Ci si prepara al monitoraggio degli uccelli acquatici svernanti
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Al via al monitoraggio degli uccelli acquatici svernanti Articolo inserito dall’utente [mafra], il 28/11/2013 alle 18.34.50 Cari amici, è il momento di controllare i pneumatici e il livello dell’olio dell’auto, di pulire l’obiettivo del cannocchiale, della macchina fotografica e del binocolo, di tirare le sciarpe fuori dall’armadio. Sta per arrivare gennaio e con esso il mese del monitoraggio degli uccelli acquatici svernanti! Un’autentica goduria per chi ama la natura, trascorrere le giornate all’aria aperta, l’avventura, il bird-watching, la foto naturalistica, il piacere della giornata fredda ma luminosa, il piacere della chiacchiera con gli amici, al caldo e dinanzi ad una pasto caldo dopo aver trascorso l’intera giornata, con sveglia prima dell’alba, a girare per zone umide e ad osservare uccelli. A gennaio l’ASOIM riprenderà l’attività di monitoraggio degli uccelli aquatici svernanti e sarà il nono anno consecutivo (!) per la Campania e il dodicesimo anno consecutivo (!!) per la Provincia di Caserta. Una striscia che non si deve interrompere, ma che, al contrario, deve andare sempre migliorando per continuare un’attività di monitoraggio che ci pone al livello delle altre associazioni ornitologiche europee. E’ anche l’occasione per i tanti amici che vogliono continuare ad imparare e a migliorarsi per uscire con i più esperti ed osservare migliaia di uccelli di decine di specie diverse. Come sempre è necessario coordinarsi e sapere per tempo chi va dove e quando, informare un pò tutti delle date e dei siti che si visiteranno in modo che chi vuole aggregarsi sa a chi rivolgersi e per evitare inutili e dispendiose sovrapposizioni. Anche quest’anno potremo organizzare spedizioni di più squadre che si dividono le zone umide di un’area vasta e si ritrovano poi a sera per scambiarsi le emozioni, cenare, dormire in un agriturismo e poi proseguire le osservazioni il giorno dopo. Per le uscite non in contemporanea potrebbe essere preferibile (ma ovviamente non obbligatorio) fare squadre formate da un esperto e da persone desiderose di fare esperienza. Ripeto non è obbligatorio, anche perché spesso in queste uscite c’è anche il piacere di stare insieme a fare BW tra amici di vecchia data . Di seguito l’elenco delle zone umide (tante) visitate lo scorso anno (quando abbiamo contato complessivamente 23196 uccelli in 36 località, con il coinvolgimento di 27 persone!!!), più due new entry: quella della nuova Oasi LIPU lungo il Fiume Calore nel tratto che rientra nella città di Benevento, e saranno gli amici beneventani a dirci se coincide o meno con la zona umida che la precede in elenco, e Longola, un bel tratto fluviale del Sarno che ci ha fatto conoscere Carmine Ferrara. Quelle asteriscate si riferiscono a località in cui non è necessario l’utilizzo del cannocchiale, per tutte le altre è indispensabile. Per alcune c’è già il nome di un osservatore perché sono località da sempre visitate da quella persona che, pertanto, non solo ha piacere a continuare ma conosce bene i posti per gli avvistamenti. Sono indicate anche quelle dove sono presenti importanti dormitori di Cormorano che vanno contati al tramonto. Se quest’anno non si riesce ad andare al lontanissimo Lago di San Pietro non fa niente, tanto non c’è mai niente se non 5 – 6 folaghe, 2 svassi maggiori e 2 – 3 gallinelle d’acqua. Provincia di Caserta Le Mortine (dormitorio cormorani) Maurizio Fraissinet Torcino Maurizio Fraissinet Lago di Capriati Maurizio Fraissinet Invaso di Presenzano Maurizio Fraissinet Lago Letino Maurizio Fraissinet Lago Gallo Maurizio Fraissinet Lago Matese Maurizio Fraissinet Lago di Falciano Danila Mastronardi, Elio Esse Le Salicelle (dormitorio cormorani) Foce Garigliano Danila Mastronardi, Elio Esse Foce Agnena Canale di Agnena Maurizio Fraissinet Variconi Alessio Usai Foce Regi Lagni Vasche di Ischitella Darsena Villaggio Coppola Provincia di Napoli Lago Patria Maurizio Fraissinet Lago Fusaro (dormitorio Cormorani) Lago d’Averno Lago Lucrino Lago Miseno Lago Grande degli Astroni* Stefano Piciocchi Foce Sarno (dormitorio Cormorani) Maurizio Fraissinet Litorale vesuviano Costa di Nisida (dormitorio Cormorani) Provincia di Benevento Invaso di Campolattaro (dormitorio Cormorani) (Oasi WWF) Vincenzo Mancini Lago di Occhitto Pantano-Serretelle, alla confluenza tra fiume Sabato e Calore* Oasi LIPU lungo il Fiume Calore, a Benevento* Provincia di Avellino Invaso di Conza ( dormitorio Cormorani) (Oasi WWF) Maurizio Fraissinet Lago di San Pietro Lago del Dragone Alessio Becucci Provincia di Salerno Oasi WWF di Serre – Persano (dormitorio Cormorani) Maurizio Fraissinet