17 Monografia ASOIM – Terzo Atlante degli Uccelli Nidificanti e Svernanti nella città di Napoli

Eccolo! Il volume contenente i dati del terzo Atlante degli Uccelli Nidificanti e Svernanti nella città di Napoli (2014 – 2019) è stato pubblicato. Un volume di 387 pagine, riccamente illustrato, che arricchisce la collana di monografie dell’ASOIM (Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale), giunta alla 17° opera. Anche questo libro, come gli altri della collana, si caratterizza per una notevole veste grafica. I primi capitoli descrivono la natura presente nella città partenopea, le tipologie ambientali riscontrate, i metodi utilizzati, si passa poi alla trattazione delle 64 specie nidificanti e 80 specie svernanti, per poi concludersi con l’analisi dei risultati, un’analisi di particolare interesse per chi studia l’ornitologia urbana considerando che con quest’ultimo Atlante urbano per Napoli si dispone di un monitoraggio dell’avifauna urbana per un periodo di 28 anni.Il progetto di ricerca sul campo ha coinvolto 57 rilevatori di 4 nazionalità diverse, realizzando quindi anche una bella esperienza di citizen science.Il volume è stato pubblicato con il contributo della Regione Campania, UOD Gestione delle risorse naturali protette, Tutela e salvaguardia dell’habitat marino e costiero, Parchi e Riserve Naturali. È stato realizzato nell’ambito di un progetto dell’ASOIM, in collaborazionecon il Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli, del Gruppo Wildlife Research Unit e del centro MUSA (Musei delle Scienze Agrarie) di Portici. Si avvale del patrocinio della Società dei Naturalisti in Napoli.Con quest’opera si conferma e si rafforza la leadership italiana nel settore dell’ornitologia urbana. Napoli e Cremona sono le uniche città al mondo ad avere realizzato 3 volte l’Atlante degli Uccelli Nidificanti e Svernanti, mentre Firenze è stata la prima città a realizzare 3 volte l’Atlante degli uccelli nidificanti. Un primato che premia l’impegno delle migliaia di appassionati che operano nel nostro paese. È possibile scaricare una copia in formato digitale cliccando qui sotto – Citazione dell’opera – Fraissinet M. e Capasso S. (a cura di) – Terzo Atlante degli uccelli nidificanti e svernanti nella Città di Napoli (2014-2019). Monografia n. 17 dell’ASOIM – ISBN: 978-88-904432-9-9 – Tutti i diritti riservati –
Breve analisi dei censimenti degli uccelli acquatici svernanti in Campania effettuati nel gennaio 2020

Il monitoraggio del gennaio 2020 rappresenta il 15° anno continuativo di censimenti per la Campania e il 18° anno consecutivo per la Provincia di Caserta. L’impegno organizzativo, come ogni anno, è stato notevole. La complessità, ma nel contempo anche l’efficienza della macchina organizzativa si comprende dai numeri. Nel periodo 7 – 24 gennaio sono state effettuate 64 spedizioni in 47 zone umide; hanno partecipato 43 rilevatori; sono stati contati 20.886 uccelli acquatici di 59 specie. Da segnalare che per la prima volta abbiamo avuto la partecipazione di due ornitologi stranieri: un francese e un turco. La tabella con i dati finali distribuiti per provincia e totali per la Campania (Download PDF). La tabella riporta, per confronto, anche i totali dei due anni precedenti. Una succinta analisi ornitologica mette in evidenza un record di località per il Fischione – 12 – , per l’Alzavola – 17 – , per il Tuffetto – 20 – e per lo Svasso maggiore: 25. Per quattro specie abbiamo registrato i record nei conteggi per il periodo dei 15 anni di monitoraggio: il Falco di palude con 50 esemplari, il Chiurlo maggiore, anch’esso con 50 esemplari, il Martin pescatore – 22 esemplari -: un esemplare in più rispetto al record del 2019 e Tarabuso con 4 esemplari, di cui 3 insieme sul Lago Matese. Per altre specie invece abbiamo registrato il secondo valore assoluto per i 15 anni di monitoraggio: Moretta tabaccata, con 39 esemplari; Tuffetto, con 191 esemplari; Pavoncella, con 3500 esemplari; Piovanello pancianera, con 247 esemplari. Per la prima volta abbiamo osservato il Cavaliere d’Italia, con 2 esemplari che stazionano alle Soglitelle, e il Mignattaio, con 4 esemplari che frequentano le zone