Alternanza scuola-lavoro. Alunni impegnati nell’attività di inanellamento ai Variconi

L’Asoim ha sottoscritto una convenzione con l’Istituto superiore “G.Falcone” di Pozzuoli per attuare il PCTO (ex alternanza scuola-lavoro) con i ragazzi delle quinte classi del liceo. I ragazzi frequenteranno la stazione di inanellamento dei Variconi collaborando fattivamente ai lavori della stazione. Vivranno questa nuova esperienza venendo a conoscenza della realtà della ricerca scientifica di campo. Il progetto ha come focus principali: il monitoraggio ornitico con la metodica dell’inanellamento e la sorveglianza attiva e passiva sull’influenza aviare. Si tratta di una iniziativa nuovissima, forse la prima volta, almeno in Campania, in cui l’alternanza scuola-lavoro vede gli alunni impegnati in attività di ricerca faunistica sul campo!
Un commento del Presidente dell’ASOIM sul nuovo Atlante degli uccelli nidificanti in Europa

Keller V., Herrando S., Voriisek P., Franch M., Kipson M., Milanesi P., Martì D., Anton M., Klvanova A., Kalyakin M.V., Bauer H.G. & Foppen R.P.B., 2020 – European Breeding Bird Atlas 2: Distribution, Abundance and Change. European Bird Census Council & Lynx Edicions. Barcelona Qualcuno l’ha definita un’opera monumentale, e ha ragione perché la definizione rende bene l’idea. Siamo di fronte ad una grande opera, di notevole importanza per l’ornitologia continentale e non solo. Un’opera grande anche per le dimensioni con sui si presenta: 5 chilogrammi di peso, 968 pagine. 46 gli artisti che hanno realizzato i disegni delle singole specie e 348 gli autori dei singoli testi. Un’opera grande anche per la vastità dell’area coperta dalle indagini di campo: 11.075.000 Km2, un’area molto più ampia rispetto al primo Atlante europeo. Questa volta, con uno sforzo davvero notevole, si è riusciti a indagare anche i territori della Turchia e della Russia europea fino alla catena degli Urali e si sono potuti indagare meglio i territori dei Balcani. Questo Atlante in pratica copre l’intero continente europeo dalle Azzorre agli Urali. Il numero dei rilevatori impegnati sul campo è stato di 120.000 e 5.303 i quadranti UTM di 50 Km di lato. Per 222 quadranti UTM di 10 Km di lato, relativamente ad alcune specie comuni, si è provveduto ad un’analisi più approfondita, ricavando anche dati quantitativi e di densità. Il periodo dei rilevamenti in campo è stato compreso tra il 2013 e il 2017 ed ha portato alla individuazione di 596 specie, di cui 539 autoctone e 57 alloctone. 40 specie possono essere considerate endemiche del continente europeo e altre 59 vicine all’endemismo essendo concentrate quasi del tutto nel nostro continente. Per 556 specie il testo è accompagnato da disegni e alcune mappe. Queste, in particolare, riportano la distribuzione con riferimento anche all’abbondanza usando pallini di diverso diametro in funzione delle classi di popolazione su scala logaritmica in base 10 (1- 9, 10 – 99, 100 – 999, e così via), la distribuzione con pallini di diverso colore per indicare la nidificazione certa, probabile e possibile, il modello di probabilità della presenza della specie, le variazioni tra primo e secondo Atlante. Va detto che la mappa che riporta i pallini riferiti alle nidificazioni certe, probabili e possibili non ha una buona risoluzione grafica e risulta difficile distinguere i colori adottati. Ballerina bianca, Cuculo, Rondine, Cinciallegra ed alcune specie di corvidi sono le specie a più ampia distribuzione con più dell’85% dei quadranti occupati. Sono più del 50% invece le specie presenti in meno del 10% dei quadranti. Rispetto al primo Atlante, che copre il periodo 1985 – 1988, non sono state più riscontrate Strolaga beccogiallo, Quaglia tridattila, Gabbiano d’Islanda, Storno del Ruppel e Zigolo golarossa che però già nel primo Atlante risultavano presenti in maniera marginale e non con certezza di nidificazione. È comparsa invece una nuova specie, il Rondone indiano, che ha cominciato a colonizzare la penisola iberica. Sempre nell’ambito del confronto tra i due Atlanti si nota un decremento territoriale delle specie legate agli ambienti agricoli e agli spazi aperti e una espansione, invece, delle specie legate al biotopo delle foreste temperate. Aumenta altresì il numero medio di specie nei quadranti del Nord Europa in conseguenza del cambiamento climatico. A tale proposito sono molto interessanti le mappe che riportano per ciascun quadrante, con diversi colori, le estinzioni e le colonizzazioni nel confronto tra i due Atlanti: è netta l’immagine della colonizzazione dei quadranti nord europei da parte di specie che solo alcuni decenni fa si mantenevano al di sotto di determinate latitudini. Le mappe di Quaglia e Verzellino sono tra le più significative. Confortante poi la constatazione dell’espansione delle specie incluse nelle liste di protezione dell’Unione Europea, a dimostrazione della efficacia delle politiche di conservazione adottate a livello continentale. Mostrano un calo decisamente preoccupante invece l’Ortolano, la Tortora selvatica e l’Otarda, al punto che si dovranno trovare in tempi rapidi misure di protezione efficaci. Molto interessante il capitolo “Species and habitats” a pagina 48. In esso viene analizzata la ricchezza di specie nei vari biotopi individuati nel continente, di come questa varia in funzione dell’habitat e quali tendenze siano state osservate. Un’opera notevole, fondamentale, che rappresenterà il punto di riferimento per l’ornitologia europea nei prossimi anni. Non mancano elementi di criticità, anche se perdonabili dinanzi all’importanza dell’opera. Della difficoltà grafica di un tipo di mappa abbiamo già detto. Mancano i capitoli iniziali, presenti invece nel precedente Atlante, in cui vengono presentati in varie lingue europee e in maniera sintetica i metodi e i risultati dell’Atlante. Ci rendiamo conto che la dimensione del volume è risultata talmente grande da rendere praticamente impossibile l’aggiunta di altre decine di pagine. Si sarebbe potuto però realizzare un link su di un sito web in cui i lettori delle varie lingue presenti nel continente, collegandosi, avrebbero potuto trovare un ampio riassunto nella loro lingua. Ciò allo scopo di favorire quanto più possibile la diffusione della conoscenza dei dati acquisiti e dei metodi impiegati. Lo stesso dicasi per i nomi delle singole specie. Sono solo in latino e in inglese. Ancora una volta il riportare i nomi nelle varie lingue, magari anche tramite il link di cui sopra, sarebbe stato molto utile per allargare le conoscenze sulla nomenclatura in altre lingue, e anche per porre un freno ad una eccessiva egemonia anglofona che rischia di omologare eccessivamente la nomenclatura e mortificare la biodiversità linguistica dei nomi delle tante specie. Per quanto riguarda il nostro paese c’è da notare che solo uno dei nostri bravissimi disegnatori naturalistici è stato coinvolto nell’opera e che si sia fortemente decimata la pattuglia degli autori italiani. Si è passati dai 21 autori dell’Atlante precedente ai 2 (se non abbiamo contato male) di quest’ultimo. Una riduzione che non si riesce a comprendere in considerazione anche della forte crescita dell’ornitologia italiana nel suo complesso, soprattutto nel campo degli atlanti ornitologici, al punto che l’Italia può essere considerata uno dei paesi leader mondiali per alcuni tipi di Atlanti. Per quello che riguarda
Resoconto dell’attività della "STAZIONE DI INANELLAMENTO E RICERCHE FAUNISTICHE VARICONI E CASTEL VOLTURNO”

