20 Monografia ASOIM – Gli Atlanti ornitologici in lingua italiana (Terza edizione – Digitale)
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È disponibile la terza edizione del volume “Gli Atlanti ornitologici in lingua italiana” a cura di Maurizio Fraissinet. Riporta tutti gli Atlanti ornitologici in lingua italiana pubblicata dal 1977 al 2023. Include anche i parzialmente pubblicati, gli ultimati ma non ancora pubblicati e quelli in corso. Sono suddivisi per categorie: Nazionali, Regionali, Provinciali, Urbani, Aree Naturali Protette e Altre tipologie territoriali. In ciascuna categoria poi vengono distinti quelli relativi al periodo riproduttivo e quelli relativi allo svernamento. Per la maggior parte degli Atlanti viene riportata la copertina, il Periodo di Rilevamento, la Superficie in Km2 monitorata, il Numero dei Quadranti, la Tipologia dei Quadranti, la Lunghezza del lato del Quadrante in Km, il Numero dei Rilevatori, il Numero delle specie nidificanti, il Numero medio di specie per quadrante, il Rapporto Non Passeriformi sul Totale delle Specie x 100, il Rapporto Non Passeriformi / Passeriformi. Per una buona parte si riportano anche le specie con la maggiore frequenza di quadranti occupati. L’elenco analitico degli Atlanti è preceduto da una introduzione e da capitoli inerenti la storia del metodo di ricerca dell’Atlante biologico, e ornitologico in particolare, e l’analisi della crescita e della dimensione della realtà italiana. Nella monografia trovano spazio anche l’Atlante degli uccelli nidificanti nella Repubblica di San Marino, il terzo Atlante degli uccelli nidificanti in Svizzera e Liechtenstein e alcuni Atlanti di cantoni svizzeri pubblicati in lingua italiana. Con 203 Atlanti ornitologici pubblicati o parzialmente pubblicati l’Italia è probabilmente il paese che detiene il record mondiale degli Atlanti ornitologici. La monografia vuole quindi portare a conoscenza e valorizzare questo importante patrimonio di conoscenze a cui hanno contribuito negli anni, e continuano a farlo, diverse centinaia di studiosi e appassionati che spinti dall’amore per la natura e per la conoscenza hanno fornito un importante contributo alla conoscenza della distribuzione della biodiversità ornitica presente nel nostro paese. La terza edizione è la ventesima monografia dell’Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale e ne mantiene inalterata l’eleganza editoriale che caratterizza questa prestigiosa collana. La grafica anche in questo caso è curata da Claudio Labriola. Gli Atlanti ornitologici in lingua italiana A cura di Maurizio Fraissinet. Monografia n. 20 – ASOIM Progetto grafico Claudio Labriola Citazione dell’opera: Fraissinet M., 2023 – Gli Atlanti ornitologici in lingua italiana. Monografia n. 20 dell’ASOIM – Edizione digitale (www.asoim.org)
Presentazione “Decalogo dei comportamenti da evitare nelle aree naturali protette” – Carabinieri Forestali – ASOIM
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La mattina di giovedì 26 luglio presso il bellissimo salone dei busti del complesso monumentale di Castel Capuano a Napoli il generale di brigata Ciro Lungo, Comandante della Regione Carabinieri Forestali della Campania, e il prof. Maurizio Fraissinet, Presidente dell’Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale – ASOIM, hanno presentato un “Decalogo dei comportamenti da evitare nelle aree naturali protette”. Uno strumento conoscitivo per educare e sensibilizzare al rispetto della natura dei parchi e delle riserve presenti sul territorio campano, che vengono troppo spesso aggrediti da visitatori insensibili alle bellezze della natura e che quindi fanno danni alla biodiversità, ma anche a chi, invece, vuole recarsi in natura per goderne le bellezze. Il decalogo elenca i comportamenti scorretti e dannosi e, nel contempo, illustra i motivi per cui tali comportamenti possono arrecare danno alla fauna e alla flora selvatica, nonché le norme di legge che li vietano o li regolamentano. Il decalogo è stato presentato in una sala gremita nella quale sedevano i vertici regionali dell’Arma dei Carabinieri, rappresentanti della Guardia di Finanza, della Polizia Metropolitana, dei Vigili del Fuoco, il Presidente del Tribunale di Napoli, magistrati, rappresentanti della Associazioni ambientaliste, presidenti e direttori delle aree naturali protette, docenti universitari. Moderatore del dibattito è stato Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania. Hanno preso la parola il Generale di Corpo d’Armata Andrea Rispoli, comandante interregionale Carabinieri Ogaden, la dr.ssa Elisabetta Garzo, presidente