Invaso dell’Alento Hera Argiva Foce del Fiume Picentino Lago Sabetta Foce del Fiumarello Lido Lago Velina Foce Tusciano Longola*Carmine Ferrara Ora che avete finito di leggere l’elenco e siete già con l’acquolina in bocca fateci sapere cosa intendete visitare in modo che verifichiamo la copertura, le squadre, dove possiamo stare insieme, ecc. Io ovviamente visiterò più zone umide di quelle in cui compare il mio nome e altrettanto faranno gli altri, ma attendiamo le Vostre opzioni per organizzarci. Io comincio a scrivere a nome dell’ASOIM per avere alcuni permessi e alcune aperture di cancelli. Come sempre le osservazioni e i partecipanti saranno pubblicate sulla rivista Picus insieme ai risultati registrati nelle altre regioni italiane dove operano le Associazioni cugine che con noi compongono la redazione della rivista. Buon svernamento a tutti! Maurizio
il 2013 dell’ASOIM
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Il 2013 dell’ASOIM Si è concluso anche il 2013 e si avvicina a grandi passi il 2014, e allora farà piacere rileggere una carrellata di eventi che ha caratterizzato quest’anno, il ventisettesimo, straordinario per l’ASOIM. Ovviamente non sono tutti, ma solo quelli che i poveri neuroni del sottoscritto hanno memorizzato in qualche modo e che comunque sono sembrati significativi, emozionanti, importanti, ecc, chi ne vuole ricordare altri è il benvenuto. Gennaio – “Tre Oche selvatiche e 73 Volpoche alle Soglitelle!!!!” è con questo urlo di Alessio Usai nel cellulare che si apre il 2013. E’ il primo giorno dei censimenti degli uccelli acquatici svernanti e non poteva aprirsi in modo migliore. La campagna di monitoraggio si chiuderà con un successo senza precedenti: 27 partecipanti, 36 zone umide visitate, 23.196 esemplari contati appartenenti a 44 specie. Solo pochi giorni prima avevamo anche inaugurato la nuova sede dell’ASOIM, una sede moderna, tecnologicamente avanzata e con il trionfo della “torta caprese” della mamma di Marcello Bruschini. Febbraio – Si chiude in bellezza il 3° corso di bird-watching dell’ASOIM, svolto in collaborazione con la Facoltà di Veterinaria dell’Università Federico II di Napoli. Il più affollato, il più partecipato, forse anche il più condiviso dai partecipanti, al punto che diversi di loro sono ora nostri soci e impegnati nelle nostre attività. Il corso si è chiuso nell’Oasi WWF di Serre – Persano, con il consueto pranzo finale ma anche con la donazione di 470 euro raccolti in pochi giorni dai soci dell’ASOIM e del nodo campano di EBN Italia per la ricostruzione di un capanno incendiato da delinquenti. Ospite d’onore il Presidente nazionale della LIPU, Fulvio Mamone Caprio. Nella foto una parte dei presenti alla cerimonia di chiusura. Marzo – E’ in pieno svolgimento il passo primaverile, i soci sono anch’essi in agitazione migratoria e si sparpagliano per i vari local patch e si leggono nella mailing list dell’ASOIM le varie osservazioni, tra queste gli stormi di 108 e 128 Aironi guardabuoi, rispettivamente alla foce dei Regi Lagni e alle Soglitelle, e i 127 Cavalieri d’Italia delle Soglitelle. Il popolo migratore è tornato mantenendo la promessa. Aprile – E’ l’edizione on line del Corriere del Mezzogiorno il primo a dare la notizia: la Regione Campania ha negato l’autorizzazione ad un mega impianto di pale eoliche da localizzare nei pressi del nido dell’unica coppia di Cicogna nera della Campania. Motivazione? La presenza di un nido di Cicogna nera e di coppie nidificanti di Nibbio reale, Nibbio bruno e Falco pellegrino, nonché di una colonia mista e numerosa di Chriotteri. La Regione ha accolto in pieno il documento tecnico – scientifico dell’ASOIM, che peraltro viene citata spesso nel decreto. E’ la prima volta che viene bocciato un impianto eolico per motivi strettamente faunistici. All’ASOIM abbiamo festeggiato e gioito. Ma aprile è un mese davvero intenso per l’Associazione. Il giorno 5 inizia il primo corso di fotografia naturalistica. Il New Around Midnight è un piccolo locale napoletano dove si suona musica jazz. Pareti rosse, foto di artisti famosi alle pareti, gli strumenti musicali in un angolo del palco, sotto lo schermo a muro. I proprietari, disponibilissimi ad aprire il loro spazio a forme artistiche diverse, hanno accettato di ospitare il nostro primo corso di ” fotografia della natura- i fondamentali”. E’ stata una sfida vinta, un corso di fotografia in una città che ne offre già tanti. Invece abbiamo superato il massimo numero di iscritti preventivato. Diciotto corsisti, fra cui si è creato subito un magico affiatamento, hanno partecipato agli 8 incontri in aula più 2 sul campo di un’intera giornata. Sempre ad aprile, l’ASOIM organizza un incontro al Museo del Mare a Bagnoli (Napoli) sugli uccelli marini del Golfo. Sono intervenuti Maurizio Fraissinet, Danila Mastronardi e Danilo Russo. Tanto l’interesse suscitato nei partecipanti che il Museo del Mare è dovuto restare aperto oltre l’orario normale di chiusura e gli ornitologi dell’ASOIM hanno dovuto restare fuori dal Museo a continuare a rispondere alle domande del pubblico, rinviando l’appuntamento in pizzeria per l’agognata pizza…… Maggio – Il mese inizia con l’assemblea annuale dei soci, quest’anno siamo riusciti finalmente ad organizzarla presso l’Oasi WWF di Campolattaro; è stata anche l’occasione per vedere le belle foto scattate da Stefano Piciocchi nel suo viaggio nella valle dell’Omo in Eitopia, ed apprezzare l’ospitalità dei soci sanniti: Camillo Campolongo e Vincenzo Mancini. Ma non è certo maggio il mese in cui un ornitologo si può rilassare, e mai come quest’anno: arriva la notizia di due coppie di Cicogne bianche nidificanti nel casertano, una coppia purtroppo abbandona il nido e non riesce a costruirne un secondo, l’altra, quella che nidifica su di un traliccio vicino la cittadina di Brezza, invece va avanti e guarda con indifferenza dall’alto verso il basso i tanti appassionati che, in silenzio e con rispetto, osservano il nido e accolgono di buon grado i consigli dell’ASOIM per osservare senza disturbare. Fanno tanta tenerezza, un pomeriggio, dei bambini che arrivano in bici con le loro piccole macchinette fotografiche, che provano a fare le foto al nido e che si muovono in modo da non dare fastidio su indicazione del Presidente dell’ASOIM,lì presente, e infine vengono premiati con l’osservazione del nido attraverso il cannocchiale. Poi se ne andranno felici di poter raccontare questa esperienza ai loro amici. Giugno – L’evento del mese è il sesto Night and Day. Non lo organizzavamo da un po’. Quest’anno ce l’abbiamo fatta. Siamo andati sul Cervati e sul Motola, nel cuore selvaggio del Cilento. La spedizione era formata da due squadre di tre membri ciascuna: Marcello Bruschini, Maurizio Fraissinet e Filippo Tatino che hanno operato il 15 giugno nella zona del Motola e della Sella del Corticato; Elio Esse, Stefano Piciocchi e Alessio Usai che lo stesso giorno hanno operato, invece, sul Cervati dal lato di Sanza e alla Grava di Vesole. Ci siamo incontrati poi al Rifugio Cervati, posto a 1600 metri di quota in un pianoro sotto la grande parete del Cervati. Il giorno 16 abbiamo operato assieme sulla cima del Cervati.La riuscita della
L’ASOIM lascia il Progetto Atlante Nazionale
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L’ASOIM Onlus – Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale – esce dal Progetto Atlante nazionale Una di quelle note che non avremmo mai voluto scrivere e che, lo confessiamo, ha atteso circa un mese prima che ci mettessimo alla tastiera del computer. Il motivo di tanta titubanza è facile da comprendere se si tiene in conto che l’ASOIM è stata da sempre tra le promotrici di un nuovo atlante nazionale, che lo ha incoraggiato, anche se non ha condiviso alcune scelte metodologiche a nostro giudizio difficili da realizzare su scala nazionale, ha scritto la maggior parte dei testi pubblicati su quotidiani e riviste specializzate, ha organizzato in varie località della Regione tante riunioni per organizzare i gruppi, far conoscere il progetto, spronare alla raccolta dei dati, ha dovuto contrastare coloro che, qui in Campania, tentavano di boicottare l’iniziativa denigrandola (e che ora si candidano a sostituirci). Il Presidente è stato probabilmente tra i primi e tra i pochi che ha inviato i 50 euro per l’adozione di una specie (l’occhiocotto). Ma è il caso di mettere un po’ di ordine per capire cosa è successo e il perché di questa nostra dolorosa, ma razionale e consapevole scelta. L’ASOIM Onlus, fondata nel 1986, ha aderito da subito al “progetto” Ornitho.it, e dal primo anno ha contribuito anche economicamente alla piattaforma. Ha anche aderito da subito al progetto per l’Atlante e si è prodigata per contribuire al successo dell’iniziativa organizzando un organigramma dettagliato con un coordinatore regionale e vari coordinatori provinciali. Sebbene una parte di questi non si sia mai attivata per organizzarsi fattivamente. Nel 2011 alcuni soci escono dall’Associazione, purtroppo non in maniera civile, costringendo l’ASOIM ad un’azione di tutela legale, molto blanda per evitare conseguenze penali (che pure c’erano) a chi aveva agito con una certa imprudenza. In ogni caso si è trattato, a parte i modi verbalmente violenti dei fuoriusciti, di un normale episodio di divisione e allontanamento che può capitare all’interno di una associazione, che era già capitato nel passato nell’ASOIM, e che, penso, sarà capitato, pur ci auguriamo