Censimenti IWC e Contemporanea del 13 gennaio 2019

Cari amici, se non lo avete ancora fatto ripulite le lenti dei vostri cannocchiali, binocoli e teleobiettivi. Si avvicina il momento dei censimenti IWC di gennaio. La finestra temporale di quest’anno è 7 – 24 gennaio 2019. Di seguito troverete tutte le località che contiamo di ricoprire per ciascuna delle province campane. Quest’anno, grazie ai nuovi soci Beatrice Bigu e Diego Errico, potremo coprire anche le foci dei fiumi cilentani. Per le località della Provincia di Caserta, Benevento e il Lago Patria organizziamo anche quest’anno la Contemporanea. Siamo alla sesta edizione. La data scelta per quest’anno è domenica 13 gennaio. Locandina, molto bella, è stata disegnata dal bravissimo Claudio Labriola. Di seguito riporto prima le località per la contemporanea con i capi squadra a cui ci si deve aggregare e da contattare per l’appuntamento: – Lago Matese, Lago Gallo, Lago Letino e Le Mortine: Maurizio Fraissinet – Invaso di Presenzano, Torcino, Lago di Capriati, Le Mortine: Danila Mastronardi ed Elio Esse – Variconi, Le Soglitelle: Alessio Usai – Canale di Agnena, Foce Agnena, Foce Regi Lagni, Lago Patria: Alessandro Motta e Filippo Tatino – Stagno lavapiatti di Castelvolturno, Depuratore Regi Lagni, Salicelle e Lago di Falciano: Bruno Dovere e Annamaria Cafieri – Invaso di Campolattaro: Vincenzo Mancini – Lago di Occhitto: Camillo Campolongo – Pantano Serretelle: Camillo Campolongo e Costantino Tedeschi – Lago Telese e Torrente Grassano: Silvana Grimaldi Di seguito invece le zone umide delle altre province che devono essere monitorate nel periodo 7 – 24 gennaio: Provincia di Napoli Lago Fusaro (dormitorio Cormorani) Lago d’Averno Lago Lucrino Lago Miseno Lago Grande degli Astroni Foce Sarno (dormitorio Cormorani) Litorale vesuviano Costa di Nisida (dormitorio Cormorani) (facoltativo) Agnano Litorale Bagnoli Porto di Baia Litorale città di Napoli Litorale di Castellammare (facoltativo) Lufrano Provincia di Avellino Invaso di Conza ( dormitorio Cormorani) (Oasi WWF) Lago del Dragone Provincia di Salerno Oasi WWF di Serre – Persano (dormitorio Cormorani) Invaso dell’Alento Hera Argiva Foce del Fiume Picentino Foce del Fiumarello Lido Lago Velina Foce Tusciano Longola Foce Sele Sorgenti del Sarno – Rio Marina (facoltativo) Foce Fiumarello Porto di Agropoli Foce Alento Foce Mingardo Foce Bussento Foce Lambro Torrente Palistro Foce Solofrone Saranno giornate intense di ornitologia, piacevoli, interessanti e divertenti. Non vediamo l’ora di iniziare. Io conto di fare come ogni anno, oltre la contemporanea, l’Oasi di Persano, le zone umide della costa salernitana fino alla foce del Sele, le zone umide della Provincia di Avellino, il litorale vesuviano e la foce del Sarno e altro se mi trovassi del tempo libero. Insomma che il monitoraggio abbia inizio! Maurizio Fraissinet
Il 2018 dell’ASOIM

Cari amici in questo momento dell’anno, in genere, ci si volta in dietro e si ripercorre con la memoria la sequenza degli avvenimenti che hanno caratterizzato l’anno che va a finire. E’ quello che mi viene di fare, ogni anno, anche per l’ASOIM . Vado a leggermi le notizie, vado a vedere le immagini e mi vengono alla mente i tanti momenti che abbiamo passato insieme e che hanno caratterizzato l’esistenza della nostra Associazione. Come ogni anno, a gennaio, abbiamo iniziato con i censimenti degli uccelli acquatici svernanti. Era un anno particolare perché veniva subito dopo la pubblicazione della nostra sedicesima monografia dedicata proprio al monitoraggio degli uccelli acquatici svernanti in Campania dal 2006 al 2017, e pertanto era per noi una specie di prova del 9. Avremmo avuto voglia di