del Tribunale di Napoli, il dr. Pier Paolo Filippelli, Procuratore aggiunto, il dr. Paolo Mancuso, assessore all’ambiente del comune di Napoli, la dr. Rosa Marmo della Regione Campania, i prof. Domenico Fulgione e Antonio Saracino, dell’Università Federico II di Napoli, il prof. Camillo Campolongo del WWF, il dr. Agostino Casillo, presidente del PN del Vesuvio e il dr. Costantino Caturano, presidente del Parco Regionale del Taburno Camposauro, a nome dei presidenti degli enti parco regionali. I vari interventi e il dibattito, oltre che l’illustrazione del decalogo da parte del Generale Lungo e del Prof. Fraissinet, hanno dato vita ad un interessante e proficuo dibattito sulle aree naturali protette e la difesa della natura, intesa anche come bene morale da tutelare. Al termine della manifestazione è stato distribuito il decalogo ai comandi stazione dei CC forestali e alle aree naturali protette. Una copia del Decalogo può essere scaricato cliccando sul pulsante di seguito. Servizio TGR Campania
Risultati dei censimenti invernali degli uccelli acquatici svernanti in Campania – 3-23 gennaio 2022
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Il Racconto Maurizio Fraissinet Il Censimento delle popolazioni di uccelli acquatici svernanti, che si svolge contemporaneamente in 143 paesi, è l’attività annuale di monitoraggio finalizzata a stimare la consistenza delle popolazioni di uccelli che sostano nei corpi idrici di maggior importanza. L’attività si inserisce all’interno del progetto internazionale IWC (International Waterbird Census). Questi censimenti consentono di documentare le variazioni annuali della consistenza delle popolazioni di numerose specie, evidenziandone le variazioni nel tempo, per poter elaborare corrette strategie di conservazione e gestione dell’avifauna acquatica. Da 16 anni per l’intero territorio regionale e da 19 anni per la sola provincia di Caserta, l’ASOIM opera tali censimenti in diverse zone umide della Campania. Da alcuni anni vengono svolti anche in collaborazione con il nodo campano di EBN Italia. Nel gennaio 2022, e più precisamente nel periodo compreso tra il 3 e il 23 gennaio sono state effettuate 81 spedizioni, che hanno coinvolto 37 partecipanti, che hanno visitato 61 località, censendo 25430 uccelli acquatici appartenenti a 65 specie. In questo contesto, poi, domenica 9 gennaio è stata organizzata la “contemporanea”: 32 appassionati hanno visitato, nella sola giornata di domenica, 35 località campane, censendo 54 specie, per un conteggio contemporaneo finalizzato ad evitare doppi conteggi di animali in spostamento da una zona umida ad un’altra. Già i numeri, da soli, riescono a dare l’idea dell’ampiezza e dell’importanza di quanto sia stato fatto in questi giorni. Un lavoro enorme, un impegno notevole, un coordinamento perfetto e una dedizione da parte di tutti i soci che lascia davvero strabiliati. Un’impresa ancora più degna di nota se si considerano i tanti rimasti a casa in quarantena da COVID-19. Ma i numeri non possono dire dei tanti aspetti umani che ci sono dietro questa splendida iniziativa scientifica che ripetiamo ogni anno. Iniziamo a parlarne a dicembre quando, come soci ASOIM, ci incontriamo prima delle feste natalizie per scambiarci gli auguri e per organizzarci per gennaio. Si stabilisce la data della contemporanea, si assegnano le località ai capisquadra (ornitologi esperti dotati di cannocchiale, uno strumento indispensabile per i conteggi) e si aspetta che le feste passino presto per poter iniziare. Nel frattempo vanno formandosi le squadre. I soci si iscrivono a quella e o a quell’altra squadra e ci si organizza per i posti auto a disposizione. Finalmente arriva l’alba del primo giorno di censimenti e si parte. A quel punto è tutto un intreccio di mail e messaggi su cosa si è osservato, su commenti e confronti con quanto si era visto negli anni precedenti, sulle previsioni meteorologiche. Cominciano ad apparire bellissime foto di uccelli osservati e contati. Ma è in campo che accadono le cose più belle: il freddo pungente, i colori dell’alba, quelli degli uccelli posati sull’acqua, l’osservazione di una specie rara o semplicemente l’involo di una poiana posata su di un prato a pochi passi da te, o l’arrivo lento ma possente ed elegante di un airone cenerino che chissà da dove viene ma, chissà perché, si viene a posare a pochi metri da te e tu cominci a scattare foto a più non posso. Capita che mentre stai contando 200, 300, 400 folaghe il cannocchiale inquadri la sagoma di un altro uccello: ti accorgi che non è una folaga. Torni indietro e punti l’obiettivo e