con modi più civili, in altre realtà associative. La cosa ovviamente addolorò molti di noi per lungo tempo, ma, nel contempo eravamo consapevoli che l’episodio si sarebbe fortemente ridimensionato nel tempo e che l’ASOIM si sarebbe ripresa rapidamente e con maggiore vigorìa. Cosa che puntualmente è accaduta con l’ingresso di nuovi soci ottimi ornitologi, alcuni dei quali potevano vantare una precedente militanza pluridecennale nell’Associazione e tenutisi fuori proprio per la presenza dei “fuoriusciti”. A causa della indispensabile azione di cooperazione che il progetto richiedeva, resasi impraticabile dalla scissione interna e dalle sue modalità, avevamo prontamente sostituito le persone che si erano allontanate con nuove figure, già esperte nella compilazione degli atlanti e che avevano già prontamente ed entusiasticamente provveduto ad elaborare le mappe per le province assegnate, evidenziando le zone critiche da ricoprire e i tempi e i modi per recuperare il tempo perduto. Di ciò per pura e imprescindibile correttezza formale informammo subito Roberto Lardelli. Da parte nostra ci sembrava tutto normale e pacifico, in quanto, il coinvolgimento del gruppo nazionale era puramente a scopo informativo, poiché l’Associazione agisce, nel proprio interno, come ritiene opportuno e come deliberato democraticamente dal Direttivo e dalle assemblee, non immaginando nemmeno lontanamente che la “questione campana” potesse interessare persone esterne ai fatti e lontane anche territorialmente e che non potevano conoscere a fondo le questioni in essere, ne’ quindi, tantomeno entrare nel merito di decisioni che riguardavano la vita interna dell’Associazione e che rischiavano di riversarsi negativamente anche su un progetto nazionale. Il Gruppo di Conduzione invece, unico caso finora riscontrato, non accoglie la proposta dell’ASOIM, non accettando le sostituzioni proposte, motivandole con una “non attività” di alcuni soci sulla piattaforma. Ignorando che l’adesione alla piattaforma è una libera scelta, che non parteciparvi non vuol dire non essere “attivi” anche, magari più di chi è iscritto, al di fuori di essa sul territorio, come peraltro dimostrato dalla non iscrizione di alcuni valenti ornitologi (anche a livello internazionale). Ancora più grave il fatto che la “bocciatura” veniva proprio da componenti del Gruppo di Conduzione che non versano quote (e che ciononostante, caso forse unico in Italia, hanno lo stesso diritto di voto degli altri che invece versano quote associative), e che hanno rappresentato una sponda proprio per quei personaggi fuoriusciti che fino a pochi mesi prima non perdevano occasione di parlar male del progetto Atlante e di Ornitho.it Dinanzi a questa incredibile decisione, e ad alcune email offensive nei nostri riguardi, e preso atto che in tal modo veniva meno uno dei fondamenti su cui era sorto Ornitho.it, e cioè quello del rispetto del variegato associazionismo ornitologico regionale che caratterizza il nostro paese, decidemmo la sospensione del coordinatore regionale e delle attività di raccolta dati sul territorio, lasciando liberi i soci di continuare a immettere i dati per il progetto se lo volevano fare, senza però attivare più le pianificazioni per le normali campagne di raccolta dati sul campo che si fanno allorquando si ha in atto un importante progetto di ricerca quale è la realizzazione di un Atlante ornitologico. E queste cose, ci sia consentito di dire con orgoglio, noi dell’ASOIM le conosciamo bene, avendo pubblicato nelle nostre monografie ben 5 atlanti ornitologici, a cui si sommano altri 3 atlanti pubblicati da nostri soci ma in altre collane. Nonostante questo gesto così irrispettoso nei nostri confronti, l’ASOIM, per la correttezza e la lealtà nei rapporti che caratterizza il suo stile di vita associativo e la forte amicizia che la lega alla quasi totalità degli esponenti del Gruppo di Conduzione, ha continuato a versare la quota annuale ad Ornitho.it (siamo in arretrato solo di un anno). Restavamo in attesa di un ravvedimento del Gruppo di Conduzione. Cosa che non è arrivata in questi anni. Anni in cui l’ASOIM ha continuato ovviamente ad operare ed a godere della fiducia e della stima delle istituzioni per cui ha avuto modo di condurre ricerche per conto della Regione Campania (che peraltro aveva fornito il suo assenso
Le uscite di gennaio per il censimento degli uccelli acquatici
