ASOIM

Darwin e l’ornitologia. Gli uccelli da ispiratori a testimoni delle teorie evoluzioniste

Domenica prossima, 18 febbraio, non perdere l’appuntamento alle ore 12:00 in compagnia di Maurizio Fraissinet – Ornitologo e Presidente dell’Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale A.S.O.I.M, che vi porterà alla scoperta del ruolo fondamentale avuto dalla classe degli Uccelli nell’elaborazione delle teorie Darwiniste in “Darwin e l’ornitologia. Gli uccelli da ispiratori a testimoni delle teorie evoluzioniste”. Due specie di uccelli apparentemente molto diverse e invece vicine geneticamente: l’Avvoltoio Papa, del Nuovo Mondo, e la Cicogna bianca. Recenti ricerche, basate sulla tecnica dell’ibridazione del DNA, hanno messo in evidenza una vicinanza genetica tra gli avvoltoi del Nuovo Mondo e le cicogne. L’aspetto così simile agli avvoltoi europei, africani ed asiatici è dovuto al fenomeno della “convergenza evolutiva”. Un fenomeno evolutivo per cui animali anche lontani geneticamente, che però frequentano lo stesso ambiente, vengono selezionati in modo da avere forme simili. Sono quelle forme infatti le uniche adatte a sopravvivere in un determinato contesto ambientale e pertanto selezionate. Charles Robert Darwin: il naturalista che rivoluzionò la storia della scienze naturali. Anche a Città della Scienza celebriamo la “Darwin week”, la settimana dedicata al ricordo della vita, delle opere, delle scoperte scientifiche, delle osservazioni e delle teorie elaborate dal famoso scienziato inglese. Tantissimi i laboratori, le dimostrazioni, i giochi, le attività e i science show sul tema “Darwin e l’evoluzione” vi aspettano! Occhio al programma! Il programma completo dell’evento lo trovate qui: BUON COMPLEANNO, SIG. DARWIN! – DAL 14 AL 18 FEBBRAIO 2018  