continuare? Avremmo conservato inalterata la passione e l’entusiasmo? La risposta si limita a due lettere: si. E ancora una volta i numeri e i dati lo stanno a dimostrare. Abbiamo visitato 35 località distribuite in tutte le province, abbiamo osservato 21.396 esemplari appartenenti a 47 specie diverse, abbiamo coinvolto 36 persone che sono uscite sul campo e si sono divertite. Abbiamo organizzato anche quest’anno la contemporanea, giunta alla quinta edizione, che ci ha permesso di censire in contemporanea 21 località della provincia di Caserta, Benevento e il Lago Patria, coinvolgendo 30 persone, riportando l’osservazione di 16.194 esemplari. Un bilancio quindi assolutamente positivo anche quest’anno. Locandina di Claudio Labriola A febbraio mettiamo a segno uno dei colpi più importanti della nostra storia ma, lo possiamo ben dire, della lotta per la conservazione della natura. Otteniamo l’esclusione dal calendario venatorio della Regione Campania di Moriglione e Combattente. Con determinazione e caparbietà, ma anche con la convinzione di chi sapeva di essere nel giusto e di avere dati scientifici certi e inattaccabili per la serietà metodologica con cui erano stati raccolti, siamo riusciti in un’impresa che solo fino a pochi anni fa sarebbe sembrata impossibile. Siamo e lo saremo sempre orgogliosi di questo straordinario risultato, che, peraltro, ha ricevuto una notevole risonanza sui media. Nella bella cornice naturalistica dell’Oasi WWF di Serre – Persano, ad aprile, si è tenuta la nostra assemblea annuale che aveva all’ordine del giorno tra i vari punti anche il rinnovo del Consiglio Direttivo, questa volta allargato a 7 consiglieri. Sono risultati eletti: Silvia Capasso, Giuseppe Di Martino, Elio Esse, Maurizio Fraissinet, Patrizia Loffredo, Danila Mastronardi, Stefano Piciocchi. L’8 aprile, invitati dal Dipartimento di Agraria e dai Musei di Agraria, abbiamo guidato i visitatori del Parco Gussone annesso alla Reggia borbonica di Portici in una passeggiata avente come tema il bird-watching e l’ascolto dei canti degli uccelli in primavera. L’iniziativa ha registrato un grande successo e un notevole gradimento dei partecipanti e ci è stato chiesto di ripeterla anche nei prossimi anni. Il mese di maggio, si sa, è da sempre impegnativo per gli ornitologi perché si va sul campo per monitorare la riproduzione. Ma all’ASOIM, oltre ai monitoraggi di Ghiandaia marina, Cicogna nera, Cicogna bianca, Gabbiano corso, Cormorani, anatre, avifauna urbana, aironi, Mignattaio, ecc. , si fa anche altro. Il giorno 13 abbiamo vissuto un altro grande momento che ci inorgoglisce non poco. Nell’ambito delle iniziative del progetto BIO FOR POLIS, finanziato da Fondazione con il Sud, abbiamo inaugurato un percorso sensoriale per non vedenti, realizzato nella RN di Castel Volturno. All’ingresso in Riserva è stata posta anche la mappa di luogo in braille. Lungo il percorso sono state realizzate anche tre aree di sosta con due panchine che si fronteggiano e fioriere con piante autoctone aromatiche, ognuna delle quali è corredata da un cartellino in braille con il nome volgare della specie. All’inizio di ciascuna delle tre aree di sosta è stata posta una targa in braille con le indicazioni generali sulla Riserva e sulla fauna presente, mettendo in risalto i versi, i canti, i fruscii che essa può emettere. L’intero evento è stato ripreso, con interviste ed immagini, dalla sede regionale del TG 3 e mandato in onda la sera stessa. Foto Maurizio Fraissinet Ma la primavera dell’ASOIM non finisce qui. A seguito di una convenzione stipulata con l’ARPA Campania, e nell’ambito della Marine Strategy, abbiamo iniziato un monitoraggio del Gabbiano corso in Campania in periodo