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le uscite di gennaio per il censimento degli uccelli acquatici Articolo inserito dall’utente [mafra], il 01/01/2014 alle 19.04.49 Stanno per cominciare le spedizioni per il censimento degli uccelli acquatici svernanti. Di seguito le prime date di uscite, le località e gli ornitologi impegnati. Sono indicate anche altre località con gli ornitologi che organizzeranno le spedizioni. Chi vuole aggregarsi è il benvenuto. CONTEMPORANEA DELLE ZONE UMIDE DELLA PROVINCIA DI CASERTA – DOMENICA 12 GENNAIO 2013 Litorale domitio Soglitelle Darsena Villaggio Coppola Foce Regi Lagni Variconi Foce Agnena Canale di Agnena (all’interno fino al terzo ponte) Foce Garigliano Lago di Falciano (anche per un eventuale dormitorio di cormorani o ardeidi) Paola Conti, Alessio Usai e Filippo Tatino, con eventualmente Mark Walters, last minute, nel caso fosse libero da impegni familiari Percorso nord Torcino Presenzano Lago di Capriati Le Mortine (con conteggio dormitorio cormorani e ardeidi) Danila Mastronardi, Elio Esse Percorso Matese Lago Letino Lago Gallo Lago Matese Le Mortine (con conteggio dormitorio cormorani e ardeidi) Maurizio Fraissinet, Silvana Grimaldi, Maurizio De Vita e Marcello Bruschini Percorso sud Lago Patria Le Salicelle (con conteggio dormitorio cormorani e ardeidi) Silvia Capasso e Fabio (non ricordo il cognome) Provincia di Napoli Lago Fusaro (dormitorio Cormorani), Lago d’Averno, Lago Lucrino, Lago Miseno – Maurizio Fraissinet, ma è possibile che ci vadano anche altri. Stefano Piciocchi, ad esempio. Lago Grande degli Astroni* Stefano Piciocchi Foce Sarno (dormitorio Cormorani) pomeriggio del 6 gennaio Maurizio Fraissinet, Marilena Terminio e Geppino Di Martino Litorale vesuviano – Maurizio Fraissinet Costa di Nisida (dormitorio Cormorani) Provincia di Benevento Invaso di Campolattaro (dormitorio Cormorani) (Oasi WWF) Vincenzo Mancini Lago di Occhitto – Silvana Grimaldi, Maurizio De Vita e probabilmente anche Camillo Campolongo Pantano-Serretelle, alla confluenza tra fiume Sabato e Calore* – Costantino Tedeschi Oasi LIPU lungo il Fiume Calore, a Benevento* – Camillo Campolongo Provincia di Avellino Invaso di Conza ( dormitorio Cormorani) (Oasi WWF) Maurizio Fraissinet, Alessio Bellucci Lago di San Pietro Lago del Dragone Alessio Becucci, Maurizio Fraissinet Provincia di Salerno Oasi WWF di Serre – Persano (dormitorio Cormorani) ed Hera Argiva- 7 gennaio Maurizio Fraissinet e Geppino di Martino Invaso dell’Alento Foce del Fiume Picentino, Foce del Fiumarello, Lido Lago, Foce Tusciano – Alessio Usai, Mark Walters e Filippo Tatino Lago Sabetta Velina Longola – mattina del 6 gennaio Carmine Ferrara, Maurizio Fraissinet, Geppino Di Martino, Marilena Terminio
Workshop sul gabbiano reale urbano
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si terrà nelle sede dell’ASOIM il workshop nazionale sul gabbiano reale rubano In allegato la locandina di un workshop sul Gabbiano reale nei centri urbani italiani che si terrà a San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli, l’1 marzo 2014. Non è la prima volta che in Italia ci si incontra per discutere del fenomeno dell’inurbamento della specie. Ricordo un workshop che si tenne nel giugno del 2005 al Bioparco a Roma, un altro incontro a Trieste in occasione del convegno di ornitologia, il numero speciale di “Ecologia urbana” dedicato all’argomento. Proprio questa attenzione dell’ornitologia italiana al fenomeno dell’inurbamento del Gabbiano reale ci ha fatto capire che il processo è andata incrementando notevolmente negli anni, e con esso anche gli inevitabili conflitti con la popolazione umana residente nelle città interessate. Pertanto da un paio di anni un gruppo di ornitologi ha cominciato a confrontarsi sul problema e sulla necessità di incontrarsi per discutere di vari aspetti: in primo luogo fare il punto sulla consistenza delle popolazioni urbane e sul numero di città interessate, organizzare iniziative per il censimento delle coppie che vedano anche il coinvolgimento degli abitanti delle città, verificare la possibilità di suggerire buone pratiche alle amministrazioni per prevenire e gestire il fenomeno. Per questi motivi, oltre al piacere di stare insieme, ci incontreremo l’1 marzo nella nuova sede dell’ASOIM e con noi anche coloro che sono interessati e vorranno esserci. Gradiremmo interventi, brevissimi ahinoi, non più di 5 minuti, per illustrare le consistenze di popolazioni urbane, e avremo altri interventi di un quindicina di minuti che invece faranno il punto sulla situazione più in generale e daranno gli spunti per la discussione. Abbiamo la necessità di conoscere il numero di persone che intenderà partecipare per cui chiederei di poter inviare al sottostante indirizzo email un cenno di adesione, con magari anche un numero di telefono. La sede dell’ASOIM è ben dotata tecnologicamente ma non può ospitare più di un certo numero di persone. L’Amministrazione comunale di San Giorgio a Cremano però ci ha già garantito la possibilità di utilizzare una sala nella