umide costiere del litorale domitio, e la Berta maggiore, con 97 esemplari osservati lungo le coste, peraltro tutte viste durante la contemporanea del 12 gennaio e quindi senza il possibile errore del doppio conteggio in cui si può incorrere nelle specie molto mobili. Interessante anche il dato dei Gabbiani corallini osservati lungo le coste del Cilento meridionale: abbiamo contato 73 esemplari nei pressi della Foce del Bussento. Non si è visto quest’anno invece il Piovanello tridattilo. Va precisato, inoltre, che per alcune specie i valori riportati in tabella non possono essere considerati esaustivi. Vanno considerati sottostimati per le difficoltà oggettive di censimento caratteristiche della specie. E’ il caso del Porciglione che può passare inosservato per le abitudini schive e poco sonore in periodo invernale. Anche il dato del singolo Fratino al momento non è interpretabile perché gli esemplari potrebbero essersi trovati distanti dagli osservatori nel periodo in cui sono stati in zona. Allo stesso modo anche i dati relativi alle berte o agli stercoraridi sono legati alla maggiore o minore vicinanza alla costa per il periodo. Distanze che possono dipendere da fattori climatici, trofici, marini, ecc. Non entro nel merito degli andamenti sul lungo periodo dei censimenti (15 anni) perché non è questa la sede e perché richiedono analisi di un certo dettaglio specifico e supportate statisticamente. Riferendoci però ai dati degli ultimi anni si può dire che Codone, Moriglione e Airone cenerino mostrano una certa stabilità, il Germano reale è invece in calo, un calo piuttosto brusco lo mostra invece lo Svasso piccolo. Una tendenza all’incremento la si osserva in Moretta tabaccata, Cormorano, Falco di palude, Pavoncella, Chiurlo maggiore e Martin pescatore. Uno sguardo alle altre specie non comprese in tabella e che si basa però sulle sensazioni personali, non essendo censite secondo criteri metodologici, porta a segnalare un’ampia diffusione e un buon numero, maggiore rispetto agli anni precedenti della Ballerina gialla, e il buon numero di Pendolini osservati. In chiusura è doveroso ringraziare l’ENEL che ci ha concesso anche quest’anno i permessi di accesso per i bacini idroelettrici del casertano che ha in gestione e tutti i rilevatori. Mi auguro che anche quest’anno si siano divertiti e appassionati come ogni anno a gennaio: Giuseppe Albano, Beatrice Bigu, Kerem Ali Boyla (Turchia), Leandro Buongiovanni, Annamaria Cafieri, Camillo Campolongo, Mario Caniglia, Christian Chandellier (Francia), Rosa Di Luce, Lucio Dinacci, Bruno Dovere, Diego Errico, Elio Esse, Giuseppe Farace, Maurizio Fraissinet, Marco Geremicca, Martina Giannattasio, Silvana Grimaldi, Daniele Iamunno, Ringo Iamunno, Raffaele Imondi, Claudio Labriola, Rossella Lanzieri, Remigio Lenza, Patrizia Loffredo, Vincenzo Mancini, Sabrina Marsala, Danila Mastronardi, Lucia Migliaccio, Salvatore Mirra, Alessandro Motta, Luca Nelisio, Gianluca Nunziata Rega, Giuseppe Pesapane, Stefano Piciocchi, Federica Pinto, Alfonso Piromallo, Andrea Sorrentino, Sergio Tanga, Filippo Tatino, Marilena Terminio, Alessio Usai, Sara Varriale. Maurizio Fraissinet
Contemporanea 12 gennaio 2020 – VII Edizione

Il 12 gennaio 2020 si è tenuta la settima edizione della “Contemporanea ASOIM”. Con questo termine intendiamo un censimento in contemporanea degli uccelli acquatici svernanti nelle zone umide delle province di Caserta e Benevento, più il Lago Patria in Provincia di Napoli. Il fine è quello di evitare doppi conteggi di uccelli che si spostano a distanza di giorni tra le varie località. L’organizzazione di un’operazione di tal genere è impegnativa e parte dal mese precedente, dicembre, quando si stabilisce in assemblea la data. A quel punto si devono ottenere i permessi di accesso per alcune località e organizzare le squadre, ciascuna condotta da uno o due capisquadra, assegnare le località, studiando il miglior itinerario possibile e lanciando l’appello alla partecipazione. Anche quest’anno l’organizzazione ha funzionato alla perfezione e siamo riusciti a formare 7 squadre che hanno visitato 21 località e hanno visto 106 specie, delle quali 51 acquatiche, con