ASOIM

Indicazioni tecniche per salvaguardare la fauna selvatica nelle ristrutturazioni degli edifici

Il decreto legge che stanzia un super bonus del 110% sui lavori di ristrutturazione degli immobili può sortire effetti positivi in campo ambientale per ciò che concerne il risparmio energetico e il ricorso spinto al fotovoltaico in alternativa all’utilizzo degli idrocarburi. C’è un aspetto però, anch’esso ambientale, che invece preoccupa non poco gli zoologi. Nei lavori di ristrutturazione c’è il rischio concreto di eliminazione delle colonie di uccelli e chirotteri che vivono sulle facciate, nei sottotetti e altro degli edifici. Rondoni comuni, Rondoni maggiori, Rondoni pallidi, Balestrucci, Rondini, Taccole, Gheppi, Storni, Passeri d’Italia, Passeri solitari, solo per citare alcune delle specie più comuni vedrebbero decimata la popolazione nidificante in città. Oltre al danno per la biodiversità, che già di per sé rappresenta una emergenza, c’è da aggiungere che la gran parte di queste specie, insieme ai Chirotteri, è ematofaga (mangiatrice di insetti) e fornisce quindi un servizio ecosistemico insostituibile all’interno dei centri urbani. Per evitare questo autentico disastro l’ASOIM (Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale), in collaborazione con altri ornitologi italiani – Società Ornitologica Modenese, CISNIAR (Centro Italiano Studi Nidi Artificiali, Monumenti Vivi, Francesco Mezzatesta – ha avviato una campagna nazionale di sensibilizzazione. In primo luogo ha interessato il Ministero dell’Ambiente e i parlamentari perché si adoperassero per presentare un emendamento per la mitigazione del danno. L’iniziativa non ha prodotto risultati per il numero eccessivo di emendamenti giunti in Parlamento che, di fatto, ha bloccato e blindato il provvedimento, pena la mancata approvazione. Siamo passati allora ad un’altra iniziativa. Quella di coinvolgere e sensibilizzare i professionisti e le Autorità che lavoreranno alle ristrutturazioni. Vi invitiamo a scaricare i pdf riportati sotto e a divulgarli presso amici e conoscenti che operano nel settore della ristrutturazione edile affinché ne prendano visione e adottino le indicazioni tecniche riportate.   Progettare nel rispetto della protezione della BIODIVERSITÀ Raccomandazioni e linee guida per la ristrutturazione e costruzione di edifici storici e moderni A cura di: Antonio Gelati, Maurizio Ferraresi, Carlo Giannella, Mauro Ferri, Giovanni Poglayen Disegno per  chiusura buca pontaia. – di Renato Carini Foto esplicative cuneo e coppi. – di Saverio Borrini Delibera Giunta Comunale Comune di Acireale n.67 del 28.04.2020 Approvazione regolamento per la tutela della biodiversità in ambito comunale a difesa di rondoni, rondini e balestrucci.  

BIOFORPOLIS- E’ STATO PUBBLICATO L’OPUSCOLO SULLA FAUNA DELLA RISERVA STATALE "TIRONE ALTO VESUVIO"

Bio.For.Polis non si ferma, anche se il progetto è ormai formalmente concluso. E’ stato appena pubblicato l’opuscolo sulla fauna della Riserva Statale “Tirone Alto Vesuvio”, focus del progetto, come la Riserva di Castel Volturno. Il lavoro riporta i risultati dei tre anni di censimento dell’avifauna e della teriofauna, effettuata con i transetti e con il foto-video trappolaggio. L’opuscolo viene distribuito gratuitamente. In foto i due opuscoli realizzati.  

