Abbiamo vinto! Vietata la caccia al Moriglione in Campania!
![](https://www.asoim.org/wp-content/uploads/2018/05/Moriglione_esclusione_calendario_venatorio_Camoania_Fraissinet-1024x682.jpg)
IL MORIGLIONE E’ STATO ESCLUSO DAL CALENDARIO VENATORIO DELLA CAMPANIA Nella giornata di oggi è arrivata la notizia che la Regione Campania ha inviato all’ISPRA il Calendario Venatorio regionale accogliendo la richiesta dell’ASOIM (Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale Onlus) di lasciare fuori dal calendario il Moriglione. E’ un risultato importante per la conservazione della natura e della biodiversità. L’ASOIM aveva segnalato a febbraio, con un documento tecnico scientifico, in una riunione presso la Giunta Regionale, una situazione allarmante per quanto riguardava il Moriglione in Campania. Dall’analisi dei monitoraggi sulle popolazioni di uccelli acquatici svernanti, che l’Associazione conduce dal 2006 ininterrottamente e con metodi standardizzati in tutto il territorio regionale, era emerso un calo evidente della specie, un calo peraltro noto per l’intero continente europeo. Il dato era stato anche validato con test statistici. Il Consigliere del Presidente della Regione per l’agricoltura, la caccia e la pesca, l’avv. Alfieri , nel corso della riunione, tenutasi alla presenza dei consiglieri regionali Muscarà e Borrelli, e di WWF, Legambiente, LIPU e Federcaccia, aveva preso atto del documento e chiesto eventuali controdeduzioni alle associazioni venatorie. In assenza di tali controdeduzioni, e dinanzi ad una reiterata richiesta dell’ASOIM, richiesta a cui hanno aderito i consiglieri regionali Maria Muscarà, Francesco Emilio Borrelli e Antonio Marciano, il vicesindaco della Città Metropolitana, Salvatore Pace, l’ENPA, con Nicola Campomorto e SOS Natura, con Eduardo Quarta, e che ha avuto anche ospitalità sulle pagine di Repubblica con un articolo di Pasquale Raicaldo, la Regione Campania ha deciso di accogliere la richiesta dell’ASOIM di escludere il Moriglione dall’elenco delle specie cacciabili per prossimo calendario venatorio regionale. L’importanza di tale gesto sta anche nella sinergia registratasi per l’occasione tra mondo della ricerca scientifica e istituzioni, nonché nella esemplare applicazione di quanto previsto agli articoli 1, comma 2, e 19, comma 1, della legge quadro sulla caccia (L.157 del 1992) in cui è previsto che le Regioni possano vietare o limitare la caccia alle specie in pericolo. In particolare l’articolo 1, comma 2, dichiara:” L’esercizio dell’attività venatoria è consentito purché non contrasti con l’esigenza di conservazione della fauna selvatica…..”. L’articolo 19, comma 1,dichiara:” Le Regioni possono vietare o ridurre per periodi prestabiliti la caccia a determinate specie di fauna selvatica di cui all’art.18, per importanti e motivate ragioni connesse alla consistenza faunistica o per sopravvenute condizioni ambientali, stagionali o climatiche o per malattie o altre calamità”. Ebbene per il Moriglione ci si trovava pienamente nelle condizioni previste dalla Legge. L’ASOIM desidera ringraziare quindi quanti si sono voluti prodigare per questa iniziativa di tutela di una specie in pericolo. Il Consigliere Alfieri, i consiglieri regionali Muscarà, Borrelli e Marciano, il Vicesindaco Pace, i funzionari regionali con i quali ci siamo confrontati in uno spirito costruttivo, l’ENPA, SOS Natura, Pasquale Raicaldo e il giornale La Repubblica, ma anche, e forse soprattutto, i tanti volontari che ogni inverno, a gennaio, dal 2006 ad oggi, hanno partecipato alle spedizioni di campo organizzate dall’ASOIM per il monitoraggio degli uccelli acquatici nelle zone umide della Campania. Le levatacce prima dell’alba, la sopportazione del vento freddo, a volte della neve o della pioggia, il tutto animato dalla consapevolezza di contribuire al progresso della conoscenza della natura in Campania hanno prodotto un risvolto pratico, e un premio per quanti si prodigano per la difesa della natura. Abbiamo tutti vissuto, quindi, un bel momento di civiltà. Un cordiale saluto Maurizio Fraissinet Presidente dell’ASOIM onlus Altre informazioni: Esclusione del moriglione dalle specie cacciabili nel calendario venatorio della Campania Giù le mani dal Moriglione: “In Campania l’anatra tuffatrice rischia di sparire” Richiesta di esclusione del Moriglione dal Calendario Venatorio Campano
Esclusione del moriglione dalle specie cacciabili nel calendario venatorio della Campania
![](https://www.asoim.org/wp-content/uploads/2018/05/richiesta_esclusione_del_Moriglione_dal_calendario_venatorio_campano_1-765x1024.jpg)