metti a fuoco. Si è lei, una moretta tabaccata! E allora tutti a guardare verso di lei e poi a commentare sul sesso, i colori, a valutare quanto se ne stanno vedendo quest’anno. Parte il messaggio per gli altri impegnati altrove e segnali l’osservazione. Non passa molto che ti arrivano altri messaggi: due anche qui, qui niente, qui solo folaghe, e così via Capitano poi gli incontri. Si era concordato che una squadra partisse da nord e un’altra da sud e poi si ci si incontrasse in un determinato punto. È un momento bellissimo. “Cosa hai visto?” “Quante alzavole hai contato?” “Noi finora pochi svassi maggiori ma tanti tuffetti.” E poi ci sono gli sfottò. “Ragazzi ho appena finito di contare 1363 alzavole” e giù i messaggi di risposta “esagerato!”, “ma sei sicuro? Ricontale per essere certo di non aver sbagliato”. E poi il tramonto, l’arrivo dei cormorani al dormitorio, ma anche la stanchezza, il freddo che comincia a fiaccare le nostre resistenze. L’ultimo cormorano che arriva al dormitorio quando ormi è quasi buio rappresenta il segnale per dire basta e andare, tutti insieme, a bere una tanto desiderata cioccolata calda. Ed è davanti alla tazza calda che cominciano i commenti: “l’anno scorso c’erano più folaghe”, “quest’anno le alzavole hanno fatto il pieno”, “ma che ci facevano quei due combattenti alle Soglitelle” “Avete visto, Alessio ha contato 57 gabbiani corsi”, “fammi vedere com’è venuto in foto l’airone cenerino”. Tutti ci credono e nessuno vuole mancare, anche chi quest’anno è stato impedito da vicende familiari, ma lo stesso ha trovato il tempo per andare a contare i cormorani nel tratto di costa sotto casa (grande Geppino!), chi ha deciso di riprendere a uscire per la prima volta dopo l’operazione proprio in occasione dei censimenti (grande Stefano! e grande Marcello che ci sei riuscito!). E quelli che sono in quarantena e non vedono l’ora di avere il tampone negativo per aggregarsi (ce l’hai fatta Patrizia!). E il rivedersi dopo giusto un anno con coloro che ci aprono i cancelli delle zone chiuse al pubblico e ci chiedono come sta andando quest’anno, e aspettano che poi gli inviamo la check-list di cosa abbiamo visto (Ciao Mario e ciao Remigio). Dietro quei numeri così importanti c’è tanta umanità, c’è tanta passione, c’è tanto amore per la natura, c’è gente bella che si gode la bellezza della vita su questo Pianeta. I partecipanti all’edizione 2022: Beatrice Bigu, Marcello Bruschini, Annamaria Cafieri, Mario Caniglia, Paolo Caruso, Paola Conti, Marco D’Errico, Angela De Laurentis, Anna Digilio, Giuseppe Di Martino, Lucio Dinacci, Bruno Dovere, Diego Errico, Elio Esse, Giuseppe Farace, Maurizio Fraissinet, Silvana Grimaldi, Claudio Labriola, Rossella Lanzieri, Patrizia Loffredo, Armando Maglio, Vincenzo Mancini, Danila Mastronardi, Lucia Migliaccio, Alessandro Motta, Luca Nelisio, Gianluca Nunziata Rega, Giuseppe Pesapane,
Le Monografie dell’ASOIM – Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale
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a cura di Maurizio Fraissinet La collana delle Monografie dell’ASOIM rappresenta una delle più interessanti produzioni editoriali in ambito ornitologico del continente europeo. I 20 volumi pubblicati dal 1989 al 2025 rappresentano un patrimonio di conoscenze ornitologiche e naturalistiche di grande interesse per la Regione Campania per l’Italia più in generale. Un contributo scientifico enorme che viene anche presentato con una ricercatissima grafica editoriale, che le rende anche di gradevole lettura. Spaziano su diversi campi avendo riguardato atlanti ornitologici a diversa scala, vari taxa della classe degli Uccelli, atti di convegni, Lista Rossa, singole specie ornitiche di grande valore naturalistico. Di seguito le presentiamo una ad una. Prima però desideriamo ringraziare le tantissime persone che, negli anni, hanno permesso di realizzare questa produzione così prestigiosa. Alcune di queste purtroppo ci hanno anche lasciato nel corso del tempo. Un ringraziamento ai tanti ornitologi e fotografi naturalisti che hanno fornito in maniera disinteressata il loro tempo e le loro competenze, gli artisti che hanno realizzato le copertine e i disegni, le istituzioni che hanno sostenuto il progetto. In primis la Regione Campania che contribuendo economicamente alla pubblicazione di 12 dei 19 volumi si è conquistata il titolo di una delle Regioni europee più impegnate nel sostegno alla editoria naturalistica, ma anche la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Napoli, l’Università degli Studi di Napoli Federico II, il Museo delle Scienze Agrarie di Portici, l’Amministrazione Provinciale di Napoli, il Comune di Castello Matese. Un grazie anche ai privati che sono intervenuti economicamente a sostegno di alcune pubblicazioni: Banca Popolare di Torre del Greco, Agriturismo I Fondi di Baia, Electa Napoli, Tess – Costa del Vesuvio SpA, Maurizio Fraissinet, Stefano Giustino. 