17 Monografia ASOIM – Terzo Atlante degli Uccelli Nidificanti e Svernanti nella città di Napoli

Eccolo! Il volume contenente i dati del terzo Atlante degli Uccelli Nidificanti e Svernanti nella città di Napoli (2014 – 2019) è stato pubblicato.   Un volume di 387 pagine, riccamente illustrato, che arricchisce la collana di monografie dell’ASOIM (Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale), giunta alla 17° opera. Anche questo libro, come gli altri della collana, si caratterizza per una notevole veste grafica.   I primi capitoli descrivono la natura presente nella città partenopea, le tipologie ambientali riscontrate, i metodi utilizzati, si passa poi alla trattazione delle 64 specie nidificanti e 80 specie svernanti, per poi concludersi con l’analisi dei risultati, un’analisi di particolare interesse per chi studia l’ornitologia urbana considerando che con quest’ultimo Atlante urbano per Napoli si dispone di un monitoraggio dell’avifauna urbana per un periodo di 28 anni.Il progetto di ricerca sul campo ha coinvolto 57 rilevatori di 4 nazionalità diverse, realizzando quindi anche una bella esperienza di citizen science.Il volume è stato pubblicato con il contributo della Regione Campania, UOD Gestione delle risorse naturali protette, Tutela e salvaguardia dell’habitat marino e costiero, Parchi e Riserve Naturali. È stato realizzato nell’ambito di un progetto dell’ASOIM, in collaborazionecon il Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli, del Gruppo Wildlife Research Unit e del centro MUSA (Musei delle Scienze Agrarie) di Portici. Si avvale del patrocinio della Società dei Naturalisti in Napoli.Con quest’opera si conferma e si rafforza la leadership italiana nel settore dell’ornitologia urbana. Napoli e Cremona sono le uniche città al mondo ad avere realizzato 3 volte l’Atlante degli Uccelli Nidificanti e Svernanti, mentre Firenze è stata la prima città a realizzare 3 volte l’Atlante degli uccelli nidificanti. Un primato che premia l’impegno delle migliaia di appassionati che operano nel nostro paese. È possibile scaricare una copia in formato digitale cliccando qui sotto – Citazione dell’opera – Fraissinet M. e Capasso S. (a cura di) – Terzo Atlante degli uccelli nidificanti e svernanti nella Città di Napoli (2014-2019). Monografia n. 17 dell’ASOIM – ISBN: 978-88-904432-9-9 – Tutti i diritti riservati –

Breve analisi dei censimenti degli uccelli acquatici svernanti in Campania effettuati nel gennaio 2020

Il monitoraggio del gennaio 2020 rappresenta il 15° anno continuativo di censimenti per la Campania e il 18° anno consecutivo per la Provincia di Caserta. L’impegno organizzativo, come ogni anno, è stato notevole. La complessità, ma nel contempo anche l’efficienza della macchina organizzativa si comprende dai numeri. Nel periodo 7 – 24 gennaio sono state effettuate 64 spedizioni in 47 zone umide; hanno partecipato 43 rilevatori; sono stati contati 20.886 uccelli acquatici di 59 specie. Da segnalare che per la prima volta abbiamo avuto la partecipazione di due ornitologi stranieri: un francese e un turco. La tabella con i dati finali distribuiti per provincia e totali per la Campania (Download PDF). La tabella riporta, per confronto, anche i totali dei due anni precedenti. Una succinta analisi ornitologica mette in evidenza un record di località per il Fischione – 12 – , per l’Alzavola – 17 – , per il Tuffetto – 20 – e per lo Svasso maggiore: 25. Per quattro specie abbiamo registrato i record nei conteggi per il periodo dei 15 anni di monitoraggio: il Falco di palude con 50 esemplari, il Chiurlo maggiore, anch’esso con 50 esemplari, il Martin pescatore – 22 esemplari -: un