riproduttivo. Tra le tante informazioni che abbiamo acquisito spicca quella dell’accertamento della nidificazione di oltre 50 coppie, tutte concentrate sull’isola di Vivara. Contiamo di proseguire negli anni questa attività di monitoraggio. E ancora. Con la primavera del 2018 si sono conclusi i monitoraggi per il periodo riproduttivo del terzo Atlante degli uccelli nidificanti nella città di Napoli, mentre da dicembre sono partiti gli ultimi rilevamenti di campo per lo svernamento. Nei 5 anni di rilevamenti relativi al periodo riproduttivo abbiamo censito 64 specie nidificanti tra certe, probabili e possibili, abbiamo avuto la collaborazione di 54 rilevatori di 4 nazionalità diverse. Ma non finisce qui. Abbiamo effettuato un monitoraggio su larga scala degli ardeidi, ciconidi e treskiornitidi nidificanti in Campania finalizzato alla realizzazione di un articolo scientifico inviato alla rivista Picus. Il fine era quello di aggiornare la situazione della popolazione nidificante in Italia per queste specie riportando anche i dati delle popolazioni campane. Sono risultate nidificanti in Campania 10 specie con complessive 619 / 713 coppie. Foto Maurizio Fraissinet A giugno non potevamo certo riposare e quindi nei giorni 16 e 17 abbiamo vissuto il XII Night and Day dell’ASOIM. L’Assemblea annuale dei soci aveva individuato per quest’anno un territorio del Cilento meridionale composto dal Monte Bulgheria, la Valle del Mingardo, Capo Palinuro e dintorni, le foci di Mingardo, Lambro e Bussento. E’ stato un week end bellissimo, interessante, divertente e che ha anche battuto il record di partecipanti nei 12 anni di Night and Day finora organizzati: 18. Si sono visitate località con paesaggi selvaggi, dove la presenza umana è ridotta al minimo. Paesaggi poco esplorati in precedenza, per cui abbiamo arricchito ulteriormente la conoscenza dell’avifauna campana. Il totale delle specie osservate è stato di 70. In estate è partita invece la battaglia per la salvaguardia del
Abbiamo vinto! Vietata la caccia al Moriglione in Campania!

IL MORIGLIONE E’ STATO ESCLUSO DAL CALENDARIO VENATORIO DELLA CAMPANIA Nella giornata di oggi è arrivata la notizia che la Regione Campania ha inviato all’ISPRA il Calendario Venatorio regionale accogliendo la richiesta dell’ASOIM (Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale Onlus) di lasciare fuori dal calendario il Moriglione. E’ un risultato importante per la conservazione della natura e della biodiversità. L’ASOIM aveva segnalato a febbraio, con un documento tecnico scientifico, in una riunione presso la Giunta Regionale, una situazione allarmante per quanto riguardava il Moriglione in Campania. Dall’analisi dei monitoraggi sulle popolazioni di uccelli acquatici svernanti, che l’Associazione conduce dal 2006 ininterrottamente e con metodi standardizzati in tutto il territorio regionale, era emerso un calo evidente della specie, un calo peraltro noto per l’intero continente europeo. Il dato era stato anche validato con test statistici. Il Consigliere del Presidente della Regione per l’agricoltura, la caccia e la pesca, l’avv. Alfieri , nel corso della riunione, tenutasi alla presenza dei consiglieri regionali Muscarà e Borrelli, e di WWF, Legambiente, LIPU e Federcaccia, aveva preso atto del documento e chiesto eventuali controdeduzioni alle associazioni venatorie. In assenza di tali controdeduzioni, e dinanzi ad una reiterata richiesta dell’ASOIM, richiesta a cui hanno aderito i consiglieri regionali Maria Muscarà, Francesco Emilio Borrelli e Antonio Marciano, il vicesindaco della Città Metropolitana, Salvatore Pace, l’ENPA, con Nicola Campomorto e SOS Natura, con Eduardo Quarta, e che ha avuto