La “Stazione di inanellamento e ricerche faunistiche Variconi e Castel Volturno” è giunta alla fine del secondo semestre di attività. Siamo cresciuti di numero, abbiamo operato con costanza, nonostante l’assenza dei capanni, abbiamo stipulato accordi con il CRIUV. Vogliamo pubblicare qui il resoconto fornendo qualche risultato, nell’attesa di raccogliere più dati per un lavoro scientifico. Clicca qui per aprire il documento
Lissotriton vulgaris meridionalis nella Riserva di Castel Volturno

La sottospecie meridionalis del Lissotriton vulgaris è un endemismo italiano che vede nella Campania il suo limite meridionale. È classificato “prossimo alla minaccia” a livello nazionale e “minacciato in modo critico” a livello regionale. Durante il progetto BIO.FOR.POLIS, nell’ambito dei censimenti faunistici effettuati da ASOIM e LUTRIA, la specie è stata trovata nella piccola area umida presente nella RNS di Castel Volturno. Il ritrovamento è importante data la rarità di osservazioni nella nostra Regione. Download pubblicazione PDF: New record of Lissotriton vulgaris meridionalis (Boulenger, 1882) at the southernmost edge of its distribution in Italy – Romina Fusillo, Elio Esse, Manlio Marcelli, Danila Mastronardi, and Ilaria Bernabò
Le Monografie dell’ASOIM – Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale

a cura di Maurizio Fraissinet La collana delle Monografie dell’ASOIM rappresenta una delle più interessanti produzioni editoriali in ambito ornitologico del continente europeo. I 20 volumi pubblicati dal 1989 al 2025 rappresentano un patrimonio di conoscenze ornitologiche e naturalistiche di grande interesse per la Regione Campania per l’Italia più in generale. Un contributo scientifico enorme che viene anche presentato con una ricercatissima grafica editoriale, che le rende anche di gradevole lettura. Spaziano su diversi campi avendo riguardato atlanti ornitologici a diversa scala, vari taxa della classe degli Uccelli, atti di convegni, Lista Rossa, singole specie ornitiche di grande valore naturalistico. Di seguito le presentiamo una ad una. Prima però desideriamo ringraziare le tantissime persone che, negli anni, hanno permesso di realizzare questa produzione così prestigiosa. Alcune di queste purtroppo ci hanno anche lasciato nel corso del tempo. Un ringraziamento ai tanti ornitologi e fotografi naturalisti che hanno fornito in maniera disinteressata il loro tempo e le loro competenze, gli artisti che hanno realizzato le copertine e i disegni, le istituzioni che hanno sostenuto il progetto. In primis la Regione Campania che contribuendo economicamente alla pubblicazione di 12 dei 19 volumi si è conquistata il titolo di una delle Regioni europee più impegnate nel sostegno alla editoria naturalistica, ma anche la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Napoli, l’Università degli Studi di Napoli Federico II, il Museo delle Scienze Agrarie di Portici, l’Amministrazione Provinciale di Napoli, il Comune di Castello Matese. Un grazie anche ai privati che sono intervenuti economicamente a sostegno di alcune pubblicazioni: Banca Popolare di Torre del Greco, Agriturismo I Fondi di Baia, Electa Napoli, Tess – Costa del Vesuvio SpA, Maurizio Fraissinet, Stefano Giustino. 1. Maurizio Fraissinet e Mario Kalby, 1989 – Atlante degli uccelli nidificanti in Campania (1983-1987). Monografia 1 dell’ASOIM Regione Campania ed., Napoli. Pp 222. Riporta i dati dell’Atlante ornitologico regionale, il terzo atlante regionale italiano in ordine di pubblicazione. Il libro contiene anche due fogli lucidi relativi alla idrografia e ad una carta altimetrica della Campania da sovrapporre alle mappe distributive degli uccelli in periodo riproduttivo. Realizzato con il contributo della Regione Campania Patrocinio dell’Assessorato all’Agricoltura, Caccia, Pesca e Foreste della Regione Campania, Università degli Studi di Napoli Dipartimento di Zoologia, Società dei Naturalisti in Napoli, WWF Italia – Delegazione Campania, LIPU – Ufficio Regionale per la Campania. Prefazioni di Ferdinando Clemente di San Luca, Bruno Massa e Virgilio Botte. Testi di Umberto Atripaldi, Paola Carrabba, Paola Conti, Gabriele de Filippo, Angela De Vita, Giuseppe Di Martino, Gennaro Esposito, Maurizio Fraissinet, Lucilla Fusco, Maria Grotta, Mario Kalby, Antonio Lubrano Lavadera, Luciano Marcello, Danila Mastronardi, Mario Milone, Rosario Notaro, Stefano Piciocchi, Sergio Scebba. Foto di Umberto Atripaldi, Raffaele D’Anselmo, Maurizio Fraissinet, Livio Genovese, Mario Kalby, Mario Lo Bianco, Stefano Piciocchi, Andrea Simoni. La copertina e le tavole in bianco e nero all’interno sono di Antonio Lubrano Lavadera. 2. Maurizio Fraissinet e Mario Milone, 1992 – Migrazione e inanellamento degli uccelli in Campania. Monografia n.2 dell’ASOIM, Regione Campania ed., Napoli. Pp. 165 Riporta i dati delle tante stazioni di inanellamento, o delle singole spedizioni, che hanno operato in Campania dalla metà degli anni ’70 al 1991. Un periodo nel quale la Campania risultava essere la prima Regione dell’Italia centro-meridionale e la quinta in ambito nazionale per numero di inanellamenti. Realizzato con il contributo della Regione Campania Assessorato Agricoltura, Caccia, Pesca e Foreste e la collaborazione del Dipartimento di Zoologia dell’Università degli Studi di Napoli. Il primo di un periodo contrassegnato da una collaborazione con la casa editrice Electa Napoli che si concluderà con la Monografia n.5. Prefazioni di Alfredo Pozzi e Gian Carlo Carrada Testi di Paola Carrabba, Gabriele de Filippo, Maurizio Fraissinet, Lucilla Fusco, Maria Grotta, Mario Kalby, Antonio Lubrano Lavadera, Mario Milone, Sergio Scebba, Dino Vitiello. Foto di Maurizio Fraissinet. Realizzazione grafica di ElectaNapoli. Copertina e tavole in bianco e nero all’interno di Antonio Lubrano Lavadera. 3. Maurizio Fraissinet, Maria Grotta M e Stefano Piciocchi, 1994 – La Lista Rossa degli Uccelli in Campania. Monografia n.3 dell’ASOIM. Electa Napoli ed., Napoli. ISBN 88 435 4782 8 Pp. 61 La prima Lista Rossa degli Uccelli della Campania. Prefazioni di Fulco Pratesi e Mario Milone Testi di Maurizio Fraissinet, Maria Grotta e Stefano Piciocchi Foto di Maurizio Fraissinet e Stefano Piciocchi. Realizzazione grafica di ElectaNapoli. Copertina e tavole in bianco e nero all’interno di Antonio Lubrano Lavadera. 4. Maurizio Fraissinet (a cura di), 1995 – Atlante degli uccelli nidificanti e svernanti nella città di Napoli. Monografia n.4 dell’ASOIM. ElectaNapoli ed., Napoli. ISBN 88 435 4822 0 Pp. 263 Il terzo atlante ornitologico degli uccelli nidificanti in ambito urbano e il secondo per gli uccelli svernanti nella storia dell’ornitologia italiana. Realizzato con il contributo della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Napoli e della Banca di Credito Popolare di Torre del Greco, con il patrocinio della Regione Campania e del Comune di Napoli e la collaborazione del Dipartimento di Zoologia dell’Università degli Studi Federico II di Napoli. Prefazioni di Maciej Luniak e Rakesh K. Rastogi Testi di Francesco Ausiello, Paola Carrabba, Paola Conti, Diletta Coppola, Silvana Del Gaizo, Ermanno De Pisi, Rino Esposito, Maurizio Fraissinet, Maria Grotta, Roberto Guglielmi, Fulvio Mamone Caprio, Danila Mastronardi, Mario Milone, Patrizia Mirabella, Armando Nappi, Stefano Piciocchi, Claudio E. Rusch Foto di Maurizio Fraissinet. Disegni di Roberto Guglielmi. Copertina e tavole in bianco e nero all’interno di Antonio Lubrano Lavadera. 5. Maurizio Fraissinet, Diletta Coppola, Silvana Del Gaizo, Maria Grotta e Danila Mastronardi D., 1996 – Atti del Convegno nazionale l’avifauna degli ecosistemi di origine antropica: zone umide artificiali, coltivi, aree urbane. Monografia n. 5 dell’ASOIM, Electa Napoli ed., Napoli. ISBN 88 435 5224 4 Ospita gli Atti del Convegno Nazionale “L’avifauna degli ecosistemi di origine antropica: zone umide artificiali, coltivi, aree urbane”, tenutosi a Napoli il 26 e 27 novembre 1994. Realizzato con il contributo dell’Assessorato alla Cultura della Regione Campania, con il patrocinio della Regione Campania e del Dipartimento di Zoologia dell’Università degli Studi Federico II di Napoli. Prefazione di Maurizio Fraissinet Testi di
19 Monografia ASOIM – Gli Atlanti ornitologici in lingua italiana (Seconda edizione – Digitale)