esemplare in più rispetto al record del 2019 e Tarabuso con 4 esemplari, di cui 3 insieme sul Lago Matese. Per altre specie invece abbiamo registrato il secondo valore assoluto per i 15 anni di monitoraggio: Moretta tabaccata, con 39 esemplari; Tuffetto, con 191 esemplari; Pavoncella, con 3500 esemplari; Piovanello pancianera, con 247 esemplari. Per la prima volta abbiamo osservato il Cavaliere d’Italia, con 2 esemplari che stazionano alle Soglitelle, e il Mignattaio, con 4 esemplari che frequentano le zone umide costiere del litorale domitio, e la Berta  maggiore, con 97 esemplari osservati lungo le coste, peraltro tutte viste durante la contemporanea del 12 gennaio e quindi senza il possibile errore del doppio conteggio in cui si può incorrere nelle specie molto mobili. Interessante anche il dato dei Gabbiani corallini osservati lungo le coste del Cilento meridionale: abbiamo contato 73 esemplari nei pressi della Foce del Bussento. Non si è visto quest’anno invece il Piovanello tridattilo. Va precisato, inoltre, che per alcune specie i valori riportati in tabella non possono essere considerati esaustivi. Vanno considerati sottostimati per le difficoltà oggettive di censimento caratteristiche della specie. E’ il caso del Porciglione che può passare inosservato per le abitudini schive e poco sonore in periodo invernale. Anche il dato del singolo Fratino al momento non è interpretabile perché gli esemplari potrebbero essersi trovati distanti dagli osservatori nel periodo in cui sono stati in zona. Allo stesso modo anche i dati relativi alle berte o agli stercoraridi sono legati alla maggiore o minore vicinanza alla costa per il periodo. Distanze che possono dipendere da fattori climatici, trofici, marini, ecc. Non entro nel merito degli andamenti sul lungo periodo dei censimenti (15 anni) perché non è questa la sede e perché richiedono analisi di un certo dettaglio specifico e supportate statisticamente. Riferendoci però ai dati degli ultimi anni si può dire che Codone, Moriglione e Airone cenerino mostrano una certa stabilità, il Germano reale è invece in calo, un calo piuttosto brusco lo mostra invece lo Svasso piccolo. Una tendenza all’incremento la si osserva in Moretta tabaccata, Cormorano, Falco di palude, Pavoncella, Chiurlo maggiore e Martin pescatore. Uno sguardo alle altre specie non comprese in tabella e che si basa però sulle sensazioni personali, non essendo censite secondo criteri metodologici, porta a segnalare un’ampia diffusione e un buon numero, maggiore rispetto agli anni precedenti della Ballerina gialla, e il buon numero di Pendolini osservati. In chiusura è doveroso ringraziare l’ENEL che ci ha concesso anche quest’anno i permessi di accesso per i bacini idroelettrici del casertano che ha in gestione e tutti i rilevatori. Mi auguro che anche quest’anno si siano divertiti e appassionati come ogni anno a gennaio: Giuseppe Albano, Beatrice Bigu, Kerem Ali Boyla (Turchia), Leandro Buongiovanni, Annamaria Cafieri, Camillo Campolongo, Mario Caniglia, Christian Chandellier (Francia), Rosa Di Luce, Lucio Dinacci, Bruno Dovere, Diego Errico, Elio Esse, Giuseppe Farace, Maurizio Fraissinet, Marco Geremicca, Martina Giannattasio, Silvana Grimaldi, Daniele Iamunno, Ringo Iamunno, Raffaele Imondi, Claudio Labriola, Rossella Lanzieri, Remigio Lenza, Patrizia Loffredo, Vincenzo Mancini, Sabrina Marsala, Danila Mastronardi, Lucia Migliaccio, Salvatore Mirra, Alessandro Motta, Luca Nelisio, Gianluca Nunziata Rega, Giuseppe Pesapane, Stefano Piciocchi, Federica Pinto, Alfonso Piromallo, Andrea Sorrentino, Sergio Tanga, Filippo Tatino, Marilena Terminio, Alessio Usai, Sara Varriale. Maurizio Fraissinet

