ASOIM

15° Night and Day ASOIM – 15 e 16 giugno 2024

Si è svolto il 15 e 16 giugno in un territorio estremamente selvaggio e spopolato il 15° Night and Day dell’ASOIM. Ha interessato la valle del Calore salernitano, la valle dell’Alento, il Monte Stella. Lo spopolamento e la selvaticità dei luoghi ha creato non pochi problemi nei collegamenti via internet e negli spostamenti. Ma si sa un ornitologo non si ferma dinanzi a nulla.   Hanno partecipato 14 rilevatori divisi in 3 squadre:Annamaria Cafieri Christian Chandellier Olimpia De Simone Giuseppe Di Martino Bruno Dovere Arturo Fontanelli Maurizio Fraissinet Danila Mastronardi Alessandro Motta Luca Nelisio Giuseppe Pesapane Carmen Russo Sergio Tanga Daniel Truocchio   Sono state contattate 83 specie, di seguito la check-list con anche i numeri degli individui visti per alcune specie:1.    Germano reale 22.    Succiacapre3.    Rondone comune4.    Rondone maggiore5.    Cuculo 6.    Colombo domestico7.    Colombaccio8.    Tortora selvatica 9.    Tortora dal collare10.    Folaga 111.    Tuffetto 512.    Svasso maggiore 613.    Gabbiano reale 814.    Cormorano 1 giov.15.    Ibis sacro16.    Tarabusino 17.    Airone guardabuoi 218.    Airone cenerino 419.    Garzetta 520.    Falco pecchiaiolo 421.    Sparviere 222.    Nibbio bruno 223.    Nibbio reale 124.    Poiana 1325.    Barbagianni26.    Civetta 27.    Assiolo28.    Allocco 29.    Martin pescatore 30.    Gruccione31.    Upupa32.    Picchio rosso mezzano33.    Picchio rosso minore34.    Picchio rosso maggiore35.    Picchio verde36.    Gheppio 1337.    Falco pellegrino 338.    Averla capirossa39.    Rigogolo40.    Ghiandaia41.    Gazza42.    Taccola43.    Cornacchia grigia44.    Corvo imperiale 1445.    Cinciarella 46.    Cincia mora47.    Cinciallegra 48.    Rondine49.    Balestruccio50.    Usignolo di fiume51.    Codibugnolo 52.    Luì piccolo53.    Luì verde54.    Canapino comune55.    Beccamoschino 56.    Capinera57.    Occhiocotto58.    Sterpazzola59.    Sterpazzolina60.    Fiorrancino 61.    Scricciolo62.    Picchio muratore63.    Rampichino 64.    Storno65.    Merlo 66.    Tordela 67.    Usignolo 68.    Pigliamosche69.    Pettirosso 70.    Codirosso comune71.    Passero solitario72.    Saltimpalo73.    Passera d’Italia74.    Passera mattugia75.    Ballerina gialla76.    Ballerina bianca77.    Fringuello78.    Verdone79.    Cardellino80.    Verzellino81.    Zigolo nero82.    Zigolo muciatto83.    Strillozzo Siamo riusciti a coprire diversi quadranti del Progetto per il Nuovo Atlante degli Uccelli Nidificanti in Campania. Alcuni, proprio per la selvaticità del territorio, non erano ancora stati mai visitati da ornitologi. La sera del sabato, sudati, stanchi e malconci ci siamo abbandonati ad una cena mediterranea elaborata dalla chef dell’agriturismo Corbella, ambasciatrice della cucina mediterranea nel mondo per conto di Slow Food. Maurizio