Il Monitoraggio degli uccelli acquatici svernanti in Campania nel gennaio 2018

Brevi considerazioni Anche quest’anno abbiamo portato a termine il monitoraggio degli uccelli acquatici svernanti in Campania. Era un anno particolare perché veniva subito dopo la pubblicazione della nostra sedicesima monografia dedicata proprio al monitoraggio degli uccelli acquatici svernanti in Campania dal 2006 al 2017, e pertanto era per noi una specie di prova del 9. Avremmo avuto voglia di continuare? Avremmo conservato inalterata la passione e l’entusiasmo?  La risposta si limita in due lettere: Sì. E ancora una volta i numeri e i dati lo stanno a dimostrare. Abbiamo visitato 35 località distribuite in tutte le province, abbiamo osservato 21396 esemplari appartenenti a  47 specie diverse, abbiamo coinvolto 36 persone che sono uscite sul campo e si sono divertite. Abbiamo organizzato anche quest’anno la contemporanea, giunta alla quinta edizione, che ci ha permesso di censire in contemporanea  21 località della provincia di Caserta, Benevento e il Lago Patria, coinvolgendo 30 persone. Abbiamo osservato quel giorno 16194 esemplari. Un bilancio quindi assolutamente positivo anche quest’anno. E ora una breve analisi dei dati comparandoli con quelli degli anni precedenti. In primo luogo si confermano gli svernamenti già osservati lo scorso anno di Falco pescatore e Gru. Interessante anche l’osservazione dei due Gambecchi nani, mai osservati prima nel periodo dei censimenti IWC. Per diverse specie di anatre e per la Folaga il dato di quest’anno è inferiore alla media, fanno eccezione Volpoca, Fischione, Codone, Mestolone e Moretta tabaccata. Va detto che la giornata del 13 gennaio è stata molto ventilata (un vento freddo) che potrebbe aver indotto molte anatre e folaghe a restare nel fitto del canneto. Non è da escludere però che il calo di quest’anno, guardando i grafici,  potrebbe rientrare in un fenomeno di ciclicità delle popolazioni come già ipotizzato anche da Stefano Giustino nell’appendice alla monografia già citata. Continua inoltre il calo del Moriglione, una specie per la quale la nostra Associazione sta conducendo una campagna in Regione Campania per la sospensione dell’attività venatoria. Un calo vistoso lo manifestano anche Cormorano e Gabbiano reale. Per il primo va detto  che manca all’appello un dormitorio importante; per il secondo, oltre alle condizioni di vento del 13 gennaio che potrebbero averlo spostato in zone meno ventilate dell’entroterra e non rientranti nei censimenti delle zone umide, va anche aggiunto che quest’anno non abbiamo avuto modo di coprire dei tratti di litorale. Numeri discreti li hanno fatti registrare invece l’Airone bianco maggiore, e anche in questo caso sembra verificarsi un fenomeno ciclico con questo come anno di picco, l’Airone cenerino, lo Svasso piccolo, con questa specie che ha manifestato anche un picco nel numero di località in cui è stata osservata, ben 9. Davvero notevole inoltre il numero delle Pavoncelle che hanno svernato alle Soglitelle.  Le Pavoncelle hanno portato con loro, come spesso accade, anche tanti Pivieri dorati. Il numero per questa specie, a IWC concluso, sembra essere anche più alto, probabilmente altri esemplari in movimento dispersivo o migratorio si sono aggregati in questi giorni. Non li possiamo considerare svernanti perché non hanno sostato per più giorni alle Soglitelle come invece hanno fatto gli esemplari che noi abbiamo conteggiato. Download ASOIM Censimenti Gennaio 2018 in formato PDF A questo punto mi rimane solo di fare i ringraziamenti a tutti coloro che hanno collaborato vecchi e nuovi. E’ stato un piacere stare insieme sul campo e godere della bellezza della natura, speriamo di poterlo fare ancora in altre occasioni nel corso dell’anno. Grazie e buon BW a tutti Il Presidente dell’ASOIM Maurizio Fraissinet   Partecipanti: Giuseppe Albano, Mario Azzué, Beatrice Bigu, Leandro Buongiovanni, Annamaria Cafiero, Camillo Campolongo, Mario Caniglia, Paola Conti, Giuseppe Di Martino, Anna Digilio, Lucio Dinacci, Bruno Dovere, Diego Errico, Elio Esse, Giuseppe Farace, Maurizio Fraissinet, Silvana Grimaldi, Raffaele Imondi, Claudio Labriola, Patricia Loffredo, Alessio Mancini, Vincenzo Mancini, Sabrina Marsala, Danila Mastronardi, Alessandro Motta, Gianluca Nunziata Rega, Ivan Pagano, Stefano Piciocchi, Alfonso Maria Piromallo, Rita Punzo, Sarah Rizzo, Mimmo Romano, Pasquale Suero, Filippo Tatino, Costantino Tedeschi, Alessio Usai Totale: 36

Contemporanea del 13 gennaio 2018 – Risultati e Considerazioni

Cari amici,                      si è svolta anche quest’anno la nostra “Contemporanea“. E’ stata la quinta e sta diventando quindi un appuntamento fisso che incontra il gradimento di tante persone. Anche le locandine di Claudio Labriola stanno diventando un qualcosa da collezionare. I dati sono completi e possiamo quindi compararli con quelli dell’anno precedente.     Quest’anno hanno partecipato 30 persone, un buon numero, furono 23 lo scorso anno. Quello che forse è stato meno positivo è stata la disuguaglianza nella distribuzione, con le località matesine molto gettonate e quelle del litorale domitio e sannite con meno persone. L’anno scorso non fu così, ma comunque ciò ci deve indurre a lavorare per un maggiore coinvolgimento di altre persone, anche nuove e alle prime armi, per le varie località.     Le località visitate sono state 21, furono 18 lo scorso anno.     Un’analisi complessiva dei dati delle singole località mostrerebbe complessivamente un calo di presenze, a fronte di una biodiversità che sembrerebbe essere inalterata, con qualche eccezione per il Lago di Falciano e il Lago Matese. Va detto anche che in quel giorno c’è stato un forte vento freddo che deve aver condizionato la visibilità di diverse specie, con animali che probabilmente hanno preferito restare nei canneti e non mostrarsi.     48 sono state le specie di uccelli acquatici osservate, furono 47 lo scorso anno, con qualche novità rispetto all’ultima edizione. Le più interessanti, a mio giudizio, sono risultate il Falco pescatore e il Gambecchio nano.     Tutti Voi potrete trarre le considerazioni sulle quantità complessive e il confronto con i dati dell’edizione precedente. A me sono venute le seguenti considerazioni. Sul dato complessivo, quello che sembrava un calo della Folaga in realtà sembra non essersi verificato, mentre al contrario, con l’eccezione di Mestolone, Germano reale e Moretta tabaccata, c’è stato per diverse specie di anatre. Si vada a vedere il dato dell’Alzavola. Dato che diviene ancor più marcato se si va a vedere il risultato regionale finale, cosa che pubblicheremo a breve. Notevole il dato della Poiana, davvero numerosa e onnipresente, anche se non rientra nel novero delle specie acquatiche. Si conferma lo svernamento di due Gru alle Soglitelle, come avvenne anche lo scorso anno. Alcuni valori riportati, è il caso ad esempio, del Piviere dorato, ma non solo, sono inferiori a quelli reali. I dati finali però saranno più vicini alla realtà perché, come facciamo sempre, abbiamo visitato più volte le località interessanti e abbiamo acquisito più dati sia numerici che di specie, che sono sfuggite al censimento del 13 gennaio. Facciamo questo ogni anno perché vogliamo che il monitoraggio sia quanto più preciso possibile e l’organizzazione dell’ASOIM, con l’entusiasmo dei suoi soci, lo consente.        Quello che i dati non possono dire però è il divertimento, la passione, il piacere di stare insieme e di contribuire a un progetto che, anno dopo anno, si arricchisce sempre di più.     Nella galleria di immagini riportata qui sotto tante foto dei bei momenti trascorsi in natura, altre foto le trovate sulla nostra pagina Facebook.   Grazie a tutti Il Presidente Maurizio Fraissinet [envira-gallery id=”1764″]

