavoro un pettirosso è posto al centro della copertina, sullo sfondo il centro di Firenze visto dalle colline: è la scoperta dei “clandestini in città”, per usare il titolo di un fondamentale libro di Fulco Pratesi. Nel secondo un passero solitario, posato sul campanile di Giotto, osserva un falco pellegrino in volo sulla cupola di Brunelleschi, a testimoniare l’arrivo nell’ambiente urbano di specie rare, vulnerabili o di interesse conservazionistico.
La copertina dell’ultima edizione è focalizzata su una coppia di passera d’Italia, specie in passato ampiamente diffusa negli insediamenti urbani e considerata “nociva” per l’agricoltura, che nel giro di pochi anni ha subito un preoccupante declino sia nelle aree rurali che in città. Dopo oltre due decenni di osservazioni nell’habitat urbano, si può iniziare a trarre un bilancio utilizzando gli uccelli quali indicatori della qualità ambientale.
L’indagine sul campo ha individuato nel biennio 2007-2008 un totale di 86 specie nidificanti nel comune di Firenze, caratterizzato da una notevole varietà di tipologie ambientali, che comprende aree edificate, parchi e giardini, boschi, oliveti, coltivi alberati e aperti, incolti e zone umide. Per ogni specie l’atlante riporta la cartografia commentata con la situazione storica e di confronto con gli atlanti precedenti, distribuzione e habitat di riproduzione attuali, biologia riproduttiva e note eco-ecologiche, indicazioni di conservazione e confronti con altri territori e aree urbane.
Non meno interessanti dei risultati sono le pagine sui metodi di censimento, che rappresentano un vero gold standard per questo tipo di indagine, nonché il corredo iconografico (disegni in bianco e nero e tavole a colori fuori testo) e la vasta bibliografia.
Firenze è oggi l’unica città al mondo ad avere pubblicato una terza edizione del suo atlante urbano ornitologico, un fatto di grande rilevanza per la nostra ornitologia anche perché rappresenta un fenomeno, quello degli atlanti ornitologici urbani, di cui il nostro paese è un leader indiscusso, con i suoi 47 progetti atlanti urbani di cui 28 pubblicati. Oltre a Firenze hanno pubblicato almeno una seconda edizione dell’Atlante urbano Napoli e Cremona e si accingono a farlo anche Roma e Grosseto.
L’analisi degli andamenti negli anni delle specie urbane mostra alcune similitudini tra le città. All’aumento di sparviere, colombaccio, tortora dal collare e corvidi fa da contraltare il calo generalizzato delle specie degli ambienti aperti ed agricoli, quelli cioè più soggetti al consumo in seguito alla espansione dell’urbanizzato. Preoccupante il calo registrato a Firenze della passera d’Italia ma anche di altre specie che non ti aspetteresti di trovare nell’elenco del trend negativo, come la taccola.
Maurizio Fraissinet