1. Maurizio Fraissinet e Mario Kalby, 1989 – Atlante degli uccelli nidificanti in Campania (1983-1987). Monografia 1 dell’ASOIM Regione Campania ed., Napoli. Pp 222. Riporta i dati dell’Atlante ornitologico regionale, il terzo atlante regionale italiano in ordine di pubblicazione. Il libro contiene anche due fogli lucidi relativi alla idrografia e ad una carta altimetrica della Campania da sovrapporre alle mappe distributive degli uccelli in periodo riproduttivo. Realizzato con il contributo della Regione Campania Patrocinio dell’Assessorato all’Agricoltura, Caccia, Pesca e Foreste della Regione Campania, Università degli Studi di Napoli Dipartimento di Zoologia, Società dei Naturalisti in Napoli, WWF Italia – Delegazione Campania, LIPU – Ufficio Regionale per la Campania. Prefazioni di Ferdinando Clemente di San Luca, Bruno Massa e Virgilio Botte. Testi di Umberto Atripaldi, Paola Carrabba, Paola Conti, Gabriele de Filippo, Angela De Vita, Giuseppe Di Martino, Gennaro Esposito, Maurizio Fraissinet, Lucilla Fusco, Maria Grotta, Mario Kalby, Antonio Lubrano Lavadera, Luciano Marcello, Danila Mastronardi, Mario Milone, Rosario Notaro, Stefano Piciocchi, Sergio Scebba. Foto di Umberto Atripaldi, Raffaele D’Anselmo, Maurizio Fraissinet, Livio Genovese, Mario Kalby, Mario Lo Bianco, Stefano Piciocchi, Andrea Simoni. La copertina e le tavole in bianco e nero all’interno sono di Antonio Lubrano Lavadera. 2. Maurizio Fraissinet e Mario Milone, 1992 – Migrazione e inanellamento degli uccelli in Campania. Monografia n.2 dell’ASOIM, Regione Campania ed., Napoli. Pp. 165 Riporta i dati delle tante stazioni di inanellamento, o delle singole spedizioni, che hanno operato in Campania dalla metà degli anni ’70 al 1991. Un periodo nel quale la Campania risultava essere la prima Regione dell’Italia centro-meridionale e la quinta in ambito nazionale per numero di inanellamenti. Realizzato con il contributo della Regione Campania Assessorato Agricoltura, Caccia, Pesca e Foreste e la collaborazione del Dipartimento di Zoologia dell’Università degli Studi di Napoli. Il primo di un periodo contrassegnato da una collaborazione con la casa editrice Electa Napoli che si concluderà con la Monografia n.5. Prefazioni di Alfredo Pozzi e Gian Carlo Carrada Testi di Paola Carrabba, Gabriele de Filippo, Maurizio Fraissinet, Lucilla Fusco, Maria Grotta, Mario Kalby, Antonio Lubrano Lavadera, Mario Milone, Sergio Scebba, Dino Vitiello. Foto di Maurizio Fraissinet. Realizzazione grafica di ElectaNapoli. Copertina e tavole in bianco e nero all’interno di Antonio Lubrano Lavadera. 3. Maurizio Fraissinet, Maria Grotta M e Stefano Piciocchi, 1994 – La Lista Rossa degli Uccelli in Campania. Monografia n.3 dell’ASOIM. Electa Napoli ed., Napoli. ISBN 88 435 4782 8 Pp. 61 La prima Lista Rossa degli Uccelli della Campania. Prefazioni di Fulco Pratesi e Mario Milone Testi di Maurizio Fraissinet, Maria Grotta e Stefano Piciocchi Foto di Maurizio Fraissinet e Stefano Piciocchi. Realizzazione grafica di ElectaNapoli. Copertina e tavole in bianco e nero all’interno di Antonio Lubrano Lavadera. 4. Maurizio Fraissinet (a cura di), 1995 – Atlante degli uccelli nidificanti e svernanti nella città di Napoli. Monografia n.4 dell’ASOIM. ElectaNapoli ed., Napoli. ISBN 88 435 4822 0 Pp. 263 Il terzo atlante ornitologico degli uccelli nidificanti in ambito urbano e il secondo per gli uccelli svernanti nella storia dell’ornitologia italiana. Realizzato con il contributo della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Napoli e della Banca di Credito Popolare di Torre del Greco, con il patrocinio della Regione Campania e del Comune di Napoli e la collaborazione del Dipartimento di Zoologia dell’Università degli Studi Federico II di Napoli. Prefazioni di Maciej Luniak e Rakesh K. Rastogi Testi di Francesco Ausiello, Paola Carrabba, Paola Conti, Diletta Coppola, Silvana Del Gaizo, Ermanno De Pisi, Rino Esposito, Maurizio Fraissinet, Maria Grotta, Roberto Guglielmi, Fulvio Mamone Caprio, Danila Mastronardi, Mario Milone, Patrizia Mirabella, Armando Nappi, Stefano Piciocchi, Claudio E. Rusch Foto di Maurizio Fraissinet. Disegni di Roberto Guglielmi. Copertina e tavole in bianco e nero all’interno di Antonio Lubrano Lavadera. 5. Maurizio Fraissinet, Diletta Coppola, Silvana Del Gaizo, Maria Grotta e Danila Mastronardi D., 1996 – Atti del Convegno nazionale l’avifauna degli ecosistemi di origine antropica: zone umide artificiali, coltivi, aree urbane. Monografia n. 5 dell’ASOIM, Electa Napoli ed., Napoli. ISBN 88 435 5224 4 Ospita gli Atti del Convegno Nazionale “L’avifauna degli ecosistemi di origine antropica: zone umide artificiali, coltivi, aree urbane”, tenutosi a Napoli il 26 e 27 novembre 1994. Realizzato con il contributo dell’Assessorato alla Cultura della Regione Campania, con il patrocinio della Regione Campania e del Dipartimento di Zoologia dell’Università degli Studi Federico II di Napoli. Prefazione di Maurizio Fraissinet Testi di
