Gli ornitologi perlustrano a piedi il territorio alla ricerca di uccelli selvatici. Ciò li porta spesso a frequentare anche località lontane da strade e molto selvagge.
Ciò comporta anche che divengano insostituibili sentinelle del territorio, spesso testimoni di misfatti a danno dell’ambiente.
Se le segnalazioni degli ornitologi in campo incontrano la sensibilità e la professionalità di chi è preposto a reprimere i reati ambientali si chiude un cerchio virtuoso che ha al centro la tutela della natura e della biodiversità. È quanto è successo in questi giorni a Palinuro.
Due ornitologi dell’ASOIM scoprono in località Marinella, nei pressi del Fiume Lambro, in zona tutelata da direttive comunitaria e dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, una colonia di Gruccioni (Merops apiaster), uccelli coloratissimi che nidificano in gallerie scavate nella sabbia e nelle rocce friabili. Nello stesso tempo però si accorgono che un escavatore sta distruggendo la colonia dove sono i nidi. Ritornano dopo alcuni giorni e si accorgono che la colonia si è riformata (13 nidi) ma l’escavatore è nei pressi e potrebbe riprendere a lavorare.
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La segnalazione viene trasmessa al comando generale dei Carabinieri Forestali e il generale Ciro Lungo attiva subito i militari che operano nel Parco Nazionale. Il sopralluogo porta a scoprire che trattasi di un’area di 1000 metri nella quale vengono versati materiale provenienti da altre zone, incluso scarti da edilizia. L’area e i macchinari sono stati sottoposti a sequestro.
Non solo la colonia di Gruccioni è salva, ma è stata bloccata anche un’attività ambientale illecita.
Un’ottima operazione, e una bella storia di contrasto ai crimini ambientali svolta in sinergia tra cittadini impegnati in attività di ricerca e monitoraggi faunistici e militari dell’arma dei CC forestali.
Come ASOIM esprimiamo il nostro ringraziamento al generale Lungo e ai militari che con prontezza e professionalità sono intervenuti.