anche ospitalità sulle pagine di Repubblica con un articolo di Pasquale Raicaldo, la Regione Campania ha deciso di accogliere la richiesta dell’ASOIM di escludere il Moriglione dall’elenco delle specie cacciabili per prossimo calendario venatorio regionale. L’importanza di tale gesto sta anche nella sinergia registratasi per l’occasione tra mondo della ricerca scientifica e istituzioni, nonché nella esemplare applicazione di quanto previsto agli articoli 1, comma 2, e 19, comma 1, della legge quadro sulla caccia (L.157 del 1992) in cui è previsto che le Regioni possano vietare o limitare la caccia alle specie in pericolo. In particolare l’articolo 1, comma 2, dichiara:” L’esercizio dell’attività venatoria è consentito purché non contrasti con l’esigenza di conservazione della fauna selvatica…..”. L’articolo 19, comma 1,dichiara:” Le Regioni possono vietare o ridurre per periodi prestabiliti la caccia a determinate specie di fauna selvatica di cui all’art.18, per importanti e motivate ragioni connesse alla consistenza faunistica o per sopravvenute condizioni ambientali, stagionali o climatiche o per malattie o altre calamità”. Ebbene per il Moriglione ci si trovava pienamente nelle condizioni previste dalla Legge. L’ASOIM desidera ringraziare quindi quanti si sono voluti prodigare per questa iniziativa di tutela di una specie in pericolo. Il Consigliere Alfieri, i consiglieri regionali Muscarà, Borrelli e Marciano, il Vicesindaco Pace, i funzionari regionali con i quali ci siamo confrontati in uno spirito costruttivo, l’ENPA, SOS Natura, Pasquale Raicaldo e il giornale La Repubblica, ma anche, e forse soprattutto, i tanti volontari che ogni inverno, a gennaio, dal 2006 ad oggi, hanno partecipato alle spedizioni di campo organizzate dall’ASOIM per il monitoraggio degli uccelli acquatici nelle zone umide della Campania. Le levatacce prima dell’alba, la sopportazione del vento freddo, a volte della neve o della pioggia, il tutto animato dalla consapevolezza di contribuire al progresso della conoscenza della natura in Campania hanno prodotto un risvolto pratico, e un premio per quanti si prodigano per la difesa della natura. Abbiamo tutti vissuto, quindi, un bel momento di civiltà. Un cordiale saluto Maurizio Fraissinet Presidente dell’ASOIM onlus Altre informazioni: Esclusione del moriglione dalle specie cacciabili nel calendario venatorio della Campania Giù le mani dal Moriglione: “In Campania l’anatra tuffatrice rischia di sparire” Richiesta di esclusione del Moriglione dal Calendario Venatorio Campano
Esclusione del moriglione dalle specie cacciabili nel calendario venatorio della Campania

A febbraio l’ASOIM onlus ha prodotto un documento tecnico in cui si dimostra con dati scientifici ed analisi statistiche il calo notevole che sta avendo il Moriglione in Campania (e non solo). Venne inviato anche all’Ufficio Caccia e Pesca della Regione Campania perché gli articoli 1, comma 2, e articolo 19, comma 1, della legge quadro 157 del 1992 e successive modifiche, prevedono che le Regioni possono vitare o limitare la caccia alle specie in pericolo. In particolare l’articolo 1, comma 2, dichiara: “L’esercizio dell’attività venatoria è consentito purché non contrasti con l’esigenza di conservazione della fauna selvatica…“. L’articolo 19, comma 1, dichiara: “Le Regioni possono vietare o ridurre per periodi prestabiliti la caccia a determinate specie di fauna selvatica di cui all’art.18, per importanti e motivate ragioni connesse alla consistenza faunistica o per sopravvenute condizioni ambientali, stagionali o climatiche o per malattie o altre calamità”. Ebbene per il Moriglione è evidente che ci si trovi pienamente nelle condizioni previste dalla Legge. L’ASOIM onlus invita ad associarsi alla richiesta di sospensione dell’attività venatoria sul Moriglione in Campania inviando email alla Presidenza della Regione Campania. Un cordiale saluto Maurizio Fraissinet Presidente dell’ASOIM onlus Altre informazioni: Giù le mani dal Moriglione: “In Campania l’anatra tuffatrice rischia di sparire” Richiesta di esclusione del Moriglione dal Calendario Venatorio Campano