19 Monografia ASOIM – Gli Atlanti ornitologici in lingua italiana (Seconda edizione – Digitale)
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Gli Atlanti ornitologici in lingua italiana A cura di Maurizio Fraissinet. Monografia n. 19 – ASOIM Progetto grafico Claudio Labriola Citazione dell’opera: Fraissinet M., 2021 – Gli Atlanti ornitologici in lingua italiana. Monografia n. 19 dell’ASOIM – Edizione digitale (www.asoim.org)
18 Monografia ASOIM – Ciconiformi, Suliformi e Pelecaniformi della Campania
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È stata pubblicata la Monografia n.18 dell’ASOIM. Si intitola “Ciconiformi, Suliformi e Pelecaniformi della Campania”, con sottotitolo “Cicogne, Sula, Cormorani, Ibis e Aironi della Campania”. È curata da Maurizio Fraissinet, ma con i suoi 28 autori può essere considerata un’opera corale per chi, come noi dell’ASOIM, crede che l’ornitologia si debba fondare anche sulla partecipazione e il coinvolgimento. Solo così si possono ottenere i risultati ai quali l’ASOIM ormai ci ha abituati. 18 monografie pubblicate dal 1989 ad oggi rappresentano infatti un patrimonio culturale costruito nel tempo e che ha portato anche alla crescita della partecipazione di sempre più persone, opportunamente formate, alla raccolta dei dati in campo. Se a questo si aggiunge che i libri sono decisamente belli e molto curati, oltre che sotto l’aspetto scientifico anche per la parte grafica, si comprende che l’ASOIM abbia realizzato e stia portando avanti uno dei progetti di ricerca e divulgazione scientifica più interessanti a livello europeo. Il libro Sulle Cicogne, la Sula, i Cormorani, gli Ibis e gli Aironi della Campania, di 117 pagine e con numerose foto a colori, riporta i dati relativi ad una ventina di specie, incluso le accidentali. Per 17 di queste, quelle cioè nidificanti e/o svernanti, si riporta un ampio testo con tutto quanto è noto in Campania per ciascuna specie. I testi sono affiancati dalle mappe distributive delle specie nidificanti, applicando il metodo dell’atlante ornitologico, e i grafici con gli andamenti per il periodo invernale e riproduttivo. Per le specie svernanti di cui si dispone di un numero sufficiente di dati è stata calcolata anche la periodicità delle oscillazioni nel numero di esemplari delle popolazioni. Un’analisi che fino ad ora pochi hanno fatto nel nostro paese. Capitoli sulla sistematica dei gruppi tassonomici trattati, sulle zone umide della Regione e sui dati noti per le specie accidentali e aufughe riscontrate negli anni in Campania completano l’opera. La prefazione è stata curata da Lucio Bordignon, ornitologo, dal Prof. Stefano Mazzoleni, Direttore del Museo delle Scienze Agrarie di Portici, e dalla dottoressa Rosa Marmo, dirigente della Unità Operativa della Regione Campania sulla Gestione delle risorse naturali protette, la Tutela e salvaguardia dell’habitat marino e costiero, sui Parchi e riserve naturali. Il Patrocinio del Museo delle Scienze Agrarie di Portici, del Wildlife Research Unit e del Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli elevano il prestigio dell’opera, così come il contributo della Regione Campania, che da tempo sostiene le pubblicazioni dell’ASOIM, e che dimostra in tal modo anche quanto la collana delle monografie ASOIM sia considerata importante per la divulgazione e la conoscenza del patrimonio naturalistico della Campania. Per avere una copia scrivere a info@asoim.org
Breve analisi dei censimenti degli uccelli acquatici svernanti in Campania effettuati nel gennaio 2020