un totale di 15117 animali, di cui 15066 acquatici. Sono state coinvolte 34 persone, tra le quali anche diversi partecipanti del V corso di bird-watching dell’ASOIM, conclusosi a dicembre 2019. I numeri, da soli, dicono dell’imponenza dell’operazione e dell’importanza che essa riveste nell’ambito dei censimenti degli uccelli acquatici svernanti. Vale la pena ricordare che quest’anno abbiamo toccato il 15° anno consecutivo per la Campania e il 18° per la Provincia di Caserta. Molti gli spunti ornitologici che si possono ricavare dall’esame dei risultati. Ne accenniamo alcuni. I 4 Tarabusi totali rappresentano un record per la Campania. Solo nel 2016 ne contammo 2. Gli altri anni è risultato assente o presente con un solo esemplare. Interessante poi il fatto che dei 4 ben 3 sono stati osservati, peraltro insieme, sul Lago Matese, risultato quest’anno ghiacciato per circa il 50% con i canneti ghiacciati. La facilità di conteggio delle berte, Berta maggiore e Berta minore, presenti in gran numero, soprattutto la minore, sotto costa. Lo stesso dicasi per la Sula. Da segnalare anche i 2 Cavalieri d’Italia svernanti nella località “Soglitelle”: primo caso di svernamento accertato per la specie in Campania. Lo stesso dicasi per i 4 Mignattai che da mesi stazionano nelle zone umide della piana casertana In aumento rispetto alle due precedenti edizioni Tuffetto, Svasso maggiore, Cormorano, Garzetta, Airone bianco maggiore, Alzavola, Codone, Moretta tabaccata, Falco di palude, Gallinella d’acqua, Folaga, Pavoncella, Piviere dorato, Chiurlo maggiore, Piovanello pancianera e Martin pescatore. Se però si estende il confronto su di una scala temporale più ampia, che riguarda quindi anche gli anni precedenti, si nota che i numeri rientrano nell’intervallo registrato finora. Fanno eccezione la Moretta tabaccata e il Martin pescatore che, invece, confermano una tendenza all’incremento in atto da qualche anno. Lo stesso discorso vale per le specie che mostrano un calo nei numeri rispetto alle due edizioni precedenti. Anche in questo caso i numeri osservati rientrano nella norma su di una scala temporale più ampia. Lo stesso dicasi per le specie che stazionarie nei valori. Nel corso della contemporanea sono state viste anche 24 Poiane e 24 Gheppi. L’Aquila minore vista in due località è stata contata invece come un solo individuo. Lo si è potuto appurare proprio grazie alla contemporanea in quanto le due squadre interessate si sono contattate per segnalare il passaggio del soggetto. Lo stesso è successo per altre specie per cui il conteggio che viene riportato è stato ripulito rispetto al doppio conteggio. Interessante, inoltre, l’osservazione dei Ciuffolotti e dei Frosoni nell’Oasi WWF dell’invaso di Campolattaro. Insomma la soddisfazione di aver portato a termine questa settima contemporanea è grande, i risultati sono interessanti ma, soprattutto, ci siamo divertiti come ogni anno. Come ogni anno c’è chi ha potuto assaggiare mozzarelle appena fatte, chi riscaldarsi dinanzi a un camino in attesa degli gnocchi al sugo di cinghiale, chi emozionarsi dinanzi ai 3 tarabusi del Lago Matese, chi ammirare i tramonti o le albe. Scarica il Riepilogo della contemporanea ASOIM – 12.1.2020 Elenco dei Partecipanti: Giuseppe Albano Leandro Buongiovanni Annamaria Cafieri Camillo Campolongo Mario Caniglia Christian Chandellier Rosa Di Luce Lucio Dinacci Bruno Dovere Elio Esse Maurizio Fraissinet Marco Geremicca Martina Giannattasio Silvana Grimaldi Daniele Iamunno Ringo Iamunno Raffaele Imondi Claudio Labriola Rossella Lanzieri Patrizia Loffredo Vincenzo Mancini Sabrina Marsala Lucia Migliaccio Salvatore Mirra Alessandro Motta Luca Nelisio Giuseppe Pesapane Stefano Piciocchi Alfonso Piromallo Sergio Tanga Filippo Tatino Marilena Terminio Alessio Usai Sara Varriale
Pannello Didattico Oasi "Le Mortine"

L’ASOIM ha donato la progettazione grafica di questo pannello all’Oasi delle Mortine. La finalità, d’intesa con Mario Caniglia dell’Associazione Pianeta Terra che gestisce l’Oasi, è quella di fornire uno strumento per l’identificazione delle specie acquatiche più comuni nelle Mortine. Il progetto grafico è di Claudio Labriola.