Cosa fa l’ASOIM

Nel corso dell’Ultimo Consiglio Direttivo abbiamo voluto fare il punto della situazione ed elencare tutte le attività in cui è impegnata l’ASOIM o che ha da poco portato a termine. In tal modo i soci potranno anche orientarsi nel caso volessero partecipare ad alcune delle attività. In primo luogo i tre progetti conclusi: Il 5° corso di disegno naturalistico, condotto da uno dei più grandi disegnatori naturalistici italiani: Marco Preziosi;  il 4° corso di Bird-Watching, uno dei più belli mai realizzati, con 22 iscritti molto motivati, che hanno risposto con molto entusiasmo e interesse e che ora stanno anche collaborando alle nostre iniziative; l’8° Night and Day del quale parleremo in dettaglio nel notiziario su Picus, ora vorrei solo ricordare che abbiamo esplorato per due giorni (14 persone divise in 4 squadre) il massiccio montuoso degli Alburni, in provincia di Salerno, da più di un decennio non percorso da ornitologi in maniera massiccia e pianificata. Abbiamo osservato 73 specie, alcune delle quali di grande interesse su scala regionale e nazionale.   I progetti e le attività in corso – Le ricerche sulla riproduzione della Ghiandaia marina in Campania, coordinate da Danila Mastronardi con il coinvolgimento di un bel gruppo di soci che stanno uscendo in questi giorni per i rilevamenti. – Il monitoraggio della nidificazione della Cicogna nera. E’ stata già fatta una prima spedizione, una seconda sarà fatta a metà luglio. Dal 2009 l’ASOIM segue la nidificazione di due coppie di Cicogna nera lungo il Fiume Ofanto. Le attività sono coordinate da Maurizio Fraissinet. – L’Atlante degli uccelli nidificanti e svernanti nella città di Napoli. E’ coordinato da Maurizio Fraissinet e supportato tecnicamente da Silvia Capasso. Siamo arrivati al secondo anno di rilevamenti per lo svernamento e stiamo concludendo il secondo anno per la stagione riproduttiva. Stiamo registrando una vasta ed entusiasta partecipazione, testimoniata dai numeri seguenti: 18 rilevatori e 1400 dati per lo svernamento; 32 rilevatori e 2300 dati finora raccolti per la riproduzione, ma in questo caso la stagione non è finita. – Il monitoraggio annuale degli uccelli acquatici svernanti. Si è tenuto a gennaio di quest’anno, con anche la nostra ormai famosa contemporanea (che quest’anno si è estesa anche alle zone umide della provincia di Benevento), e si terrà a gennaio del prossimo anno. – Il progetto BIOFORPOLIS, avviato in questi giorni. E’ un progetto vincitore (primo posto!) del bando della Fondazione con il Sud e prevede una serie di iniziative per lo studio e l’incremento della biodiversità in alcune riserve naturali gestite dal Corpo Forestale dello Stato e iniziative volte a rendere fruibile la biodiversità anche dai diversamente abili. E’ coordinato da Danila Mastronardi. – La stazione di inanellamento presso la Riserva Naturale di Castelvolturno. La nostra stazione di inanellamento, impegnata nel progetto monitring, è funzionante ormai da alcuni anni con una cadenza di sedute di inanellamento distanziate di 10 giorni. E’ coordinata da Danila Mastronardi con il supporto di Elio Esse, Federica Di Lauro e Silvia Capasso, oltre che di molti altri soci che dedicano il loro tempo alle attività di inanellamento. dal reporto IPSRA è risultata ai primi posti per assiduità nell’ambito del progetto monitring. – Il monitoraggio delle garzaie, degli aironi e dei ciconiformi. Ogni anno, in primavera, andiamo a monitorare la consistenza numerica delle colonie: contiamo i nidi, la consistenza delle covate, ecc. Tiene le fila dell’organizzazione e cura la registrazione dei dati Maurizio Fraissinet. – Il Bosco e la Duna è il progetto che conduce Silvana Grimaldi, si svolge nella foresta regionale di Cuma e porta i visitatori a conoscere i profumi, la biodiversità e i colori della foresta, nonché l’affascinante mondo dei suoni degli uccelli notturni all’imbrunire. – Marilena Terminio e Maurizio Fraissinet stanno effettuando il monitoraggio degli alberi monumentali di San Giorgio a Cremano in esecuzione di una delibera comunale che incarica l’ASOIM di effettuare il monitoraggio. – Stefano Giustino cura una pagina Facebook dedicata all’ecologia statistica. Molto interessante e istruttiva. – Uscirà a breve un’altra monografia, dedicata alla Coturnice e che conclude un lungo progetto di monitoraggio effettuato nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. – In questi giorni alcuni soci stanno uscendo prima dell’alba per andare a fare i rilevamenti di MITO, un progetto nazionale di monitoraggio di lunga durata a cui collaboriamo. Per noi lo segue e lo coordina Danila Mastronardi. – Parteciperemo anche quest’anno, come lo scorso anno, alla manifestazione “Futuro Remoto”, organizzata da Città della Scienza, con cui continua un fattivo rapporto di collaborazione. Seguono il tutto Silvia Capasso, Anna Digilio, Federica Rispoli, Silvana Grimaldi, Marcello Bruschini, Giulia Mendone e Danila Mastronardi. – Claudio Labriola e Danila Mastronardi curano il nostro rinnovato sito web: www.asoim.org – Maurizio Fraissinet, Silvana Grimaldi, Danila Mastronardi,Elio Esse, Bruno Dovere e Stefano Gisutino amministrano la pagina Facebook “Ornitologi Italia Meridionale”.