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Il monitoraggio del gennaio 2020 rappresenta il 15° anno continuativo di censimenti per la Campania e il 18° anno consecutivo per la Provincia di Caserta. L’impegno organizzativo, come ogni anno, è stato notevole. La complessità, ma nel contempo anche l’efficienza della macchina organizzativa si comprende dai numeri. Nel periodo 7 – 24 gennaio sono state effettuate 64 spedizioni in 47 zone umide; hanno partecipato 43 rilevatori; sono stati contati 20.886 uccelli acquatici di 59 specie. Da segnalare che per la prima volta abbiamo avuto la partecipazione di due ornitologi stranieri: un francese e un turco. La tabella con i dati finali distribuiti per provincia e totali per la Campania (Download PDF). La tabella riporta, per confronto, anche i totali dei due anni precedenti. Una succinta analisi ornitologica mette in evidenza un record di località per il Fischione – 12 – , per l’Alzavola – 17 – , per il Tuffetto – 20 – e per lo Svasso maggiore: 25. Per quattro specie abbiamo registrato i record nei conteggi per il periodo dei 15 anni di monitoraggio: il Falco di palude con 50 esemplari, il Chiurlo maggiore, anch’esso con 50 esemplari, il Martin pescatore – 22 esemplari -: un esemplare in più rispetto al record del 2019 e Tarabuso con 4 esemplari, di cui 3 insieme sul Lago Matese. Per altre specie invece abbiamo registrato il secondo valore assoluto per i 15 anni di monitoraggio: Moretta tabaccata, con 39 esemplari; Tuffetto, con 191 esemplari; Pavoncella, con 3500 esemplari; Piovanello pancianera, con 247 esemplari. Per la prima volta abbiamo osservato il Cavaliere d’Italia, con 2 esemplari che stazionano alle Soglitelle, e il Mignattaio, con 4 esemplari che frequentano le zone umide costiere del litorale domitio, e la Berta maggiore, con 97 esemplari osservati lungo le coste, peraltro tutte viste durante la contemporanea del 12 gennaio e quindi senza il possibile errore del doppio conteggio in cui si può incorrere nelle specie molto mobili. Interessante anche il dato dei Gabbiani corallini osservati lungo le coste del Cilento meridionale: abbiamo contato 73 esemplari nei pressi della Foce del Bussento. Non si è visto quest’anno invece il Piovanello tridattilo. Va precisato, inoltre, che per alcune specie i valori riportati in tabella non possono essere considerati esaustivi. Vanno considerati sottostimati per le difficoltà oggettive di censimento caratteristiche della specie. E’ il caso del Porciglione che può passare inosservato per le abitudini schive e poco sonore in periodo invernale. Anche il dato del singolo Fratino al momento non è interpretabile perché gli esemplari potrebbero essersi trovati distanti dagli osservatori nel periodo in cui sono stati in zona. Allo stesso modo anche i dati relativi alle berte o agli stercoraridi sono legati alla maggiore o minore vicinanza alla costa per il periodo. Distanze che possono dipendere da fattori climatici, trofici, marini, ecc. Non entro nel merito degli andamenti sul lungo periodo dei censimenti (15 anni) perché non è questa la sede e perché richiedono analisi di un certo dettaglio specifico e supportate statisticamente. Riferendoci però ai dati degli ultimi anni si può dire che Codone, Moriglione e Airone cenerino mostrano una certa stabilità, il Germano reale è invece in calo, un calo piuttosto brusco lo mostra invece lo Svasso piccolo. Una tendenza all’incremento la si osserva in Moretta tabaccata, Cormorano, Falco di palude, Pavoncella, Chiurlo maggiore e Martin pescatore. Uno sguardo alle altre specie non comprese in tabella e che si basa però sulle sensazioni personali, non essendo censite secondo criteri metodologici, porta a segnalare un’ampia diffusione e un buon numero, maggiore rispetto agli anni precedenti della Ballerina gialla, e il buon numero di Pendolini osservati. In chiusura è doveroso ringraziare l’ENEL che ci ha concesso anche quest’anno i permessi di accesso per i bacini idroelettrici del casertano che ha in gestione e tutti i rilevatori. Mi auguro che anche quest’anno si siano divertiti e appassionati come ogni anno a gennaio: Giuseppe Albano, Beatrice Bigu, Kerem Ali Boyla (Turchia), Leandro Buongiovanni, Annamaria Cafieri, Camillo Campolongo, Mario Caniglia, Christian Chandellier (Francia), Rosa Di Luce, Lucio Dinacci, Bruno Dovere, Diego Errico, Elio Esse, Giuseppe Farace, Maurizio Fraissinet, Marco Geremicca, Martina Giannattasio, Silvana Grimaldi, Daniele Iamunno, Ringo Iamunno, Raffaele Imondi, Claudio Labriola, Rossella Lanzieri, Remigio Lenza, Patrizia Loffredo, Vincenzo Mancini, Sabrina Marsala, Danila Mastronardi, Lucia Migliaccio, Salvatore Mirra, Alessandro Motta, Luca Nelisio, Gianluca Nunziata Rega, Giuseppe Pesapane, Stefano Piciocchi, Federica Pinto, Alfonso Piromallo, Andrea Sorrentino, Sergio Tanga, Filippo Tatino, Marilena Terminio, Alessio Usai, Sara Varriale. Maurizio Fraissinet
Visita all’Oasi delle SOGLITELLE