XIII Night and Day ASOIM – 8 e 9 giugno 2019

Cari amici il nostro XIII Night and Day è stato fantastico ma, soprattutto, ha assunto un significato particolare. Fantastico per tanti motivi. Ha visto una buona partecipazione, eravamo in 16, ci ha permesso di redigere una check-list finale con ben 76 specie, abbiamo visitato paesaggi bellissimi, incredibilmente spopolati e selvaggi. Particolare perché abbiamo scelto di dedicarlo all’istituendo Parco Nazionale del Matese e a chi sul posto ci crede e si sta impegnando per ottenerlo e per difendere la natura del Matese. Siamo stati ospitati quindi nel piccolissimo pesino di Castelpizzuto, dove un sindaco donna fortemente motivato si sta battendo per l’istituzione del Parco nazionale e sta riuscendo a trascinare con se il paese, al punto che abbiamo dormito e mangiato in una sistemazione da paese albergo. Sono stati bravissimi, ci siamo trovati benissimo. Preziosissima è risultata la guida di Massimo Mancini per il tratto compreso tra la Sella del Perrone e Campitello Matese e di Luciano, abitante di Castelpizzuto per il percorso del Monte Patalecchia. Foto Archivio © Geppino Di Martino Sotto il profilo ornitologico sono da segnalare, oltre il discreto numero di specie osservate, anche alcuni dati interessanti. Sono ben 7 le specie di rapaci osservati: 1 Biancone, 1 Falco pecchiaiolo, 1 Aquila minore in fase chiara, 2 Nibbi bruni, 5 / 6 Nibbi reali, 1 Sparviere, 18 Poiane, 8 Gheppi, 1 Falco pellegrino. A questi vanno aggiunti 2 Gufi comuni, 1 Allocco e 7 Corvi imperiali. Molto interessanti le osservazioni ripetute di Stiaccini e le diverse coppie di Codirossone trovate sui prati altitudinali del Monte Patalecchia. Abbiamo anche osservato Puzzola, Volpe, Ramarro, Orbettino. Un grazie a tutti i partecipanti: Paolo Caruso, Annamaria CafierI, Geppino Di Martino, Lucio Dinacci, Bruno Dovere, Arturo Fontanelli, Marco Geremicca, Patrizia Loffredo, Massimo Mancini, Danila Mastronardi, Luca Nelisio, Stefano Piciocchi, Carolina Ricci, Filippo Tatino, Marilena Terminio Un ringraziamento particolare a Geppino Di Martino, perfetto ancora una volta nell’organizzazione Maurizio Fraissinet Foto Archivio © Paolo Caruso CHECK-LIST delle Specie OsservateGi asterischi indicano le specie che sono state osservate sul lato campano del Matese, lato da dove siamo partiti. Germano reale* Quaglia Svasso maggiore* Falco pecchiaiolo Biancone Aquila minore Sparviere Nibbio reale Nibbio bruno Poiana Gallinella d’acqua* Folaga* Gabbiano reale* Piccione domestico Colombaccio Tortora selvatica Tortora dal collare Allocco Gufo comune Cuculo Rondone comune Upupa Picchio rosso maggiore Picchio verde Gheppio Averla piccola Rigogolo Ghiandaia Gazza Gracchio corallino Cornacchia grigia Corvo imperiale Cincia mora Cincia bigia Cinciarella Cinciallegra Tottavilla Allodola Rondine Rondine montana Balestruccio Usignolo di fiume Codibugnolo Luì piccolo Cannareccione* Beccamoschino Capinera Sterpazzola Sterpazzolina Fiorrancino Scricciolo Picchio muratore Storno Merlo Tordo bottaccio Pettirosso Usignolo Codirosso spazzacamino Codirosso comune Codirossone Passero solitario Stiaccino Saltimpalo Culbianco Merlo acquaiolo Passera d’Italia Ballerina bianca Calandro Fringuello Verdone Fanello Cardellino Verzellino Strillozzo Zigolo muciatto Zigolo nero