Gli Atlanti ornitologici in lingua italiana A cura di Maurizio Fraissinet. Monografia n. 19 – ASOIM Progetto grafico Claudio Labriola Citazione dell’opera: Fraissinet M., 2021 – Gli Atlanti ornitologici in lingua italiana. Monografia n. 19 dell’ASOIM – Edizione digitale (www.asoim.org)
Nuova check-list della Campania aggiornata al 31 dicembre 2021

Sul Bollettino della Società dei Naturalisti in Napoli – BORNH – Maurizio Fraissinet e Alessio Usai, soci ASOIM, hanno pubblicato la nuova check-list della Campania aggiornata al 31 dicembre 2021. È stato un lavoro lungo e scrupoloso durato un anno intero. Ne è valsa la pena perché ora abbiamo uno strumento tecnico aggiornato fondamentale per chi pratica l’ornitologia nella nostra Regione, ma anche per chi deve operare nel campo della conservazione della natura. Il testo è in lingua inglese sia perché richiesto dalle norme per gli Autori della rivista, sia per dare un respiro più ampio alla diffusione della conoscenza dell’avifauna campana. Un lavoro del genere è anche la testimonianza della crescita del movimento ornitologico campano. Senza le tante segnalazioni, le foto, le escursioni dei tanti appassionati che ormai perlustrano ogni angolo della Campania non si sarebbe potuta elaborare questa lista. Un grazie sentito quindi gli Autori si sentono di farlo a tutti coloro che condividono i dati e le foto per far crescere la conoscenza e la consapevolezza del patrimonio avifaunistico campano. Il file in formato pdf è scaricabile dalla pagina FB di BORNH
18 Monografia ASOIM – Ciconiformi, Suliformi e Pelecaniformi della Campania