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La mattina di domenica 2 giugno abbiamo visitato le “nuove” SOGLITELLE. Ad attenderci c’era Mimmo Cristofari della LIPU. “Nuove” perché le Soglitelle sono state oggetto di lavori finanziati dalla Regione Campania che hanno portato alla realizzazione di un centro visita, capanni, percorsi, recinzioni, sbarre e cancelli a limitare l’accesso alle auto e a visitatori “poco graditi”. Per lungo tempo tutto ciò è rimasto però “congelato” in attesa di trovare una soluzione gestionale. Da qualche mese LIPU e Istituto di Gestione della Fauna, nell’ambito di un progetto finanziato da Fondazione con il Sud, hanno iniziato a gestire quest’area cominciando ad avviare ricerche scientifiche e recuperando le opere e le recinzioni realizzate per finalizzarle anche ad una fruizione controllata e compatibile con le esigenze di conservazione. Per il mese di giugno hanno previsto alcune visite riservate ad Associazioni e gruppi di volontariato. La prima Associazione ad essere stata invitata è stata l’ASOIM. Siamo stati accolti da Mimmo Cristofari della LIPU e abbiamo potuto visionare tutto quanto è stato fatto e si sta facendo. È stato un momento particolarmente emozionate per chi ricorda altri momenti, quelli terribili del passato quando chi entrava con binocoli, cannocchiali e macchina fotografica era minacciato e pedinato da parte di figure aggregate a clan camorristici. Le Soglitelle rappresentano infatti un emblema della lotta contro il bracconaggio. Volontari della LIPU, affiancati dalle forze dell’ordine, e in particolare dagli uomini che agivano sotto il comando del Colonnello Costa, oggi Ministro dell’Ambiente, e dall’Arma dei Carabinieri, comandata dal comandante “Ultimo”, noto per essere stato l’artefice dell’arresto di Riina, avviarono una vera e propria battaglia contro camorra e bracconieri. Appostamenti notturni, inseguimenti, sparatorie, minacce. Furono momenti difficili. Se entravi con l’auto negli sterrati tra le vasche venivi seguito da auto con a bordo persone che ti sorvegliavano a distanza. Nessuno ha ceduto, nessuno si è scoraggiato e la lotta è proseguita passo dopo passo negli anni. Dapprima sono scomparsi i bracconieri, poi si sono smantellati i bunker costruiti dalla camorra per far sparare nascosti agli uccelli acquatici, poi si è inserito il sito all’interno della Riserva Naturale Foce Volturno – Costa di Licola, poi si è iniziato un lungo e lento processo di sensibilizzazione nei confronti della Regione affinché realizzasse un piano di recupero. Nel frattempo l’area diveniva uno dei luoghi più importanti dell’Italia meridionale per l’avifauna. Alla fine ha vinto lo Stato ed oggi quei momenti sono solo un ricordo, o forse sono parte della storia della lotta al bracconaggio nel nostro paese. La nostra visita è stata impreziosita dall’osservazione di oltre 30 specie di uccelli. Di seguito un po’ di foto della Splendida giornata trascorsa.
Censimenti IWC e Contemporanea del 13 gennaio 2019
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Cari amici, se non lo avete ancora fatto ripulite le lenti dei vostri cannocchiali, binocoli e teleobiettivi. Si avvicina il momento dei censimenti IWC di gennaio. La finestra temporale di quest’anno è 7 – 24 gennaio 2019. Di seguito troverete tutte le località che contiamo di ricoprire per ciascuna delle province campane. Quest’anno, grazie ai nuovi soci Beatrice Bigu e Diego Errico, potremo coprire anche le foci dei fiumi cilentani. Per le località della Provincia di Caserta, Benevento e il Lago Patria organizziamo anche quest’anno la Contemporanea. Siamo alla sesta edizione. La data scelta per quest’anno è domenica 13 gennaio. Locandina, molto bella, è stata disegnata dal bravissimo Claudio Labriola. Di seguito riporto prima le località per la contemporanea con i capi squadra a cui ci si deve aggregare e da contattare per l’appuntamento: – Lago Matese, Lago Gallo, Lago Letino e Le Mortine: Maurizio Fraissinet – Invaso di Presenzano, Torcino, Lago di Capriati, Le Mortine: Danila Mastronardi ed Elio Esse – Variconi, Le Soglitelle: Alessio Usai – Canale di Agnena, Foce Agnena, Foce Regi Lagni, Lago Patria: Alessandro Motta e Filippo Tatino – Stagno lavapiatti di Castelvolturno, Depuratore Regi Lagni, Salicelle e Lago di Falciano: Bruno Dovere e Annamaria Cafieri – Invaso di Campolattaro: Vincenzo Mancini – Lago di Occhitto: Camillo Campolongo – Pantano Serretelle: Camillo Campolongo e Costantino Tedeschi – Lago Telese e Torrente Grassano: Silvana Grimaldi Di seguito invece le zone umide delle altre province che devono essere monitorate nel periodo 7 – 24 gennaio: Provincia