Presentazione dell’opuscolo sulla fauna della RNS di Castel Volturno.

Il giorno 4 febbraio 2020, alle ore 16.00, presso la Sede della Società dei Naturalisti in Napoli, via Mezzocannone, 8 piano ammezzato, i soci ASOIM Danila Mastronardi e Elio Esse, coordinatori del progetto BIO.FOR.POLIS, presenteranno l’opuscolo realizzato nell’ambito del progetto, interamente dedicato alla fauna della Riserva Naturale Statale di Castel Volturno. Il lavoro riporta i risultati conseguiti in 5 anni di studio effettuati in Riserva con la tecnica dell’inanellamento degli uccelli a scopo scientifico e del foto-video trappolaggio (condotto dalla Società Lutria). Presenti check-list, analisi sulle comunità e descrizione delle specie in relazione agli ambienti. L’opuscolo, sfogliabile online, viene distribuito in formato cartaceo gratuitamente agli interessati.

Contemporanea 12 gennaio 2020 – VII Edizione

Il 12 gennaio 2020 si è tenuta la settima edizione della “Contemporanea ASOIM”. Con questo termine intendiamo un censimento in contemporanea degli uccelli acquatici svernanti nelle zone umide delle province di Caserta e Benevento, più il Lago Patria in Provincia di Napoli. Il fine è quello di evitare doppi conteggi di uccelli che si spostano a distanza di giorni tra le varie località. L’organizzazione di un’operazione di tal genere è impegnativa e parte dal mese precedente, dicembre, quando si stabilisce in assemblea la data. A quel punto si devono ottenere i permessi di accesso per alcune località e organizzare le squadre, ciascuna condotta da uno o due capisquadra, assegnare le località, studiando il miglior itinerario possibile e lanciando l’appello alla partecipazione. Anche quest’anno l’organizzazione ha funzionato alla perfezione e siamo riusciti a formare 7 squadre che hanno visitato 21 località e hanno visto 106 specie, delle quali 51 acquatiche, con un totale di 15117 animali, di cui 15066 acquatici. Sono state coinvolte 34 persone, tra le quali anche diversi partecipanti del V corso di bird-watching dell’ASOIM, conclusosi a dicembre 2019. I numeri, da soli, dicono dell’imponenza dell’operazione e dell’importanza che essa riveste nell’ambito dei censimenti degli uccelli acquatici svernanti. Vale la pena ricordare che quest’anno abbiamo toccato il 15° anno consecutivo per la Campania e il 18° per la Provincia di Caserta. Molti gli spunti ornitologici che si possono ricavare dall’esame dei risultati. Ne accenniamo alcuni. I 4 Tarabusi totali rappresentano un record per la Campania. Solo nel 2016 ne contammo 2. Gli altri anni è risultato assente o presente con un solo esemplare. Interessante poi il fatto che dei 4 ben 3 sono stati osservati, peraltro insieme, sul Lago Matese, risultato quest’anno ghiacciato per circa il 50% con i canneti ghiacciati. La facilità di conteggio delle berte, Berta maggiore e Berta minore, presenti in gran numero, soprattutto la minore, sotto costa. Lo stesso dicasi per la Sula. Da segnalare anche i 2 Cavalieri d’Italia svernanti nella località “Soglitelle”: primo caso di svernamento accertato per la specie in Campania. Lo stesso dicasi per i 4 Mignattai che da mesi stazionano nelle zone umide della piana casertana In aumento rispetto alle due precedenti edizioni Tuffetto, Svasso maggiore, Cormorano, Garzetta, Airone bianco maggiore, Alzavola, Codone, Moretta tabaccata, Falco di palude, Gallinella d’acqua, Folaga, Pavoncella, Piviere dorato, Chiurlo maggiore, Piovanello pancianera e Martin pescatore. Se però si estende il confronto su di una scala temporale più ampia, che riguarda quindi anche gli anni precedenti, si nota che i numeri rientrano nell’intervallo registrato finora. Fanno eccezione la Moretta tabaccata e il Martin pescatore che, invece, confermano una tendenza all’incremento in atto da qualche anno. Lo stesso discorso vale per le specie che mostrano un calo nei numeri rispetto alle due edizioni precedenti. Anche in questo caso i numeri osservati rientrano nella norma su di una scala temporale più ampia. Lo stesso dicasi per le specie che stazionarie nei valori. Nel corso della contemporanea sono state viste anche 24 Poiane e 24 Gheppi. L’Aquila minore vista in due località è stata contata invece come un solo individuo. Lo si è potuto appurare proprio grazie alla contemporanea in quanto le due squadre interessate si sono contattate per segnalare il passaggio del soggetto. Lo stesso è successo per altre specie per cui il conteggio che viene riportato è stato ripulito rispetto al doppio conteggio. Interessante, inoltre, l’osservazione dei Ciuffolotti e dei Frosoni nell’Oasi WWF dell’invaso di Campolattaro. Insomma la soddisfazione di aver portato a termine questa settima contemporanea è grande, i risultati sono interessanti ma, soprattutto, ci siamo divertiti come ogni anno. Come ogni anno c’è chi ha potuto assaggiare mozzarelle appena fatte, chi riscaldarsi dinanzi a un camino in attesa degli gnocchi al sugo di cinghiale, chi emozionarsi dinanzi ai 3 tarabusi del Lago Matese, chi ammirare i tramonti o le albe. Scarica il Riepilogo della contemporanea ASOIM – 12.1.2020 Elenco dei Partecipanti: Giuseppe Albano Leandro Buongiovanni Annamaria Cafieri Camillo Campolongo Mario Caniglia Christian Chandellier Rosa Di Luce Lucio Dinacci Bruno Dovere Elio Esse Maurizio Fraissinet Marco Geremicca Martina Giannattasio Silvana Grimaldi Daniele Iamunno Ringo Iamunno Raffaele Imondi Claudio Labriola Rossella Lanzieri Patrizia Loffredo Vincenzo Mancini Sabrina Marsala Lucia Migliaccio Salvatore Mirra Alessandro Motta Luca Nelisio Giuseppe Pesapane Stefano Piciocchi Alfonso Piromallo Sergio Tanga Filippo Tatino Marilena Terminio Alessio Usai Sara Varriale

Comune di Monte di Procida – adottata la "delibera salvarondini" .

