Nel piano dell’opera iniziale, Ornitologia italiana, il fondamentale lavoro di Pierandrea Brichetti e Giancarlo Fracasso dedicato a identificazione, distribuzione, consistenza e movimenti degli uccelli italiani, avrebbe dovuto concludersi in cinque volumi. Ma il sesto volume, ora pubblicato, tratta le famiglie Sylviidae, Timaliidae e Paradoxornithidae, mentre toccherà attendere ancora qualche anno per il completamento dell’opera. Sono previsti, infatti, altri tre volumi per un totale di nove che conterranno, oltre alle restanti famiglie, aggiornamenti, appendici e un DVD video sulla biologia degli uccelli. Nel corso dei sette anni trascorsi tra la pubblicazione del primo e del sesto, ogni volume di Ornitologia italiana è stato progressivamente ampliato tanto nei testi quanto nel corredo iconografico. Per quantificare sommariamente la differenza, basta confrontare lo spazio dedicato a due specie comuni quali Germano reale (vol. 1, 5 pagine) e Capinera (vol. 6, 17 pagine). Sono aumentate le foto che rappresentano gli uccelli di sessi, età e stagioni diverse, sottospecie e aberrazioni del piumaggio. Sono riportati i sonogrammi ricavati da brani delle registrazioni contenute nel CD audio; è presente un maggior numero di cartine che illustrano, oltre all’areale riproduttivo, le zone di migrazione, la distribuzione delle ricatture di individui inanellati e, in taluni casi, i territori riproduttivi mappati in aree campione. In aggiunta a quelli di Silvia Gandini, presenti fin dall’inizio, compaiono ora alcuni disegni di Andrea Ambrogio (tratti da Il comportamento degli uccelli d’Europa) che illustrano comportamenti caratteristici delle specie. Anche questo volume, come il precedente, approfondisce molto inoltre gli aspetti relativi alla determinazione delle età attraverso l’analisi del piumaggio: sono tante infatti le foto di ali e code in cui si notano particolari diagnostici del piumaggio per poter capire come determinare l’età dei soggetti durante le operazioni di inanellamento. C’è da rimpiangere che tanto spazio non sia stato previsto fin dall’inizio dell’opera, anche se si confida negli aggiornamenti previsti nell’ultimo volume o – chissà – in future integrazioni.
Come i precedenti, il libro è organizzato a schede in cui gli autori sintetizzano le attuali conoscenze ornitologiche su biometria, identificazione, distribuzione, popolazione, habitat, riproduzione, movimenti, svernamento e conservazione di ogni specie dell’avifauna italiana, incluse quelle accidentali e di presenza storica. Oltre alle mappe di distribuzione, ai diagrammi e alla check-list aggiornata al 2009, l’opera è corredata da una ricchissima bibliografia e dal quarto e ultimo CD contenente le registrazioni originali delle vocalizzazioni delle specie nidificanti in Italia.
Per ciò che concerne le specie quasi tutto il volume è dedicato ai silvidi. E’ possibile quindi documentarsi su tutti i luì rari e accidentali osservati negli ultimi anni nel nostro paese, e con essi anche alcuni regulidi e canapini. Per comprendere meglio le differenze ci sono anche delle tabelle finali in cui vengono riassunte le differenze biometriche e di piumaggio che consentono la determinazione delle singole specie durante le fasi dell’inanellamento. Per quello che riguarda le specie del genere Sylvia compare per la prima volta in un testo di ornitologia la trattazione della nuova specie Sylvia subalpina, la Sterpazzolina di Moltoni. Dispiace leggere, invece, del calo drammatico che fatto registrare dalla Bigia padovana, ridotta ormai a pochissime coppie e con un calo incredibilmente rapido. Viene descritto in maniera approfondita anche l’Usignolo del Giappone (che giustifica la presenza della Famiglia dei Timalidi), nidificante ormai in diverse località del nostro paese.
Da evidenziare che per molti accidentali ci sono le foto che li documentano, siano essi individui catturati nelle campagne di inanellamento, siano essi stati osservati liberi e quindi fotografati. Un bellissimo segnale della crescita della nostra ornitologia. Siamo sempre di più, stiamo un po’ ovunque, siamo più bravi…. e ormai non ci sfugge più niente!
Maurizio Fraissinet e Franco Roscelli