8° Night and Day

lo scorso week end del 18 e 19 giugno abbiamo effettuato il nostro 8° Night and Day, questa volta dedicato al massiccio degli Alburni. Vi hanno partecipato Laura Alessio, Camillo Campolongo, Sara Di Bello, Geppino Di Martino, Elio Esse, Maurizio Fraissinet, Patrizia Loffredo, Danila Mastronardi, Alessandro Motta, Ivan Pagano, Stefano Piciocchi, Carmen Russo, Filippo Tatino e il giovane, ma già molto appassionato e attento, Mattia. La parte logistica l’ha curata la nostra socia Sara Di Bello che vive ad Aquara, un paesino degli Alburni. Ed è stata perfetta. Abbiamo dormito al rifugio Panormo, posto a 1300 metri di quota sull’omonimo pianoro, abbiamo mangiato una cena deliziosa con tre primi piatti uno più buono dell’altro, dei formaggi e degli insaccati divini, per non parlare, poi, dei peperoncini verdi arrostiti…. I gestori del rifugio, a sorpresa (ma forse c’è lo zampino di Sara!), ci hanno regalato anche i panini per il pranzo del giorno dopo (con un capocollo da “capogiro”). Sotto il profilo ornitologico vi riporto di seguito la check-list delle specie osservate e alcune considerazioni personali, elaborate però anche con gli altri partecipanti. In primo luogo l’aspetto ambientale. Abbiamo esplorato contesti ambientali molto selvaggi, dove spesso, a perdita d’occhio, non si intravedevano tracce della presenza umana, anche se alcune faggete sono piuttosto giovani e coetanee e alcune vasche di abbeverata sono state trattate chimicamente per pulirle, con la conseguente scomparsa delle forme di vita. Ciononostante abbiamo osservato dei tritoni italici in un’abbeverata non “trattata”.   Abbiamo visitato cerrete, faggete, boschi misti di faggio, cerro, carpino nero e acero montano, ampi ginestreti, pianori carsici, pascoli, ma anche rocce e cime di montagne (il Panormo), sponde fluviali (il Calore lucano) e torrentizie (l’Auso), oltre che i centri abitati dei paesini di Ottati, Sant’Angelo a Fasanella, Corleto Monforte e Castelcivita. A Corleto Monforte, in particolare, Sara ci ha fatto conoscere il Museo naturalistico. Un’emozione e un’esperienza indimenticabile per tutti noi. Un Museo faunistico che per cura dei soggetti, abilità espositiva e ricchezza delle collezioni non ha eguali in Campania, e che vi suggeriamo di visitare perché merita davvero. Di seguito la check-list e un breve commento 1. Falco pecchiaiolo 2. Nibbio bruno 3. Nibbio reale 4. Sparviere 5. Poiana 6. Falco pellegrino 7. Quaglia 8. Gabbiano reale 9. Allocco 10. Gufo comune 11. Cuculo 12. Colombaccio 13. Piccione domestico 14. Tortora dal collare 15. Tortora selvatica 16. Rondone comune 17. Rondone maggiore 18. Upupa 19. Picchio verde 20. Picchio rosso maggiore 21. Picchio rosso mezzano 22. Picchio rosso minore 23. Prispolone 24. Tottavilla 25. Ballerina gialla 26. Ballerina bianca 27. Rondine 28. Balestruccio 29. Scricciolo 30. Pettirosso 31. Usignolo 32. Codirosso spazzacamino 33. Codirosso comune 34. Saltimpalo 35. Culbianco 36. Passero solitario 37. Tordo bottaccio 38. Merlo 39. Usignolo di fiume 40. Beccamoschino 41. Fiorrancino 42. Capinera 43. Sterpazzola 44. Occhiocotto 45. Luì piccolo 46. Luì verde 47. Balia dal collare 48. Cincia bigia 49. Cincia mora 50. Cinciarella 51. Cinciallegra 52. Picchio muratore 53. Rampichino comune 54. Rampichino alpestre 55. Rigogolo 56. Averla piccola 57. Ghiandaia 58. Gazza 59. Taccola 60. Cornacchia grigia 61. Corvo imperiale 62. Passera d’Italia 63. Passera mattugia 64. Fringuello 65. Verzellino 66. Verdone 67. Cardellino 68. Fanello 69. Ciuffolotto 70. Zigolo mero 71. Zigolo muciatto 72. Strillozzo Per il Nibbio reale si conferma la presenza di due / tre coppie stimate all’inizio del 2000 da Stefano Piciocchi e Danila Mastronardi e non più verificate successivamente. Per il Nibbio bruno invece non c’erano segnalazioni di nidificazione, sebbene si possa ipotizzare che i vari individui osservati possano provenire dalla sottostante valle del Calore lucano e frequentare quindi gli Alburni solo per motivi trofici. Non si conosceva la presenza del Falco pecchiaiolo sugli Alburni in periodo riproduttivo. Molto interessante la colonia di Rondone maggiore sulla parete del Panormo. E’ una colonia nuova per la Regione e si aggiunge alle poche altre ubicate in siti naturali in Campania. Notevole anche l’osservazione del Picchio rosso mezzano, poco conosciuto e comunque poco diffuso in Campania. L’osservazione del Rampichino alpestre contribuisce a definire in maniera sempre più dettagliata l’areale regionale della specie. Lo stesso dicasi per lo Zigolo muciatto. Importantissima, infine, l’osservazione del Ciuffolotto, sia perché era da un pò che non giungevano osservazioni per questa specie, sia perché finora gli Alburni non rientravano nel suo già ristretto areale riproduttivo regionale.