settecentesca Villa Vesuviana di Villa Bruno nel caso di un numero maggiore di partecipanti. La Villa sorge nell’area settecentesca della città ed è circondata da due grandi parchi pubblici in cui si può passeggiare per continuare le discussioni all’aperto. Della iniziativa è stata informata anche l’ANCI. Per raggiungere la sede dell’ASOIM in Via Luca Giordano 12, o Villa Bruno in via Cavalli di bronzo, a San Giorgio a Cremano, ovviamente c’è il navigatore, per chi non viene con l’auto forniremo istruzioni per l’uso dei mezzi pubblici. San Giorgio a Cremano, come è noto, confina con la periferia sud-orientale della città di Napoli, e dista dal centro della città capoluogo 10 minuti di treno. E’ inoltre a 6 chilometri dagli scavi di Ercolano, 20 minuti di treno dagli scavi di Pompei, 40, sempre di treno, da Sorrento ed è situato sotto il Vesuvio. Un cordiale saluto Maurizio Fraissinet Vai alla Relativa Gallery
Quarto corso di disegno naturalistico presso l’Oasi WWF degli Astroni-5 e 6 aprile 2014°Quarto corso di disegno naturalistico presso l’Oasi WWF degli Astroni-5 e 6 aprile 201
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Docente del corso: Marco Preziosi Coordinatrice: Silvana Grimaldi Articolo inserito dall’utente [dama], il 09/03/2014 alle 21.28.53 L’Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale (ASOIM) Onlus è lieta di presentare il quarto CORSO DI DISEGNO NATURALISTICO a cura dell’artista naturalista MARCO PREZIOSI! Dopo il successo dei tre corsi di disegno tenuti al Centro Direzionale di Napoli, presso l’Oasi dei Variconi a Castelvolturno (CE) e all’Oasi WWF degli Astroni si torna finalmente a disegnare insieme in natura con un weekend tutto dedicato alle matite e agli acquerelli. Il corso si terrà, come è avvenuto nel maggio 2013, presso l’Oasi WWF Riserva Naturale “Cratere degli Astroni” Via Agnano agli Astroni, 468 – 80125 – Napoli: ringraziamo l’Oasi per la cortese ospitalità e in particolare il direttore Fabrizio Canonico. Questa nuova ubicazione ci permette di essere immersi nella natura praticamente da subito e per tutta la giornata! I giorni fissati sono sabato 5 e domenica 6 aprile 2014: orari 8:30-18:00. Per tutto quello che riguarda l’Oasi indico le coordinate del sito: https://www.wwf.it/astroni.nt Un corso di disegno naturalistico rappresenta ancora una proposta nuova per la nostra Regione dato che non esistono al momento corsi di disegno ufficiali analoghi. Il corso si rivolge sia ai semplici appassionati di disegno e di natura sia ai naturalisti, biologi e veterinari. L’illustrazione naturalistica è uno strumento fondamentale, anche in senso professionale, per lo studio e la conoscenza della natura e dei suoi abitanti. Inoltre negli ultimi anni si è fatta sempre più acuta l’esigenza di comunicare al grande pubblico le tematiche ambientali in maniera coinvolgente. Le arti figurative possono svolgere in questo un ruolo fondamentale. Il docente sarà nuovamente Marco Preziosi, grande artista naturalista romano e tra i più noti in Italia, che ci ha accompagnato già nell’esperienze precedenti e di cui abbiamo potuto apprezzare non solo le qualità artistiche ma anche la sua disponibilità e la sua professionalità con le quali riesce a seguire attentamente ogni corsista. Le sue opere sono state esposte in diversi paesi europei, tra cui Finlandia e Inghilterra, e ha collaborato con prestigiose riviste inglesi e con le più importanti istituzioni di settore in Italia. É opportuno mettere in evidenza che Marco Preziosi ha vinto, con una splendida donnola ambientata nel Parco Nazionale d’Abruzzo, la categoria International Artists Mammals del BBC Wildlife Artist of the Year 2013! Di seguito la pagina del blog di Marco dove è possibile ammirare l’opera: http://marcopreziosi.blogspot.it/2013/08/bbc-wildlife-artist-of-year-2013.html Una visita al suo sito www.marcopreziosi.it dove si possono ammirare alcune delle sue opere è veramente consigliabile. Il corso si struttura in 2 giorni cioè sabato 5 aprile e domenica 6 aprile 2014. Le lezioni saranno sia teoriche che pratiche. Il cuore del corso è la possibilità di esercitarsi tanto, sia in aula che all’aperto, a diretto contatto con la flora e la fauna dell’Oasi e con l’opportunità di essere seguiti passo dopo passo da un vero artista che fa il disegnatore come professione! Di seguito il programma: • Introduzione. • Dallo schizzo al definitivo: studio del soggetto e costruzione della pagina. • Introduzione all’acquerello, la tecnica e l’uso del colore. • Tecniche di acquerello. • Esercitazioni. Ogni studente dovrà munirsi dei seguenti materiali: • 1 matita hb • 1 matita 2b • 1 scatola acquerelli da studio • 1 blocco da schizzi • 1 blocco carta da acquerello da 200-300 gr/m² formato