di Napoli Lago Fusaro (dormitorio Cormorani) Lago d’Averno Lago Lucrino Lago Miseno Lago Grande degli Astroni Foce Sarno (dormitorio Cormorani) Litorale vesuviano Costa di Nisida (dormitorio Cormorani) (facoltativo) Agnano Litorale Bagnoli Porto di Baia Litorale città di Napoli Litorale di Castellammare (facoltativo) Lufrano Provincia di Avellino Invaso di Conza ( dormitorio Cormorani) (Oasi WWF) Lago del Dragone Provincia di Salerno Oasi WWF di Serre – Persano (dormitorio Cormorani) Invaso dell’Alento Hera Argiva Foce del Fiume Picentino Foce del Fiumarello Lido Lago Velina Foce Tusciano Longola Foce Sele Sorgenti del Sarno – Rio Marina (facoltativo) Foce Fiumarello Porto di Agropoli Foce Alento Foce Mingardo Foce Bussento Foce Lambro Torrente Palistro Foce Solofrone Saranno giornate intense di ornitologia, piacevoli, interessanti e divertenti. Non vediamo l’ora di iniziare. Io conto di fare come ogni anno, oltre la contemporanea, l’Oasi di Persano, le zone umide della costa salernitana fino alla foce del Sele, le zone umide della Provincia di Avellino, il litorale vesuviano e la foce del Sarno e altro se mi trovassi del tempo libero. Insomma che il monitoraggio abbia inizio! Maurizio Fraissinet
Contemporanea del 13 gennaio 2018 – Risultati e Considerazioni
![](https://www.asoim.org/wp-content/uploads/2018/01/ASOIM_Locandina_contemporanea_13_gennaio_Labriola_2018_2000px-724x1024.jpg)
Cari amici, si è svolta anche quest’anno la nostra “Contemporanea“. E’ stata la quinta e sta diventando quindi un appuntamento fisso che incontra il gradimento di tante persone. Anche le locandine di Claudio Labriola stanno diventando un qualcosa da collezionare. I dati sono completi e possiamo quindi compararli con quelli dell’anno precedente. Quest’anno hanno partecipato 30 persone, un buon numero, furono 23 lo scorso anno. Quello che forse è stato meno positivo è stata la disuguaglianza nella distribuzione, con le località matesine molto gettonate e quelle del litorale domitio e sannite con meno persone. L’anno scorso non fu così, ma comunque ciò ci deve indurre a lavorare per un maggiore coinvolgimento di altre persone, anche nuove e alle prime armi, per le varie località. Le località visitate sono state 21, furono 18 lo scorso anno. Un’analisi complessiva dei dati delle singole località mostrerebbe complessivamente un calo di presenze, a fronte di una biodiversità che sembrerebbe essere inalterata, con qualche eccezione per il Lago di Falciano e il Lago Matese. Va detto anche che in quel giorno c’è stato un forte vento freddo che deve aver condizionato la visibilità di diverse specie, con animali che probabilmente hanno preferito restare nei canneti e non mostrarsi. 48 sono state le specie di uccelli acquatici osservate, furono 47 lo scorso anno, con qualche novità rispetto all’ultima edizione. Le più interessanti, a mio giudizio, sono risultate il Falco pescatore e il Gambecchio nano. Tutti Voi potrete trarre le considerazioni sulle quantità complessive e il confronto con i dati dell’edizione precedente. A me sono venute le seguenti considerazioni. Sul dato complessivo, quello che sembrava un calo della Folaga in realtà sembra non essersi verificato, mentre al contrario, con l’eccezione di Mestolone, Germano reale e Moretta tabaccata, c’è stato per diverse specie di anatre. Si vada a vedere il dato dell’Alzavola. Dato che diviene ancor più marcato se si va a vedere il risultato regionale finale, cosa che pubblicheremo a breve. Notevole il dato della Poiana, davvero numerosa e onnipresente, anche se non rientra nel novero delle specie acquatiche. Si conferma lo svernamento di due Gru alle Soglitelle, come avvenne anche lo scorso anno. Alcuni valori riportati, è il caso ad esempio, del Piviere dorato, ma non solo, sono inferiori a quelli reali. I dati finali però saranno più vicini alla realtà perché, come facciamo sempre, abbiamo visitato più volte le località interessanti e abbiamo acquisito più dati sia numerici che di specie, che sono sfuggite al censimento del 13 gennaio. Facciamo questo ogni anno perché vogliamo che il monitoraggio sia quanto più preciso possibile e l’organizzazione dell’ASOIM, con l’entusiasmo dei suoi soci, lo consente. Quello che i dati non possono dire però è il divertimento, la passione, il piacere di stare insieme e di contribuire a un progetto che, anno dopo anno, si arricchisce sempre di più. Nella galleria di immagini riportata qui sotto tante foto dei bei momenti trascorsi in natura, altre foto le trovate sulla nostra pagina Facebook. Grazie a tutti Il Presidente Maurizio Fraissinet [envira-gallery id=”1764″]