Visita all’Oasi delle SOGLITELLE

La mattina di domenica 2 giugno abbiamo visitato le “nuove” SOGLITELLE. Ad attenderci c’era Mimmo Cristofari della LIPU. “Nuove” perché le Soglitelle sono state oggetto di lavori finanziati dalla Regione Campania che hanno portato alla realizzazione di un centro visita, capanni, percorsi, recinzioni, sbarre e cancelli a limitare l’accesso alle auto e a visitatori “poco graditi”. Per lungo tempo tutto ciò è rimasto però “congelato” in attesa di trovare una soluzione gestionale. Da qualche mese LIPU e Istituto di Gestione della Fauna, nell’ambito di un progetto finanziato da Fondazione con il Sud, hanno iniziato a gestire quest’area cominciando ad avviare ricerche scientifiche e recuperando le opere e le recinzioni realizzate per finalizzarle anche ad una fruizione controllata e compatibile con le esigenze di conservazione. Per il mese di giugno hanno previsto alcune visite riservate ad Associazioni e gruppi di volontariato. La prima Associazione ad essere stata invitata è stata l’ASOIM. Siamo stati accolti da Mimmo Cristofari della LIPU e abbiamo potuto visionare tutto quanto è stato fatto e si sta facendo. È stato un momento particolarmente emozionate per chi ricorda altri momenti, quelli terribili del passato quando chi entrava con binocoli, cannocchiali e macchina fotografica era minacciato e pedinato da parte di figure aggregate a clan camorristici. Le Soglitelle rappresentano infatti un emblema della lotta contro il bracconaggio. Volontari della LIPU, affiancati dalle forze dell’ordine, e in particolare dagli uomini che agivano sotto il comando del Colonnello Costa, oggi Ministro dell’Ambiente, e dall’Arma dei Carabinieri, comandata dal comandante “Ultimo”, noto per essere stato l’artefice dell’arresto di Riina, avviarono una vera e propria battaglia contro camorra e bracconieri. Appostamenti notturni, inseguimenti, sparatorie, minacce. Furono momenti difficili. Se entravi con l’auto negli sterrati tra le vasche venivi seguito da auto con a bordo persone che ti sorvegliavano a distanza. Nessuno ha ceduto, nessuno si è scoraggiato e la lotta è proseguita passo dopo passo negli anni. Dapprima sono scomparsi i bracconieri, poi si sono smantellati i bunker costruiti dalla camorra per far sparare nascosti agli uccelli acquatici, poi si è inserito il sito all’interno della Riserva Naturale Foce Volturno – Costa di Licola, poi si è iniziato un lungo e lento processo di sensibilizzazione nei confronti della Regione affinché realizzasse un piano di recupero. Nel frattempo l’area diveniva uno dei luoghi più importanti dell’Italia meridionale per l’avifauna. Alla fine ha vinto lo Stato ed oggi quei momenti sono solo un ricordo, o forse sono parte della storia della lotta al bracconaggio nel nostro paese. La nostra visita è stata impreziosita dall’osservazione di oltre 30 specie di uccelli. Di seguito un po’ di foto della Splendida giornata trascorsa.