A4 • 1 gomma da matita • 1 temperamatite • 1 pennello punta tonda 0 • 1 pennello punta tonda 3 • 1 pennello punta tonda 6 E’ consigliabile procurarsi il seguente materiale: acquarelli Cotman Winsor&Newton Pocket Box costituiti da 12 mezzi godet con Pennello Tascabile in acciaio e per la carta blocchi da 20 fogli Watercolour Studio grana fine 300 g/mq collato quattro lati Fabriano (26 x 36). Il numero dei partecipanti è di massimo 15. La quota di partecipazione è pari a 60 euro (comprensiva del costo del corso, dell’accesso all’Oasi e della copertura assicurativa). I soci WWF non pagano l’accesso all’Oasi per cui pagano solo 54 euro. Il versamento della quota, che completa di fatto la prenotazione all’evento, dovrà essere effettuato prima dell’inizio del corso tramite conto corrente postale o bonifico bancario. Le coordinate per il versamento sono: il codice CRO per il bonifico è il seguente: IBAN IT81P0501803400000000164911. Il conto corrente postale: n. 77237360 Il versamento deve essere intestato a “Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale”. Nella causale bisogna specificare “corso di disegno 2014”. Al termine del corso verrà rilasciato un attestato che per gli studenti del triennio delle scuole medie superiori vale quale credito formativo. Per raggiungere l’Oasi i partecipanti dovranno organizzarsi con mezzi propri. E’comunque possibile organizzarsi insieme laddove ci siano difficoltà. É necessario munirsi di pranzo a sacco dato che nell’Oasi non c’è possibilità di procurarsi qualcosa da mangiare e i negozi di alimentari o i bar sono distanti. Vale lo stesso discorso per l’acqua: è opportuno portarla da casa. Info e prenotazioni: disegnonaturalistico@virgilio.it Le richieste di partecipazione saranno accolte in ordine di arrivo fino al numero di 15 e dovranno essere inviate via mail con i propri dati anagrafici completi (nome, cognome, mail, numero telefonico). Il corso avrà luogo solo al raggiungimento di 8 partecipanti. Dato il numero limitato di posti disponibili si consiglia vivamente a chi è interessato di prenotarsi il prima possibile. Come detto questo è il quarto corso che organizziamo e le esperienze precedenti sono state sempre un successo, grazie alla professionalità e alla disponibilità di Marco Preziosi e al clima amichevole e piacevole che tutti insieme siamo riusciti a instaurare: si tratta di un’esperienza da non perdere per chi ama la natura e il disegno. Su questo link trovate il resoconto dei corsi di disegno precedenti che vi consiglio di consultare (ci sono alcuni commenti dei corsisti precedenti…): Home Nella photogallery ci sono alcune foto dei corsi già realizzati. Vi aspettiamo numerosi! N.B. Uno speciale ringraziamento a Stefano Piciocchi, socio ASOIM e amico storico dell’Oasi, che ci farà compagnia e ci assisterà per tutti e due i giorni. Responsabile del progetto Silvana Grimaldi, naturalista. Vai alla Relativa Gallery
CONCORSO FOTOGRAFICO "MEMORIAL MARIO MILONE"
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Primo convegno nazionale sulla Ghiandaia marina
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Marco Dinetti, 2009 – Biodiversità urbana. Conoscere e gestire habitat, piante e animali nelle città. Tipografia Bandecchi & Vivaldi, Pontedera. Pp. 295
La letteratura scientifica dedicata all’analisi degli ecosistemi urbani è ormai diventata particolarmente ricca e articolata. E’ una logica conseguenza del forte incremento di popolazione che hanno subito i centri urbani di tutto il mondo nel corso degli ultimi anni, e delle notevoli implicazioni che questo comporta. Non solo, le aree metropolitane sono sempre più responsabili di fenomeni ambientali a scala planetaria ed è anche su di esse quindi che si deve agire per intervenire tendenze ormai drammatiche per la Terra. Contestualmente aumentano anche le pubblicazioni in lingua italiana, dedicate alla conoscenza e alla gestione degli aspetti ecologici delle città. L’Italia, in particolare, si pone all’attenzione degli studiosi di fauna e flora urbane di tutto il mondo per la notevole produzione di ricerche naturalistiche, in particolare avifaunistiche, nelle sue tante città. In questo contesto si inserisce questo ottimo libro di Marco Dinetti, uno degli studiosi della natura in città più conosciuto in Italia e all’estero. In realtà “Biodiversità urbana” si sarebbe potuto intitolare tranquillamente anche “Fondamenti di biodiversità urbana” perché è tale l’impressione che se ne ricava leggendo il libro. Un libro completo che presenta una dettagliata panoramica degli studi, dei temi, delle problematiche e degli aspetti gestionali che riguardano la biodiversità urbana nelle città. I vari aspetti sono ben presentati con un linguaggio svelto e