Contemporanea del 13 gennaio 2018 e altre località da monitorare per gli uccelli acquatici svernanti

Cari amici, il monitoraggio contemporaneo degli uccelli acquatici svernanti nelle zone umide casertane, beneventane e Lago Patria si terrà quest’anno il 13 gennaio 2018. Le località e i capi squadra per la contemporanea da contattare per chi vuole aggregarsi sono riportati di seguito: Lago Matese, Lago Gallo, Lago Letino (se c’è tempo) e le Mortine –  Maurizio Fraissinet Invaso di Presenzano, Torcino, Lago di Capriati, Le Mortine – Danila Mastronardi, Elio Esse Variconi, Soglitelle – Alessio Usai; e Mimmo Romano Foce Savone, Foce Agnena, Foce Regi Lagni, Lago Patria – Alessandro Motta, Filippo Tatino Cave di Castelvolturno, canale Agnena, Depuratore Regi Lagni, Lago di Falciano – Bruno Dovere Invaso di Campolattaro – Vincenzo Mancini, Camillo Campolongo Lago Telese, Torrente Grassano – Silvana Grimaldi Vigna della Corte, Oasi LIPU confluenza Torrente Serretelle – Fiume Calore – Camillo Campolongo, Costantino D’Antonio Abbiamo ancora da coprire Le Salicelle, se c’è qualcuno, dotato di cannocchiale che si fa avanti è il benvenuto Le Mortine, Le Salicelle, e qualche zona più o meno vicina al Lago Patria ospitano dormitori di Cormorano per cui vanno fatti anche di pomeriggio o si deve ritornare (anche in un altro giorno) per contare i Cormorani al Dormitorio Alcune località sono già affollate per cui potrebbe rendersi necessario ricorrere a più auto. Le altre località della Campania che si dovrà visitare sono riportate di seguito, anche qui chi vuole aggregarsi è il benvenuto Provincia di Avellino Invaso di Conza, Lago del Dragone Provincia di Napoli Lago Grande degli Astroni, Lago d’Averno, Lago Fusaro, Lago Lucrino, Lago Miseno, Acqua Morta, Foce Sarno, Porto del Granatello,  Litorale di Bagnoli, Litorale di San Giovanni a Teduccio e Vigliena, Agnano, Lungomare di Napoli, Lufrano Provincia di Salerno Oasi WWF di Serre – Persano, Pantani di Hera Argiva, Foce del Picentino, Foce Tusciano, Foce Sele,  Longola, Foce Alento, Stagno di Velina Maurizio Fraissinet

Progetto BIO.FOR.POLIS. Montate le mangiatoie per gli uccelli nella Riserva di Castel Volturno