È stata pubblicata la Monografia n.18 dell’ASOIM. Si intitola “Ciconiformi, Suliformi e Pelecaniformi della Campania”, con sottotitolo “Cicogne, Sula, Cormorani, Ibis e Aironi della Campania”. È curata da Maurizio Fraissinet, ma con i suoi 28 autori può essere considerata un’opera corale per chi, come noi dell’ASOIM, crede che l’ornitologia si debba fondare anche sulla partecipazione e il coinvolgimento. Solo così si possono ottenere i risultati ai quali l’ASOIM ormai ci ha abituati. 18 monografie pubblicate dal 1989 ad oggi rappresentano infatti un patrimonio culturale costruito nel tempo e che ha portato anche alla crescita della partecipazione di sempre più persone, opportunamente formate, alla raccolta dei dati in campo. Se a questo si aggiunge che i libri sono decisamente belli e molto curati, oltre che sotto l’aspetto scientifico anche per la parte grafica, si comprende che l’ASOIM abbia realizzato e stia portando avanti uno dei progetti di ricerca e divulgazione scientifica più interessanti a livello europeo. Il libro Sulle Cicogne, la Sula, i Cormorani, gli Ibis e gli Aironi della Campania, di 117 pagine e con numerose foto a colori, riporta i dati relativi ad una ventina di specie, incluso le accidentali. Per 17 di queste, quelle cioè nidificanti e/o svernanti, si riporta un ampio testo con tutto quanto è noto in Campania per ciascuna specie. I testi sono affiancati dalle mappe distributive delle specie nidificanti, applicando il metodo dell’atlante ornitologico, e i grafici con gli andamenti per il periodo invernale e riproduttivo. Per le specie svernanti di cui si dispone di un numero sufficiente di dati è stata calcolata anche la periodicità delle oscillazioni nel numero di esemplari delle popolazioni. Un’analisi che fino ad ora pochi hanno fatto nel nostro paese. Capitoli sulla sistematica dei gruppi tassonomici trattati, sulle zone umide della Regione e sui dati noti per le specie accidentali e aufughe riscontrate negli anni in Campania completano l’opera. La prefazione è stata curata da Lucio Bordignon, ornitologo, dal Prof. Stefano Mazzoleni, Direttore del Museo delle Scienze Agrarie di Portici, e dalla dottoressa Rosa Marmo, dirigente della Unità Operativa della Regione Campania sulla Gestione delle risorse naturali protette, la Tutela e salvaguardia dell’habitat marino e costiero, sui Parchi e riserve naturali. Il Patrocinio del Museo delle Scienze Agrarie di Portici, del Wildlife Research Unit e del Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli elevano il prestigio dell’opera, così come il contributo della Regione Campania, che da tempo sostiene le pubblicazioni dell’ASOIM, e che dimostra in tal modo anche quanto la collana delle monografie ASOIM sia considerata importante per la divulgazione e la conoscenza del patrimonio naturalistico della Campania. Per avere una copia scrivere a info@asoim.org
Riapre la stazione di inanellamento "Variconi"

A dicembre, dopo la chiusura causa COVID-19 seguita dal periodo di fermo del progetto, ha finalmente riaperto la stazione di inanellamento degli uccelli a scopo scientifico “Variconi”. Purtroppo l’attività avviene ancora all’aperto data l’assenza dei capanni. Le prime sessioni non sono state prive di sorprese: 16 il totale delle specie inanellate da dicembre 2020 a metà gennaio 2021, fra cui Gheppio, Zigolo nero, Verdone, Cardellino, Beccamoschino ecc. . Sempre molto interessanti le ricatture straniere: un Martin pescatore proveniente dalla Repubblica Ceca, un Forapaglie castagnolo ungherese, poi lo stesso Forapaglie ungherese ripreso anche l’anno scorso. Le attività si svolgono tre volte al mese, quasi sempre nel fine settimana, dall’alba al tramonto. Massima attenzione alle norme anti COVID .
Check-list degli uccelli del litorale Domitio (CE) aggiornata al 31 luglio 2009- Danila Mastronardi et al., Picus 2010.

Check list litorale Domitio