L’interessamento verso la delibera salvarondini, ideata e promossa dalla LIPU, era nato in me già da tempo. Il giuglianese e i Campi Flegrei ospitano diversi nidi di Rondine e Balestruccio che incontrano a volte la benevolenza dei proprietari degli immobili frequentati dalle specie, spesso invece vengono visti malvolentieri e, contro le leggi vigenti, vengono distrutti. La delibera salvarondini detta norme per la tutela e la conservazione degli irundinidi e dei Rondoni, specie a rischio per la perdita di habitat, per il calo degli insetti e per l’incuria umana,  esaltando nel contempo il prezioso contributo che queste specie insettivore forniscono all’uomo. Proposi l’adozione della delibera al comune di Giugliano, in cui abito, ma la cosa non andò avanti. Successivamente, dopo aver visto numerosi nidi  nel comune di Monte di Procida, proposi la stessa delibera a tale comune che, mostrandosi ancora una volta sensibile e all’avanguardia, ha prontamente accettato la mia proposta e ha adottato la delibera. Sono circa 150 i comuni che hanno adottato la delibera a livello nazionale. La Campania si posiziona fra le ultime regioni, con soli tre comuni: Bagnoli Irpino, Salerno e ora Monte di Procida. Danila Mastronardi                        

Pannello Didattico Oasi "Le Mortine"

L’ASOIM ha donato la progettazione grafica di questo pannello all’Oasi delle Mortine. La finalità, d’intesa con Mario Caniglia dell’Associazione Pianeta Terra che gestisce l’Oasi, è quella di fornire uno strumento per l’identificazione delle specie acquatiche più comuni nelle Mortine. Il progetto grafico è di Claudio Labriola.

XIII Night and Day ASOIM – 8 e 9 giugno 2019

Cari amici il nostro XIII Night and Day è stato fantastico ma, soprattutto, ha assunto un significato particolare. Fantastico per tanti motivi. Ha visto una buona partecipazione, eravamo in 16, ci ha permesso di redigere una check-list finale con ben 76 specie, abbiamo visitato paesaggi bellissimi, incredibilmente spopolati e selvaggi. Particolare perché abbiamo scelto di dedicarlo all’istituendo Parco Nazionale del Matese e a chi sul posto ci crede e si sta impegnando per ottenerlo e per difendere la natura del Matese. Siamo stati ospitati quindi nel piccolissimo pesino di Castelpizzuto, dove un sindaco donna fortemente motivato si sta battendo per l’istituzione del Parco nazionale e sta riuscendo a trascinare con se il paese, al punto che abbiamo dormito e mangiato in una sistemazione da paese albergo. Sono stati bravissimi, ci siamo trovati benissimo. Preziosissima è risultata la guida di Massimo Mancini per il tratto compreso tra la Sella del Perrone e Campitello Matese e di Luciano, abitante di Castelpizzuto per il percorso del Monte Patalecchia. Foto Archivio © Geppino Di Martino Sotto il profilo ornitologico sono da segnalare, oltre il discreto numero di specie osservate, anche alcuni dati interessanti. Sono ben 7 le specie di rapaci osservati: 1 Biancone, 1 Falco pecchiaiolo, 1 Aquila minore in fase chiara, 2 Nibbi bruni, 5 / 6 Nibbi reali, 1 Sparviere, 18 Poiane, 8 Gheppi, 1 Falco pellegrino. A questi vanno aggiunti 2 Gufi comuni, 1 Allocco e 7 Corvi imperiali. Molto interessanti le osservazioni ripetute di Stiaccini e le diverse coppie di Codirossone trovate sui prati altitudinali del Monte Patalecchia. Abbiamo anche osservato Puzzola, Volpe, Ramarro, Orbettino. Un grazie a tutti i partecipanti: Paolo Caruso, Annamaria CafierI, Geppino Di Martino, Lucio Dinacci, Bruno Dovere, Arturo Fontanelli, Marco Geremicca, Patrizia Loffredo, Massimo Mancini, Danila Mastronardi, Luca Nelisio, Stefano Piciocchi, Carolina Ricci, Filippo Tatino, Marilena Terminio Un ringraziamento particolare a Geppino Di Martino, perfetto ancora una volta nell’organizzazione Maurizio Fraissinet Foto Archivio © Paolo Caruso CHECK-LIST delle Specie OsservateGi asterischi indicano le specie che sono state osservate sul lato campano del Matese, lato da dove siamo partiti. Germano reale* Quaglia Svasso maggiore* Falco pecchiaiolo Biancone Aquila minore Sparviere Nibbio reale Nibbio bruno Poiana Gallinella d’acqua* Folaga* Gabbiano reale* Piccione domestico Colombaccio Tortora selvatica Tortora dal collare Allocco Gufo comune Cuculo Rondone comune Upupa Picchio rosso maggiore Picchio verde Gheppio Averla piccola Rigogolo Ghiandaia Gazza Gracchio corallino Cornacchia grigia Corvo imperiale Cincia mora Cincia bigia Cinciarella Cinciallegra Tottavilla Allodola Rondine Rondine montana Balestruccio Usignolo di fiume Codibugnolo Luì piccolo Cannareccione* Beccamoschino Capinera Sterpazzola Sterpazzolina Fiorrancino Scricciolo Picchio muratore Storno Merlo Tordo bottaccio Pettirosso Usignolo Codirosso spazzacamino Codirosso comune Codirossone Passero solitario Stiaccino Saltimpalo Culbianco Merlo acquaiolo Passera d’Italia Ballerina bianca Calandro Fringuello Verdone Fanello Cardellino Verzellino Strillozzo Zigolo muciatto Zigolo nero