diretto, arricchito da una notevole massa di citazioni bibliografiche utili e opportune, e da tanti disegni, grafici e immagini che rendono bene le idee e i concetti. Un testo quindi che fornisce gli elementi fondamentali per approcciare la conoscenza della biodiversità urbana e di tutte le molteplici problematiche ad essa connesse. Il libro rappresenta sicuramente la sintesi dei tanti anni di studio che l’autore ha dedicato al tema. Lo testimoniano i tanti aspetti trattati, tutti con attenzione al particolare ed ai risultati scientifici e gestionali conseguiti nelle varie città del pianeta in cui sono stati affrontati. E del resto la ricchissima bibliografia finale rappresenta, da sola, un motivo più che valido per dotarsi di questo strumento tecnico-conoscitivo. Un’opera utile a più categorie di lettori, dagli appassionati di natura agli amministratori delle città, passando per gli operatori scolastici, gli educatori ambientali, gli urbanisti. Interessante notare, leggendo il libro e consultando la bibliografia, come siano ormai tanti i lavori scientifici e i filoni di ricerca che studiano la biodiversità urbana, e come tra questi ci sia anche una ricca e valida letteratura scientifica italiana. Ancora più interessante osservare che la gran parte dei lavori è stata realizzata nel corso degli ultimi trenta anni, un fenomeno di ricerca scientifica recente ma che in pochi decenni ha prodotto tantissimo, segno della necessità di conoscere sempre meglio l’ecosistema urbano al fine di gestirlo in maniera sostenibile. Sostenibilità che, come emerge dalle pagine del libro, ha una valenza ampia, riferendosi sia alla necessità di garantire una vita degna di questo nome alle popolazioni urbane della nostra specie, sia a quella di garantire la conservazione della natura presente dentro i centri urbani, e il tutto si rende necessario per contribuire alla conservazione della natura e dell’ambiente più in generale nel nostro pianeta. Maurizio Fraissinet
Leonardo Latella (a cura di), 2009 – Animali in città. Altri abitanti di Verona. Scripta edizioni
Un’opera ampia e completa dedicata alla fauna selvatica che vive, insieme ai veronesi, nella città di Verona. Ampia e completa perché tratta diversi taxa e tutti con un buon approccio scientifico e divulgativo al tempo stesso, al punto che la lettura dei testi è gradevole e scorrevole, sia perché interessante sia perché scritti bene. Il tutto è corredato da splendide foto a colori. Il libro si apre con una trattazione di Marzio Zapparoli sulla Fauna urbana e prosegue con una breve descrizione della storia naturale di Verona (scritta da Leonardo Latella)e la descrizione delle aree verdi cittadine. Si passa poi a presentare i vari taxa: invertebrati (ragni, insetti in senso lato, farfalle e altre forme invertebrate) e vertebrati (rettili, uccelli, pipistrelli). I pipistrelli, in particolare, vengono riportati con il nome locale veronese: Signapole. Due capitoli sono dedicati al fiume della città, l’Adige, in considerazione del ruolo ecologico che svolge sul territorio. I capitoli ornitologici riguardano sia l’analisi dell’avifauna più in generale (testo scritto da Maurizio Sighele e Marco Morbioli) con la presentazione della check-list degli uccelli di Verona nel periodo 1985 – 2009. Risultano osservate a Verona 184 specie, di cui almeno 77 nidificanti tra certe e incerte. A queste vanno aggiunte 9 specie esotiche introdotte a scopo ornamentale. 9 invece le specie descritte solo per il passato (‘800 e prima metà del ‘900). Maurizio Sighele ha curato anche il capitolo sugli uccelli acquatici che si possono osservare nel tratto urbano dell’Adige e la scheda sull’esemplare di Fenicottero che sostò nel gennaio 2008 nei pressi di Ponte Catena, in pieno centro urbano. Nicoletta Verdari, Daniele Avesani, Antonio Petronio, Giuseppe Guastella e Fabrizio Abrescia hanno redatto, invece, la scheda sulla presenza urbana del Falco pellegrino. La specie viene osservata dal 2002 nella zona compresa tra la chiesa di Sant’Anastasia, il Duomo e la basilica di San Zeno. Al momento le osservazioni si riferiscono al solo periodo migratorio e invernale, il fatto, però, che si tratti di due individui di sesso diverso fa ben sperare per il futuro. Ci sentiamo di condividere l’auspicio di Maurizio Sighele e Marco Morbioli per la redazione di un atlante ornitologico della città di Verona. Questo libro, gli ottimi risultati finora conseguiti, la check-list sull’avifauna della città e il discreto numero di appassionati naturalisti che risiedono nel capoluogo veneto fanno ben sperare. Da segnalare che il volume è dedicato alla memoria di Paolo De Franceschi e Giannella Vesentini Paiotta, due indimenticabili naturalisti veronesi. Maurizio Fraissinet