La Riserva di castel Volturno è situata a pochi passi dalla trafficatissima via Domitiana e da secoli subisce le influenze antropiche. Ecosistemi così alterati diventano idonei per poche specie generaliste che assumono un ruolo dominante, a discapito di altre specie più selettive che un po’ alla volta diminuiscono di numero fino a estingiersi localmente. Ha senso quindi in un ecosistema che ha perso i suoi equilibri naturali, intervenire artificialmente per aiutare la fauna selvatica in difficoltà. In questi giorni di freddo intenso (siamo nel dicembre 2017), durante le fasi di iannellamento ci è capitato di catturare uccelli molto magri, con grasso 0 o 1. Il progetto BIO.FOR.POLIS. ha come obiettivo principale quello di tutelare e incrementare la biodiversità locale, pertanto abbiamo installato nella Riserva di Castel Volturno mangiatoie fissate su pali alti per evitare la predazione da parte dei Mammiferi. Abbiamo comprato mangime per insettivori e per granivori e, durante le feste natalizie, le abbiamo rese attive. Un regalo di Natale anche per loro!!

Stazione di inanellamento di Castel Volturno- catturata una Capinera con anello sloveno.

Il giorno 10 dicembre 2017, nella stazione di inanellamento  MonITRing di Castel Volturno è stata catturata una Capinera Sylvia atricapilla con anello sloveno. L’individuo era di sesso maschile. La stazione intercetta il passo migratorio della specie che viene catturata in numeri abbastanza alti. Evidentemente la rotta Slovenia-aree tirreniche del sud Italia è seguita da diversi individui, infatti un’altra capinera con anello sloveno fu catturata dagli stessi soci dell’Asoim, nel 2014 a Cuma. Presenti durante la cattura: Danila Mastronardi, Elio Esse e Leandro Buongiovanni.  

progetto BIO.FOR.POLIS. Corso di avviamento alla professione di guida naturalistica

  E’ terminato poco prima delle festività natalizie il corso di avviamento alla professione di guida naturalistica organizzato nell’ambito del progetto BIO.FOR.POLIS.  Otto lezioni in aula di 3 ore ciascuna, tre escursioni: una nella Riserva di Castel Volturno durante le fasi dell’inanellamento a scopo scientifico, una nella Riserva Tirone Alto Vesuvio, l’ultima nell’Oasi dei Variconi. Sono stati toccati tutti gli argomenti più importanti per la conioscenza e la conservazione della natura del nostro territorio: dagli aspetti legislativi, a flora e fauna degli ambienti costieri, degli ambienti umidi e forestali, per giungere alle norme che regolano oggi la professione di guida naturalistica. I docenti del corso sono stati: Elioo Esse, Maurizio Fraissinet, Romina Fusillo, Manlio Marcelli, Danila Mastronardi e Giulia Pugliese. La location ci è stata gentilmente offerta dalla Chiesa di S.Maria del Mare al Villaggio Coppola. Siamo molto soddisfatti del lavoro, i partecipanti sono stati molti e assidui e alcuni di loro hanno già iniziato a seguire da vicino le attività di BIO.FOR.POLIS.

al via la stagione dei rilevamenti invernali (2017/2018) per il terzo progetto atlante degli uccelli nidificanti e svernanti nella città di Napoli

L’1 dicembre 2017 iniziano i rilevamenti sul campo della stagione dello svernamento per il terzo progetto Atlante degli uccelli nidificanti e svernanti nella città di Napoli. Termineranno il 28 febbraio 2018. E’ il penultimo e si rende necessario quindi uno sforzo per ridurre ulteriormente il numero di quadranti ancora non coperti o coperti solo parzialmente. In tutto sono 54 quadranti. Si riporta l’elenco con le zone a cui si fa riferimento. Si allega il download della figura con la mappa della città e il reticolo di quadranti sovrapposto per capire di cosa stiamo parlando e come raggiungerli. Download Mappa Atlante Urbano formato PDF – Download Mappa Atlante Urbano formato compresso ZIP – Tutta la fascia nord della città con Scampia, Secondigliano e Piscinola: H3, H4, I2, I3, I4, L1, L2, L3, M2, M3, M4, N3, N4 – Ex Ospedale psichiatrico Bianchi N5 – Posillipo G10, G11,G12, F11, F12, E10, E11, E13 – Ex Italsider D12, D13, E12 – Soccavo F8, F9, G8 – Tutta la fascia a nord-est A6, A7, A8, B6, B7, B8, C6, C7, D6, D7, D8, D9, E5, E6, E7, F5, F6 – Zona portuale N9, N10, 09, 010, P10 – Quadranti sparsi N6, N7,N8, P5 I dati vanno inviati al curatore del progetto – prof. Maurizio Fraissinet – o su info@asoim.org Download Mappa Atlante Urbano formato PDF – Download Mappa Atlante Urbano formato compresso ZIP