Giù le mani dal Moriglione: “In Campania l’anatra tuffatrice rischia di sparire”

Giù le mani dal Moriglione: “In Campania l’anatra tuffatrice rischia di sparire” L’Asoim prosegue la sua battaglia per salvare la specie: “Va esclusa da quelle cacciabili” di PASQUALE RAICALDO – Articolo su napoli.repubblica.it L’anatra tuffatrice rischia di estinguersi. E in Campania c’è chi rilancia la battaglia per difenderla e tutelarla. Dalla parte del Moriglione si schiera ancora una volta l’Asoim, l’Associazione studi ornitologici Italia meridionale, che già a febbraio aveva chiesto a gran voce alla Regione Campania la sua esclusione dall’elenco delle specie cacciabili a causa del “forte decremento che la specie fa registrare da più di un decennio in Campania e nel resto d’Europa”. Ora, per rimarcare l’importanza di un intervento volto a difendere l’anatra dalla testa rossiccia e dal petto nero, con i fianchi grigio chiaro – già inserita da BirdLife International tra quelle “in stato critico di minaccia globale” – il presidente dell’Asoim, l’ornitologo Maurizio Fraissinet, interviene con fermezza: “A febbraio – racconta – avevamo prodotto un documento tecnico in cui si dimostrava con dati scientifici ed analisi statistiche il calo notevole che sta avendo il Moriglione in Campania (e non solo). Lo abbiamo inviato anche all’Ufficio Caccia e Pesca della Regione Campania perché gli articoli 1, comma 2, e articolo 19, comma 1, della legge quadro 157 del 1992 e successive modifiche, prevedono che le Regioni possono vietare o limitare la caccia alle specie in pericolo. In particolare l’articolo 1, comma 2, prevede che ‘l’esercizio dell’attività venatoria è consentito purché non contrasti con l’esigenza di conservazione della fauna selvatica’. E secondo l’articolo 19 le Regioni possono vietare o ridurre per periodi prestabiliti la caccia a determinate specie di fauna selvatica per importanti e motivate ragioni connesse alla consistenza faunistica o per sopravvenute condizioni ambientali, stagionali o climatiche o per malattie o altre calamità. Ebbene – conclude Fraissinet – per il Moriglione è evidente che ci si trovi pienamente nelle condizioni previste dalla legge”. Popolazione più che dimezzata per il riscaldamento globale e il cambiamento dei livelli dell’acqua nei fiumi campani, ma soprattutto per gli effetti della caccia: così, il Moriglione rischia di estinguersi. La Regione Campania accoglierà l’appello degli ornitologi? ———————————- Altre informazioni qui: Richiesta di esclusione del Moriglione dal Calendario Venatorio Campano
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Inizia dai gabbiani corsi il monitoraggio dell’avifauna marina in Campania

Con un accordo Arpac-Asoim, si avvia ufficialmente il monitoraggio degli uccelli marini in Campania, nell’ambito della marine strategy. La prima specie monitorata è il gabbiano corso. Intervista all’ornitologo Maurizio Fraissinet. Sparute colonie di gabbiani corsi nidificano nelle falesie più inaccessibili del Golfo di Napoli. È una presenza di grande valore naturalistico, perché ci troviamo nella provincia più densamente popolata d’Italia e questi uccelli marini, a differenza dei più comuni gabbiani reali, rifuggono del tutto la presenza dell’uomo (la foto è stata scattata