5° Corso Birdwatching

Partirà il 10 ottobre il 5° Corso di Birdwatching organizzato dall’ASOIM. Il Corso si rivolge a studenti, guide naturalistiche, appassionati e tutti coloro che vogliono approfondire la conoscenza dell’avifauna. L’attività formativa si articolerà in 8 lezioni in Aula e 3 uscite sul campo, con l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli sturmenti di base per il riconoscimento dell’avifauna del territorio campano e non solo. Ciascuna lezione terminerà con un’esercitazione di riconoscimento delle specie trattate. Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Le lezioni si terranno presso la Società dei Naturalisti in Napoli, sita in via Mezzocannone 8, piano ammezzato, dalle 15,30 alle 18,30 La quota di iscrizione non comprende copertura assicurativa. Il corso sarà attivato con un minimo di 10 iscritti. Il Costo di iscrizione è di 50,00 euro, ridotto a 40,00 euro per studenti e soci ASOIM. Per richiesta informazioni e/o iscrizioni si può scrivere una mail ad info ASOIM. Come effettuare l’iscrizione: Bonifico bancario versando la quota sul conto corrente intestato all’Associazione Studi Ornitologici codice IBAN: IT79 N050 1803 4000 0001 1649 118. La banca è la filiale napoletana di Banca Etica. Nella causale del bonifico scrivere: “Iscrizione 5° corso di Birdwatching e il nome del partecipante“. La ricevuta bancaria dell’ordine di bonifico può essere inviata a mezzo mail a info ASOIM. Programma completo delle lezioni 1° lezione 10 ottobre 2019 – Introduzione al birdwatching. Gli anatidi e gli aironi. I censimenti dell’IWC. A cura di Danila Mastronardi 2° lezione 17 ottobre 2019 – I Gabbiani, i Cormorani e altri uccelli marini. Il pelagic trip. A cura di Alessio Usai 3° lezione 24 ottobre 2019 – I Limicoli e i rallidi. A cura di Alessandro Motta 4° lezione (lezione sul campo) 27 ottobre 2019 – Birdwatching all’Oasi dei Variconi e al Lago Patria nella Riserva Naturale Regionale Costa di Licola – Foce Volturno. A cura di Elio Esse, Stefano Piciocchi, Giuseppe Di Martino 5° lezione 31 ottobre 2019 – Gli uccelli rapaci diurni e notturni. A cura di Filippo Tatino 6° lezione 7 novembre 2019 – Gli uccelli della macchia mediterranea. A cura di Silvia Capasso 7° lezione 14 novembre 2019 – Gli uccelli degli ambienti forestali (Picchi, ma non solo). A cura di Silvia Capasso 8° lezione 21 novembre 2019 – Uccelli degli ambienti aperti (Galliformi, ma non solo). A cura di Filippo Tatino 9° lezione (lezione sul campo) 24 novembre 2019– Birdwatching nella Riserva Naturale di Castelvolturno dei Carabinieri Forestali. Pratica dell’inanellamento. A cura di Stefano Piciocchi, Giuseppe Di Martino, Danila Mastronardi 10°lezione 28 novembre 2019 – Uccelli degli ambienti urbani. A cura di Maurizio Fraissinet 11° lezione (lezione sul campo) 1 dicembre 2019 – Birdwatching al Lago Matese, nel Parco Regionale del Matese o all’Oasi WWF di Serre – Persano, con consegna degli attestati e pranzo finale di commiato. A cura di Stefano Piciocchi, Giuseppe Di Martino Abbigliamento e attrezzatura consigliata: Per le uscite sul campo si consiglia di indossare un abbigliamento comodo, di portare fotocamera, binocolo e cannocchiale e se si possiede anche una guida da campo per il riconoscimento. In ogni caso gli organizzatori metteranno a disposzizione binocoli cannocchili e guide per chi dovesse essere sprovvisto. Si ricorda inoltre che i luoghi delle uscite sul campo dovranno essere raggiunti dai partecipanti con mezzi propri così come saranno a carico dei partecipanti le eventuali colazioni e/o pranzi a sacco. Tutte le organizzazioni saranno discusse in aula nella lezione precedente quella dell’uscita.