Documento tecnico scientifico dell’ASOIM per la richiesta della sospensione della caccia in Campania a Moriglione, Quaglia e Beccaccia

L’ASOIM ha prodotto un documento tecnico scientifico, che ha inviato alla Regione Campania, in cui a seguito della sua pluridecennale attività di monitoraggio sul campo, dimostra con dati scientifici e test statistici l’esistenza di un preoccupante calo nelle popolazioni e nella distribuzione di Moriglione (Aythya ferina), Quaglia (Coturnix coturnix) e Beccaccia (Scolopax rusticola), con quest’ultima particolarmente penalizzate anche dai devastanti incendi boschivi dell’estate 2017. Sulla scorta dei dati del documento l’ASOIM chiede alla Regione Campania la sospensione della caccia alle tre specie a partire da quest’anni e per i prossimi tre anni, al fine di consentire una ripresa numerica dei contingenti. Auspica che a questa sua richiesta si associno anche le associazioni ambientaliste e venatorie, entrambe accomunate, anche da punti di vista diversi, dall’esigenza di vedere aumentate le popolazioni di uccelli selvatici. Il documento in pdf è il seguente documento tecnico su specie cacciabili in calo numerico in Campania    

Terzo Atlante degli Uccelli Nidificanti e Svernanti della città di Napoli

IL TERZO ATLANTE DEGLI UCCELLI NIDIFICANTI E SVERNANTI DELL CITTA’ DI NAPOLI. RISULTATI PRELIMINARI AD UN ANNO DALLA CONCLUSIONE Maurizio Fraissinet1,2, Silvia Capasso2,Luciano Bosso1 e Danilo Russo1 1Wildlife Research Group, Dipartimento di Agraria, Università Federico II di Napoli,Via Università 100, 80055 Portici (NA); 2ASOIM onlus, via cavalli di bronzo 95, 80046 San Giorgio a Cremano (NA) Introduzione Il metodo dell’atlante per lo studio dell’avifauna di un territorio, con la realizzazione quindi di mappe distributive delle singole specie mediante l’occupazione o meno dei quadranti di una griglia di riferimento, rappresenta un ottimo strumento di indagine, che tra le tante opportunità ha anche quella della validità del confronto tra mappe di diversi  periodi se rimangono inalterate le metodologie di campionamento e utilizzo della griglia. Registrare l’evoluzione della distribuzione di una specie in un territorio a distanza di tempo, disponendo di mappe basate su griglie identiche, rappresenta una grossa opportunità per lo studio dell’ecologia della specie nel territorio oggetto di ricerca, correlandola con le trasformazioni che il territorio ha subito nel tempo, trasformazioni anch’esse restituite sulla griglia di base (Fraissinet, 2017; Gibbons et al., 2007). (cliccare sull’immagine sotto per il download del Poster) Un lavoro di questo genere può restituire informazioni molto interessanti se si opera su di un territorio urbanizzato, quale è quello di una grande città, perché per definizione tali territori sono soggetti a rapide trasformazioni, e pertanto gli intervalli di tempo utilizzati tra un atlante e un altro, in genere una decina di anni, sono sufficienti a rimarcare le grandi trasformazioni e verificare in che modo le specie di uccelli selvatici hanno reagito ad esse. Il terzo Atlante degli uccelli nidificanti e svernanti nella città di Napoli, realizzato ad una decina di anni dal secondo (Fraissinet, 2006) e ad una ventina dal primo (Fraissinet, 1995) consentirà interessanti spunti di analisi dell’evoluzione delle specie selvatiche che frequentano la città A distanza di un anno dal termine dei rilevamenti sul campo per il periodo riproduttivo,  con una copertura che ha raggiunto il 90% dei quadranti, e a due anni dal termine dei rilevamenti sul campo per lo svernamento, con una copertura del 73,5%, è parso opportuno presentare i risultati preliminari con l’evoluzione della distribuzione di alcune specie che mostrano modifiche consistenti rispetto alle precedenti ricerche.   