dalla ricercatrice Danila Mastronardi sull’isola di Ischia). Arpa Campania e l’Associazione studi ornitologia Italia meridionale hanno di recente stipulato una convenzione per monitorare questa specie: è la prima campagna di monitoraggio di uccelli marini che viene condotta in Campania a livello istituzionale. «Si tratta di una specie vulnerabile», spiega Maurizio Fraissinet, presidente Asoim. «Il gabbiano corso, nome scientifico Ichthyaetus audouinii, non ama la vicinanza degli esseri umani, soprattutto durante il periodo della riproduzione. Alcune colonie erano presenti in Cilento, soprattutto nell’area di Punta Licosa, ma le restrizioni alla navigazione che vigono nell’Area protetta di Santa Maria di Castellabate vengono spesso ignorate, per cui al momento non si ha notizia della presenza di questo uccello in provincia di Salerno». Fraissinet, lei è stato presidente del Parco nazionale del Vesuvio e conosce bene l’ambiente naturalistico campano. Come può essere interpretata la presenza di questi uccelli nel Golfo di Napoli? «Il gabbiano corso è considerato un indicatore di salute dell’ambiente marino, proprio perché è, per così dire, più sensibile del suo cugino, il gabbiano reale, alle alterazioni operate dall’uomo. Il gabbiano reale, invece, viene osservato comunemente in volo sulle nostre città avendo imparato a convivere con la presenza umana, da cui del resto trae beneficio. Tutt’altra storia per l’Ichthyaetus audouinii, che sceglie, per nidificare, aree dove l’attività dell’uomo è meno invasiva. Nonostante il Golfo di Napoli sia un’area fortemente antropizzata, cioè molto abitata e modificata dall’uomo, ospita tuttavia dei tratti di costa rocciosa dove gli esseri umani non possono arrivare facilmente, neppure in barca. Qui troviamo le colonie di gabbiani corsi che nidificano, colonie che andremo a censire e a studiare». In base alle conoscenze attualmente disponibili, è possibile indicare come sta cambiando la presenza di questa specie di gabbiani sulle nostre acque? «Lo potremo asserire solo in base al monitoraggio istituzionale che parte ora. L’Asoim ha già condotto degli studi, ma è necessario che uno studio venga ripetuto costantemente nel tempo affinché si possa costruire un monitoraggio ambientale. Da diversi anni l’agenzia ambientale campana porta avanti attività nell’ambito della “marine strategy” prevista dalla direttiva europea 2008/56/CE. Lo studio degli uccelli marini è senza dubbio parte di una marine strategy completa, e in questo senso la collaborazione di ornitologi si è resa indispensabile per Arpac, che fornirà, tra l’altro, supporto logistico a questo progetto, grazie alla flotta di cui si è da tempo dotata: una scelta, quest’ultima, che si è dimostrata lungimirante. Al momento, possiamo senz’altro affermare che la presenza di gabbiani corsi nel Golfo di Napoli è un segnale positivo per lo stato di salute degli ecosistemi marini». Ci può sinteticamente descrivere in cosa consistono le attività che verranno portate avanti nell’ambito di questa convenzione? «È bene ricordare che la scelta della specie da studiare proviene da un’indicazione del ministero dell’Ambiente e di Ispra. Tra i compiti da portare avanti, c’è senz’altro l’identificazione completa delle aree dove il gabbiano corso nidifica in Campania. Inoltre c’è da seguire l’andamento demografico di questa specie nella regione: banalmente, occorre conteggiarne gli esemplari e verificare come varia questo numero nel tempo. Verrà valutato anche il successo riproduttivo e la mortalità. Può sembrare una pura curiosità scientifica, invece da questi dati si può intuire, per dirla in breve, se il nostro mare è malato». Luigi Mosca – Arpa (Agenzia Regionale Protezione Ambientale) Campania Articolo da: AmbienteInforma – Notiziario del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (SNPA) Foto Copyright: Danila Mastronardi – ASOIM