Visita all’Oasi delle SOGLITELLE

La mattina di domenica 2 giugno abbiamo visitato le “nuove” SOGLITELLE. Ad attenderci c’era Mimmo Cristofari della LIPU. “Nuove” perché le Soglitelle sono state oggetto di lavori finanziati dalla Regione Campania che hanno portato alla realizzazione di un centro visita, capanni, percorsi, recinzioni, sbarre e cancelli a limitare l’accesso alle auto e a visitatori “poco graditi”. Per lungo tempo tutto ciò è rimasto però “congelato” in attesa di trovare una soluzione gestionale. Da qualche mese LIPU e Istituto di Gestione della Fauna, nell’ambito di un progetto finanziato da Fondazione con il Sud, hanno iniziato a gestire quest’area cominciando ad avviare ricerche scientifiche e recuperando le opere e le recinzioni realizzate per finalizzarle anche ad una fruizione controllata e compatibile con le esigenze di conservazione. Per il mese di giugno hanno previsto alcune visite riservate ad Associazioni e gruppi di volontariato. La prima Associazione ad essere stata invitata è stata l’ASOIM. Siamo stati accolti da Mimmo Cristofari della LIPU e abbiamo potuto visionare tutto quanto è stato fatto e si sta facendo. È stato un momento particolarmente emozionate per chi ricorda altri momenti, quelli terribili del passato quando chi entrava con binocoli, cannocchiali e macchina fotografica era minacciato e pedinato da parte di figure aggregate a clan camorristici. Le Soglitelle rappresentano infatti un emblema della lotta contro il bracconaggio. Volontari della LIPU, affiancati dalle forze dell’ordine, e in particolare dagli uomini che agivano sotto il comando del Colonnello Costa, oggi Ministro dell’Ambiente, e dall’Arma dei Carabinieri, comandata dal comandante “Ultimo”, noto per essere stato l’artefice dell’arresto di Riina, avviarono una vera e propria battaglia contro camorra e bracconieri. Appostamenti notturni, inseguimenti, sparatorie, minacce. Furono momenti difficili. Se entravi con l’auto negli sterrati tra le vasche venivi seguito da auto con a bordo persone che ti sorvegliavano a distanza. Nessuno ha ceduto, nessuno si è scoraggiato e la lotta è proseguita passo dopo passo negli anni. Dapprima sono scomparsi i bracconieri, poi si sono smantellati i bunker costruiti dalla camorra per far sparare nascosti agli uccelli acquatici, poi si è inserito il sito all’interno della Riserva Naturale Foce Volturno – Costa di Licola, poi si è iniziato un lungo e lento processo di sensibilizzazione nei confronti della Regione affinché realizzasse un piano di recupero. Nel frattempo l’area diveniva uno dei luoghi più importanti dell’Italia meridionale per l’avifauna. Alla fine ha vinto lo Stato ed oggi quei momenti sono solo un ricordo, o forse sono parte della storia della lotta al bracconaggio nel nostro paese. La nostra visita è stata impreziosita dall’osservazione di oltre 30 specie di uccelli. Di seguito un po’ di foto della Splendida giornata trascorsa.