A febbraio l’ASOIM onlus ha prodotto un documento tecnico in cui si dimostra con dati scientifici ed analisi statistiche il calo notevole che sta avendo il Moriglione in Campania (e non solo). Venne inviato anche all’Ufficio Caccia e Pesca della Regione Campania perché gli articoli 1, comma 2, e articolo 19, comma 1, della legge quadro 157 del 1992 e successive modifiche, prevedono che le Regioni possono vitare o limitare la caccia alle specie in pericolo. In particolare l’articolo 1, comma 2, dichiara: “L’esercizio dell’attività venatoria è consentito purché non contrasti con l’esigenza di conservazione della fauna selvatica…“. L’articolo 19, comma 1, dichiara: “Le Regioni possono vietare o ridurre per periodi prestabiliti la caccia a determinate specie di fauna selvatica di cui all’art.18, per importanti e motivate ragioni connesse alla consistenza faunistica o per sopravvenute condizioni ambientali, stagionali o climatiche o per malattie o altre calamità”. Ebbene per il Moriglione è evidente che ci si trovi pienamente nelle condizioni previste dalla Legge. L’ASOIM onlus invita ad associarsi alla richiesta di sospensione dell’attività venatoria sul Moriglione in Campania inviando email alla Presidenza della Regione Campania. Un cordiale saluto Maurizio Fraissinet Presidente dell’ASOIM onlus Altre informazioni: Giù le mani dal Moriglione: “In Campania l’anatra tuffatrice rischia di sparire” Richiesta di esclusione del Moriglione dal Calendario Venatorio Campano
Richiesta di esclusione del Moriglione dal Calendario Venatorio Campano
![](https://www.asoim.org/wp-content/uploads/2024/10/Moriglione_maschio_Fraissinet_esclusione_calendario_venatorio_campano.jpg)
Tra le specie di anatre cacciabili presenti nel Calendario Venatorio della Campania figura anche il Moriglione (Aythya ferina). La specie è inserita negli allegati II/1, III/2 della Direttiva Uccelli; nell’allegato III della Convenzione di Berna e nell’allegato II della Convenzione di Bonn. E’ classificata SPEC 1 da BirdLife International. SPEC 1 vuol dire: “specie il cui stato critico di minaccia è globale e riguarda quindi la specie in tutto il suo areale planetario.” In Europa le ultime stimano riferiscono di 198.000 – 250.000 coppie nidificanti ed una popolazione svernante di 510.000 – 1.140.000 individui, con un trend in decremento sia per la popolazione riproduttiva che per quella invernale (BirdLife International, 2017). In Italia è stimata una popolazione di 150 – 200 coppie nidificanti, in decremento, e una popolazione di 25.488 – 37.173 individui svernanti, anch’essa in decremento (BirdLife International, 2017). La situazione popolazionistica italiana è valutata complessivamente “cattiva” sulla base delle linee guida comunitarie di valutazione dello status conservazionistico delle specie e degli habitat, il Favourable Reference Value (Gustin et al., 2016). In Campania, per il periodo 2006 – 2018, si stima una media annua di 478 individui con un decremento costante nel corso degli anni sia nel numero degli individui svernanti sia in quello delle località. La figura 1 riporta l’andamento del numero di individui osservati a gennaio in Campania dal 2006 al 2018. Forte preoccupazione desta proprio il dato del 2018 con solo 316 individui e 8 località, queste ultime ridotte del 50% rispetto al 2006. Nel volume “Il monitoraggio degli uccelli acquatici in Campania 2006 – 2017”, 16° monografia dell’ASOIM (Fraissinet, 2017) si è operata anche un’analisi statistica sull’andamento della specie utilizzando il metodo TRIM. Il risultato è stato la conferma del decremento (Figura 2). La situazione è preoccupante perché il fenomeno ha dimensione europea e le cause del declino nei quartieri invernali sono molteplici, le più impattanti risultano essere il prelievo venatorio e il cambiamento delle precipitazioni e quindi dei livelli dell’acqua nei corpi idrici, in seguito al cambiamento climatico. Nei luoghi di nidificazione si ipotizza anche una causa legata alla maggiore mortalità degli individui di sesso femminile. La situazione desta non poche preoccupazioni e si ritiene pertanto necessaria l’esclusione della specie dal calendario venatorio regionale per motivi prudenziali stante l’evidente calo numerico delle popolazioni e l’estinzione nel 50% delle località in cui era presente poco più di un decennio fa. L’ASOIM, associazione riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente ai sensi dell’art. 13 della legge 8 luglio 1986 n. 349 con decreto dirigenziale n. 296 del 2. 12.2014, iscritta nello schedario dell’Anagrafe Nazionale Ricerche del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con il codice 53177CYG e riconosciuta Associazione di rilevante interesse culturale dalla Regione Campania ai sensi della L.R. n.49 del 1985, in conseguenza di quanto affermato in precedenza inoltra formale richiesta di esclusione della specie dal calendario venatorio regionale. Il Presidente Prof. Maurizio Fraissinet