Suggerimenti e raccomandazioni per prevenire la nidificazione del Gabbiano reale sui tetti e le terrazze

Con l’avvicinarsi della primavera e quindi della stagione riproduttiva del Gabbiano reale, l’Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale (ASOIM), che da anni studia il fenomeno dell’inurbamento della specie in Italia, ritiene utile e opportuno fornire suggerimenti e raccomandazioni sui comportamenti da adottare in questo periodo, sia parte delle amministrazioni comunali che dei cittadini stessi per prevenire nidificazioni sgradite che possono provocare disagi, a volte anche notevoli. In primo luogo si raccomanda ai cittadini che dispongono di tetti e terrazze di intraprendere un’attività di rimozione delle erbe spontanee, unita ad una frequentazione costante e assidua a partire dalla fine di febbraio e per tutto il mese di marzo dei tetti e delle terrazze. L’eliminazione delle erbacee spontanee porta ad una riduzione delle condizioni ambientali idonee alla nidificazione. La frequentazione assidua dei tetti e delle terrazza da parte degli esseri umani nel mese di marzo rende il sito poco sicuro per l’installazione del nido. Nell’eventualità non si sia nelle condizioni di frequentare con assiduità il terrazzo si suggerisce di installare, ad un’altezza superiore a quella degli uomini che lo frequentano, dei fili tesi collocati parallelamente ad una distanza compresa tra 1,50 – e 2 metri. I fili devono essere robusti (un diametro di almeno 3 mm), di un materiale resistente alla luce solare e alla corrosione, come l’acciaio inox, o meglio ancora le lenze da pesca. Tale metodo si è rivelato efficace per le superfici piane, anche di ampie dimensioni (quali parcheggi, piazzali, ecc.), agisce sulla impossibilità meccanica degli animali di attraversarlo con le ali e della notevole insicurezza che genera nella coppia che non avverte elementi di sicurezza per l’allevamento della prole. E’ inoltre incruento e, soprattutto, non genera “assuefazione” nel corso del tempo: gli animali, cioè, non si abituano alla sua presenza e non rimuovono quindi il senso di insicurezza. Alle amministrazioni comunali interessate dalla presenza di popolazioni urbane nidificanti di Gabbiano reale si suggerisce di adottare per la raccolta differenziata dell’umido, qualora non sia stato ancora fatto, il sistema del porta a porta con l’utilizzo dei bidoni marroni e lo svuotamento degli stessi a poche ore dal conferimento da parte dei cittadini. Nel contempo le si invita ad affiggere manifesti che informino i cittadini dell’importanza di tenere puliti i terrazzi e i tetti dalle erbacee spontanee e di frequentare gli stessi assiduamente nel mese di marzo. Le si invita altresì ad emettere ordinanze che obblighino le pescherie a mantenere rigorosamente pulita l’area antistante l’esercizio commerciale dopo la chiusura. L’ASOIM ricorda, infine, che il Gabbiano reale (Larus michahellis) è una specie protetta e che pertanto ogni iniziativa di eliminazione di individui o nidi già attivi può essere sanzionata. (Scarica il documento PDF)
I censimenti degli uccelli acquatici del gennaio 2019

Maurizio Fraissinet I censimenti ASOIM in Campania degli uccelli acquatici del gennaio 2019 rappresentano il 14° anno del monitoraggio dell’avifauna acquatica svernante in Campania e il 17° per le zone umide dalla Provincia di Caserta. Anche quest’anno, all’interno dei censimenti, si è svolta, in data 13 gennaio 2019, la contemporanea dell’ASOIM giunta alla sua sesta edizione. Il 13 gennaio quindi si sono effettuate osservazioni in contemporanea in 24 zone umide delle provincia di Caserta e Benevento, oltre al Lago Patria. Il report finale dell’intero periodo dei censimenti (Download Documento PDF) presenta cifre molto interessanti: 45 zone umide visitate in tutte le province campane, 43 partecipanti , 60 specie osservate (un numero notevole) e 15509 individui contati, un numero di molto inferiore ai due anni precedenti che può trovare giustificazione solo in parte nelle particolari condizioni meteo che hanno portato