Area di studio La città di Napoli (compresa tra 40°47’ e 40°54’ Nord e tra 14°07’ e 14°21’ Est) è adagiata ad anfiteatro per circa 8 chilometri sul margine nord-orientale di uno dei golfi più grandi del versante tirrenico italiano. Occupa una superficie di 117,27 chilometri quadrati, abitati da una popolazione residente al 31 dicembre 2016 di 970.185 abitanti (34.315 abitanti in meno rispetto al 2001), per una densità di 8273 abitanti per chilometro quadrato.  L’altimetria varia dagli 0  ai 457 metri sul livello del mare dei Camaldoli. Ricade nella zona bioclimatica a clima meso-mediterraneo accentuato (La Valva e De Natale, 1993-94). I valori climatici degli ultimi 30 anni rivelati nella stazione meteo dell’aeroporto di Capodichino (sito dentro la città) riportano gennaio e febbraio quali mesi più freddi con una media di 4° C di minima e luglio e agosto quali mesi più caldi, con una media, rispettivamente, di 29° e 30° C (Fig.1); il mese con i valori medi minimi di precipitazione è luglio con 24 mm, mentre i più piovosi sono quelli autunnali di ottobre (130 mm), novembre (il più piovoso con 162 mm) e dicembre (121 mm) (Fig.2).     Dal punto di vista vegetazionale l’area urbana napoletana ricade interamente nella Fascia mediterranea (Orizzonte submediterraneo delle sclerofille sempreverdi) (Pignatti, 1979; La Valva et al., 1985).   Metodi Per il metodo di rilevamento dei dati sul campo e la predisposizione della griglia cartografica si è operato in modo da essere il più possibile coincidenti con i metodi utilizzati nelle precedenti ricerche, al fine di rendere comparabili i dati. Il territorio cittadino è stato suddiviso in 142 quadranti di un chilometro di lato per la distribuzione delle specie nidificanti e in 146 quadranti di un chilometro di lato per la distribuzione delle specie svernanti. I quadranti sono ricavati dal sistema UTM. La differenza nel numero dei quadranti tra le due stagioni di rilevamento si spiega con il fatto che per lo svernamento sono stati presi in considerazione anche alcuni quadranti costieri della zona del porto nei quali, per le caratteristiche ambientali del sito, avviene il regolare svernamento ma non la riproduzione. I quadranti che contengono al loro interno frazioni molto ridotte del territorio comunale non sono stati presi in considerazione e accorpati ai quadranti limitrofi. L’archiviazione e la mappatura dei dati sono realizzate mediante l’utilizzo di software GIS, in modo da consentire anche successive elaborazioni ed analisi ambientali. La dimensione dei quadranti – 1 Km di lato – è in linea con gli indirizzi dettati dal Gruppo di Lavoro “Atlanti ornitologici urbani italiani” per una città delle dimensioni di Napoli (Dinetti et al., 1995; Dinetti et al., 1996; Dinetti e Fraissinet, 1998; Dinetti e Fraissinet, 2001). La ricerca è iniziata nella stagione primaverile del 2014 e terminerà in quella del 2018 per i nidificanti; mentre è iniziata nell’inverno 2014/2015 e terminerà nell’inverno 2018/2019 per gli svernanti. Il periodo di rilevamento per la stagione invernale è stato dall’1 dicembre al 28 febbraio e quello di rilevamento per la stagione riproduttiva dal 15 marzo al 15 luglio. I criteri di rilevamento della nidificazione sono stati quelli delle 16 categorie di rilevamento messe a punto dall’European Bird Census Council (EBCC) per la standardizzazione degli Atlanti ornitologici. Per lo svernamento si è fatto riferimento alla sola presenza/assenza. Per alcune specie si è effettuato anche un conteggio assoluto degli esemplari in periodo invernale e delle coppie in periodo riproduttivo. Lo si è fatto per quelle specie che per dimensioni e numeri poco elevati si prestavano ad un conteggio alquanto preciso: Germano reale, Tuffetto, Svasso maggiore, Svasso piccolo, Cormorano, Sula, Airone cenerino, Airone guardabuoi, Sparviere, Poiana, Aquila minore, Gheppio, Falco pellegrino, Gallinella d’acqua, Folaga, Beccapesci, Martin pescatore, Corvo imperiale. Il rilevamento dei dati è avvenuto mediante osservazione diretta sul campo,