Assemblea SOCI – 29 aprile 2018 – Oasi WWF Serre Persano

Non è mai stato facile organizzare l’Assemblea dei Soci ad aprile. È un mese in cui siamo molto impegnati nei monitoraggi delle specie nidificanti e della migrazione. Alla fine, però, ce l’abbiamo fatta a trovare una data utile: domenica 29 aprile dalle 11,00 alle 13,00 presso il Centro Visite dell’Oasi WWF di Serre – Persano. Chi vorrà arrivare prima potrà fare bird-watching e foto nell’Oasi e, se vorrà, potrà trattenersi per fare attività anche nel pomeriggio. Un cordiale saluto Maurizio Fraissinet
Trekking nel bosco della Reggia di Portici per scoprire i canti degli uccelli

Cari amici di seguito il programma dell’evento dell’8 aprile a cui l’ASOIM ha aderito Io aggiungo che si potranno visitare luoghi molto belli difficilmente visitabili in altri momenti dell’anno Un cordiale saluto Maurizio Fraissinet DOMENICA 8 APRILE TREKKING NEL BOSCO DELLA REGGIA DI PORTICI PER SCOPRIRE I CANTI DEGLI UCCELLI Una domenica speciale nel Bosco del Sito Reale di Portici, immersi nella natura e nei suoi spazi, tra i suoi suoni e i suoi silenzi. Camminare in un bosco, fermarsi ogni tanto, ascoltare i canti degli uccelli che lo popolano in primavera. Accorgersi che il bosco non è silenzioso, ma, al contrario, è un luogo dove ogni giorno si esibiscono cantori e si ascoltano note e melodie. Sarà questa l’esperienza che si vivrà passeggiando nel Parco Gussone della Reggia di Portici, in compagnia degli ornitologi dell’Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale – ASOIM – onlus. Durante la passeggiata ci saranno brevi soste nel bosco per ascoltare i canti, imparando a riconoscere le varie specie forestali presenti. Invitiamo tutti a condividere un’esperienza carica di emozioni. È consigliabile munirsi di binocolo. 09:45 – appuntamento presso la biglietteria dei Musei, via Università 100 Portici (Na) Registrazione dei partecipanti e inizio dell’attività. Contributo organizzativo: 8,00 euro Ridotto: 4 euro (6 – 12 anni) Gratuito under 6 PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA 081 2532016 (lun-ven 9,30-13,30) / prenotazioni@centromusa.it L’EVENTO SARÀ EFFETTUATO AL RAGGIUNGIMENTO DI UN NUMERO MINIMO DI PARTECIPANTI COME RAGGIUNGERCI In treno: circumvesuviana fermata Portici-via Libertà o FS fermata Portici-Ercolano In auto: parcheggio interno gratuito
I prossimi appuntamenti dell’ASOIM

12 marzo, alle 10,30 presso la sede della Società dei Naturalisti in Napoli in Via Mezzocannone 8, ci sarà la presentazione della nostra Associazione agli studenti di Scienze naturali e ambientali della Federico II. Fine marzo o subito dopo Pasqua visita alle realizzazioni effettuate dall’ASOIM nella Riserva Naturale della Pineta di Licola – Castel Volturno nell’ambito del progetto BIO FOR POLIS. Sarà anche un momento di convivialità per tutti noi. 7 – 8 aprile “Il richiamo di Atena” nella selva di Cuma. 8 aprile saremo al trekking ornitologico nel Parco Gussone annesso alla Reggia di Portici, in collaborazione con il Dipartimento di Agraria e MUSA (Musei di Agraria). 5 e 6 maggio “Il richiamo di Atena” nella selva di Cuma. 13 maggio inaugurazione del sentiero per non vedenti realizzato dall’ASOIM nella Riserva Naturale della Pineta di Licola – Castel Volturno. 20 maggio saremo protagonisti a Città della Scienza per il ventennale di Natura 2000 e con l’occasione presenteremo il nostro ultimo libro sul monitoraggio degli uccelli acquatici svernanti in Campania e organizzeremo eventi collegati al bird-watching.