a far ghiacciare numerosi laghi delle zone interne. La gran parte del calo è dovuto al numero inferiore di Gabbiani comuni e di Pavoncelle registrato quest’anno. Due specie, queste, che presentano fenomeni di oscillazione della consistenza delle popolazioni svernanti dipendenti da condizioni climatiche più generali, che coinvolgono una scala più ampia di quella regionale. Chi sembra aver risentito molto dei laghi ghiacciati è il Fischione che nel Lago Matese, ghiacciato per oltre il 90%, ha perso quest’anno una delle principali località di svernamento della Campania. [envira-gallery id=”2160″] Per quanto riguarda le anatre c’è da evidenziare l’incremento notevole della Canapiglia che ha fatto registrare il record per l‘intero periodo 2006 – 2019 e il notevole, per la specie, numero di Fistioni turchi. Mai visti così tanti in inverno. Continua la crescita numerica del Mestolone, anch’esso al suo record per il periodo 2006 – 2019. Si ferma il processo di decremento del Moriglione che si mantiene sopra i 360 individui. Forti incrementi li abbiamo osservati anche per Sula, Piviere dorato, Gambecchio comune e Martin pescatore. Un calo vistoso lo si è osservato invece, oltre che per Fischione, Pavoncella e Gabbiano comune, anche per Svasso piccolo, Airone guardabuoi, Airone bianco maggiore, Piovanello tridattilo e Beccaccino. Ovviamente sia per gli incrementi che per i decrementi i dati vanno analizzati su di una scala temporale più ampia. In questa fase siamo impegnati ad inserire i dati nelle serie storiche, un procedimento che richiede tempi un po’ più lunghi. Da evidenziare, infine, alcune osservazioni interessanti: la Strolaga mezzana, la Cicogna bianca, lo Stercorario mezzano, l’Avocetta, i Corrieri piccoli, i Gambecchi nani, il buon numero di Smerghi minori, Nitticore e Fratini. Di seguito l’elenco di tutti i partecipanti a cui va il ringraziamento dell’ASOIM: Laura Alessio, Mario Azzué, Beatrice Bigu, Leandro Buongiovanni, Annamaria Cafieri, Camillo Campolongo, Mario Caniglia, Christian Chandellier, Paola Conti, Marco D’Errico, Luca De Chenno, Mario De Chenno, Giuseppe Di Martino, Lucio Dinacci, Bruno Dovere, Elio Esse, Giuseppe Farace, Carmine Ferrara, Maurizio Fraissinet, Marco Geremicca, Silvana Grimaldi, Claudio Labriola, Pasquale Liccardo, Patrizia Loffredo, Alessio Mancini, Vincenzo Mancini, Sabrina Marsala, Danila Mastronardi, Lucia Migliaccio, Alessandro Motta, Luca Nelisio, Gianluca Nunziata Rega, Ivan Pagano, Stefano Piciocchi, Alfonso Maria Piromallo, Marianna Savarese, Andrea Sorrentino, Filippo Tatino, Costantino Tedeschi, Alessio Usai, Sara Varriale, Ivan Volgare, Mark Walters. Download Documento PDF
Report Stazione di Inanellamento di Castel Volturno relativa agli anni 2015, 2016,2017, 2018

Si presenta il report della stazione di inanellamento di Castel Volturno condotta col metodo MonITRing. I dati riportati sono i totali dei 4 anni di inanellamento (2015, 2016, 2017 e 2018). Il totale delle specie ammonta a 56 e le catture totali (prime catture + ricatture) sono state 2002. Si evidenziano la cattura nel marzo 2017 di un maschio di Sylvia di Rüppell (nona segnalazione per la Campania), nel mese di dicembre 2017 di una Capinera con anello sloveno e nel mese di maggio 2017 di un ibrido Passer italiae x P. montanus. Lo sforzo di campo è stato di 720 ore nei quattro anni. Hanno partecipato al campo: Danila Mastronardi, Federica di Lauro, Maurizio Fraissinet, Silvia Capasso (inanellatori); Leandro Buongiovanni, Sarah Rizzo (aspiranti inanellatori); Elio Esse, Sabrina Marsala, Mariano Piscopo, Alfonso Maria Piromallo, Marco Geremicca, Ivan Pagano, Geppino di Martino, Stefano d’Orazio, Marcello Bruschini, Anna Digilio, Fabio Tornatore, Stefano Giustino, Marianna Savarese, Claudio Labriola, Dino Buongiovanni, Davide Iacuaniello, Paola Conti, Ivan Volgare, Ilaria di Lauro, Giuseppe Cocozza, Carmine Vitagliano (collaboratori). La stazione è stata inoltre visitata da numerosissime persone, sia scolaresche che appassionati di natura. Download Documento PDF del Report