La Coturnice – Quaderni della Biodiversità
![](https://www.asoim.org/wp-content/uploads/2016/11/Quaderni_Biodiversita_La_Coturnice_ASOIM.jpg)
“La Coturnice” – Quaderni della Biodiversità n. 3. Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni Daniela Rippa, Gabriele de Filippo, Laura De Riso, Elio Esse, Maurizio Fraissinet, Danila Mastronardi, Domenico Fulgione. Per averne una copia effettuare un bonifico di 5 euro per le spese postali sul conto corrente bancario dell’ASOIM presso la filiale di Banca Etica. L’IBAN è IT81 P050 1803 4000 0000 0164 911 e il conto corrente è intestato a Associazione Studi Ornitologici. Effettuato il versamento inviare una email a info@asoim.org per comunicare la data del bonifico e l’indirizzo a cui si vuole ricevere il libro, specificando anche il nome e cognome. Il libro viaggia come pieghe di libri.
8° Night and Day
![](https://www.asoim.org/wp-content/uploads/2016/06/calore-lucano.jpg)
lo scorso week end del 18 e 19 giugno abbiamo effettuato il nostro 8° Night and Day, questa volta dedicato al massiccio degli Alburni. Vi hanno partecipato Laura Alessio, Camillo Campolongo, Sara Di Bello, Geppino Di Martino, Elio Esse, Maurizio Fraissinet, Patrizia Loffredo, Danila Mastronardi, Alessandro Motta, Ivan Pagano, Stefano Piciocchi, Carmen Russo, Filippo Tatino e il giovane, ma già molto appassionato e attento, Mattia. La parte logistica l’ha curata la nostra socia Sara Di Bello che vive ad Aquara, un paesino degli Alburni. Ed è stata perfetta. Abbiamo dormito al rifugio Panormo, posto a 1300 metri di quota sull’omonimo pianoro, abbiamo mangiato una cena deliziosa con tre primi piatti uno più buono dell’altro, dei formaggi e degli insaccati divini, per non parlare, poi, dei peperoncini verdi arrostiti…. I gestori del rifugio, a sorpresa (ma forse c’è lo zampino di Sara!), ci hanno regalato anche i panini per il pranzo del giorno dopo (con un capocollo da “capogiro”). Sotto il profilo ornitologico vi riporto di seguito la check-list delle specie osservate e alcune considerazioni personali, elaborate però anche con gli altri partecipanti. In primo luogo l’aspetto ambientale. Abbiamo esplorato contesti ambientali molto selvaggi, dove spesso, a perdita d’occhio, non si intravedevano tracce della presenza umana, anche se alcune faggete sono piuttosto giovani e coetanee e alcune vasche di abbeverata sono state trattate chimicamente per pulirle, con la conseguente scomparsa delle forme di vita. Ciononostante abbiamo osservato dei tritoni italici in un’abbeverata non “trattata”. Abbiamo visitato cerrete, faggete, boschi misti di faggio, cerro, carpino nero e acero montano, ampi ginestreti, pianori carsici, pascoli, ma anche rocce e cime di montagne (il Panormo), sponde fluviali (il Calore lucano) e torrentizie (l’Auso), oltre che i centri abitati dei paesini di Ottati, Sant’Angelo a Fasanella, Corleto Monforte e Castelcivita. A Corleto Monforte, in particolare, Sara ci ha fatto conoscere il Museo naturalistico. Un’emozione e un’esperienza indimenticabile per tutti noi. Un Museo faunistico che per cura dei soggetti, abilità espositiva e ricchezza delle collezioni non ha eguali in Campania, e che vi suggeriamo di visitare perché merita davvero. Di seguito la check-list e un breve commento 1. Falco pecchiaiolo 2. Nibbio bruno 3. Nibbio reale 4. Sparviere 5. Poiana 6. Falco pellegrino 7. Quaglia 8. Gabbiano reale 9. Allocco 10. Gufo comune 11. Cuculo 12. Colombaccio 13. Piccione domestico 14. Tortora dal collare 15. Tortora selvatica 16. Rondone comune 17. Rondone maggiore 18. Upupa 19. Picchio verde 20. Picchio rosso maggiore 21. Picchio rosso mezzano 22. Picchio rosso minore 23. Prispolone 24. Tottavilla 25. Ballerina gialla 26. Ballerina bianca 27. Rondine 28. Balestruccio 29. Scricciolo 30. Pettirosso 31. Usignolo 32. Codirosso spazzacamino 33. Codirosso comune 34. Saltimpalo 35. Culbianco 36. Passero solitario 37. Tordo bottaccio 38. Merlo 39. Usignolo di fiume 40. Beccamoschino 41. Fiorrancino 42. Capinera 43. Sterpazzola 44. Occhiocotto 45. Luì piccolo 46. Luì verde 47. Balia dal collare 48. Cincia bigia 49. Cincia mora 50. Cinciarella 51. Cinciallegra 52. Picchio muratore 53. Rampichino comune 54. Rampichino alpestre 55. Rigogolo 56. Averla piccola 57. Ghiandaia 58. Gazza 59. Taccola 60. Cornacchia grigia 61. Corvo imperiale 62. Passera d’Italia 63. Passera mattugia 64. Fringuello 65. Verzellino 66. Verdone 67. Cardellino 68. Fanello 69. Ciuffolotto 70. Zigolo mero 71. Zigolo muciatto 72. Strillozzo Per il Nibbio reale si conferma la presenza di due / tre coppie stimate all’inizio del 2000 da Stefano Piciocchi e Danila Mastronardi e non più verificate successivamente. Per il Nibbio bruno invece non c’erano segnalazioni di nidificazione, sebbene si possa ipotizzare che i vari individui osservati possano provenire dalla sottostante valle del Calore lucano e frequentare quindi gli Alburni solo per motivi trofici. Non si conosceva la presenza del Falco pecchiaiolo sugli Alburni in periodo riproduttivo. Molto interessante la colonia di Rondone maggiore sulla parete del Panormo. E’ una colonia nuova per la Regione e si aggiunge alle poche altre ubicate in siti naturali in Campania. Notevole anche l’osservazione del Picchio rosso mezzano, poco conosciuto e comunque poco diffuso in Campania. L’osservazione del Rampichino alpestre contribuisce a definire in maniera sempre più dettagliata l’areale regionale della specie. Lo stesso dicasi per lo Zigolo muciatto. Importantissima, infine, l’osservazione del Ciuffolotto, sia perché era da un pò che non giungevano osservazioni per questa specie, sia perché finora gli Alburni non rientravano nel suo già ristretto areale riproduttivo regionale.